Prime cure per piante e talee
- che fare dopo averle ricevute per posta-

E' normale che a volte le piante o le talee siano un po' "sbattute" a causa del viaggio; non perdetevi d'animo...non c'è nulla di compromesso!

Qui cerchiamo di darvi alcuni piccoli consigli per far riprendere le piante dal viaggio e iniziare nel modo migliore la coltivazione di Salvia divinorum.

Innanzitutto cercate di prestare la massima attenzione e delicatezza possibili nel rimuovere le piante dal contenitore ;  non fatevi prendere dalla fretta e dall'euforia :-). Le talee, ma  anche le piante , devono essere invasate al più presto nel contenitore che le ospiterà definitivamente. Le procedure sono già state trattate nella Guida alla Coltivazione . E' molto probabile che finora le nostre piante siano state mantenute in un ambiente altamente umido, pertanto voi NON esponetele immediatamente all'habitat della vostra casa o giardino SENZA PROTEZIONE: avvizzirebbero nel giro di un'ora! Proteggetele sotto un film plastico (tenda umida) oppure sotto una "campana umida" . Potete utilizzare una bottiglia di plastica pulita e ben lavata che sia abbastanza capiente da contenere comodamente la pianta o la talea (per quest'ultima dovrebbe essere sufficiente una bottiglia di acqua minerale da l. 1,5 - per le piante cercate bottiglie da 2 litri o anche di capacità maggiori). Tagliatene via il fondo  e ponetela sopra la pianta, inserendola per un paio di centimetri nel terriccio del vaso senza  spingere troppo a fondo. Il vaso in cui avrete invasato Salvia dovrà essere del diametro adatto a contenere la bottiglia, ma questo è quasi scontato, dal momento che Sally ha bisogno di vasi molto capienti fin dal primo momento (cfr. il Manuale di coltivazione). Tenete sempre la bottiglia stappata .

Potete lasciare Salvia lì dentro fin quando la sua sommità apicale non uscirà fuori dal foro del tappo. Se non avrete pressato troppo la bottiglia dentro il terreno, Salvia stessa, crescendo e sviluppando i getti laterali, potrebbe sollevare pian piano il bordo inferiore della bottiglia fuori dal terriccio in cui è stato infisso ed aiutarvi così ad ambientare dolcemente la pianta all'ambiente esterno, molto  meno umido.

Se questo non avviene, dovrete praticare dei piccoli fori (diametro 0,5 cm o poco più ciascuno) nella parete laterale della bottiglia/campana umida, in modo da iniziare l'ambientamento. Effettuate un foro al giorno e continuate con questa procedura finché non noterete più le gocce di condensa sulle pareti interne della campana umida. Perché questo avvenga sono necessari parecchi giorni e..parecchi fori. NON abbiate fretta, è un'operazione delicata e va eseguita correttamente...Salvia vi sarà riconoscente.

Salvia sotto "campana" non ha bisogno di continue spruzzature sulle foglie e anche il turno di irrigazione potrebbe essere abbastanza ridotto.  Sollevate la bottiglia dalla pianta per qualche minuto al giorno, per ricambiare l'aria.

Salvia divinorum, in natura, cresce nella foresta pluviale della Sierra Mazateca, riparata dal sole dalle chiome degli alberi. Non esponetela quindi ai raggi diretti del sole; tenetela all'ombra delle chiome degli alberi che potete avere in giardino, meglio se protetta da reti ombreggianti (al 50 % di protezione). Ricordate comunque che anche  le posizioni troppo buie non sono molto indicate; un paio di ore di luce solare, al mattino presto o prima del tramonto, sono favorevoli a Salvia.

Una volta  invasate e sistemate in modo ottimale per il loro fabbisogno di umidità , evitate di stressare troppo le piante! evitate soprattutto di spostarle continuamente da un posto all'altro e non inzuppatele d'acqua (riguardo le irrigazioni il vostro grado di esperienza come giardinieri è fondamentale! dovete imparare a capire le esigenze di Sally, dato che non esiste un turno di irrigazione raccomandabile "a priori"; dipende da tantissime variabili e voi dovete considerarle tutte ... nessuno vi può consigliare da lontano). Salvia adulta ama moltissimo l'acqua (e in estate noi irrighiamo quasi quotidianamente, però sappiamo che le nostre piante crescono in un substrato estremamente poroso e soffice, dove non vi sono possibilità di ristagni d'acqua).

Iniziate a concimare soltanto dopo che la pianta vi avrà "segnalato" di aver preso pieno possesso del terriccio: le sue radici devono avere ripristinato tutte le loro connessioni con la struttura glomerulare e la soluzione circolante nel terriccio; quindi, aspettate che si manifestino nuovi segnali di crescita  prima di iniziare le concimazioni dopo il rinvaso. Questo non accade prima di un mese dal rinvaso per le talee che vi sono arrivate con la radice nuda. Salvia necessita dell'apporto di sostanze nutritive ma è estremamente sensibile agli eccessi !

ricordate:

  1. mai concimare piante che stanno soffrendo la siccità (innaffiate sempre almeno il giorno prima di fertirrigare)
  2. mai aumentare le dosi consigliate dal produttore del fertilizzante
  3. mai superare la concentrazione dell' 1/1,2 per mille (1.0 - 1,2 grammi di concime solubile per litro d'acqua di soluzione). (prendete questo dato come linea di tendenza, ma non superate comunque MAI l'1,5 per mille [0.15%])
  4. mai irrigare , fertirrigare, effettuare eventuali trattamenti antiparassitari o spruzzare le foglie durante le ore più calde.

Come abbiamo già accennato, evitate di concimare per la prima volta le talee a radice nuda se non sono trascorse almeno 3 o 4 settimane dal loro rinvaso ... siate particolarmente cauti... partite con una dose leggera e somministratela prima ad una sola pianta. Vi consigliamo di utilizzare Osmocote® (concime solido a lenta cessione bilanciata) miscelato nel terriccio per invasature.

Quando inizierete le concimazioni liquide (fertirrigazioni) siate regolari ; eseguitele ogni 3 irrigazioni.

Altra cosa importante: Salvia non deve crescere per sempre sotto la "campana di umidità"- è importante che possa svilupparsi liberamente nel vostro ambiente, sia il giardino, il terrazzo che l'appartamento! Dovete abituarla a stare fuori dalla protezione il più presto possibile- siate sempre molto attenti alle indicazioni che Sally stessa vi fornirà (es.: parte delle foglie che diventano secche o nerastre, in caso di carenza di umidità), ma tiratela fuori dalla tenda umida, appena si sarà ripresa dal viaggio. Abituatela lentamente, ma liberatela dalla "schiavitù" della tenda ; tutte le piante hanno una grandissima forza adattiva all'ambiente ...

Cercate di prepararvi qualche talea di scorta in vista dell'inverno ... il periodo più critico è quello che va da novembre a fine febbraio; Salvia smetterà di crescere vigorosamente ed entrerà in una specie di "letargo" (a meno di non crescerla in una serra riscaldata, in condizioni di "giorno lungo") ... purtroppo le avversità non entreranno ugualmente a riposo: avere qualche talea di scorta è buona norma per rimpiazzare eventuali fallanze.

Queste sono solo alcune note basilari da tenere a mente appena ricevete le Piante;   altri aspetti e le tecniche colturali fondamentali sono trattate nel "Manuale di coltivazione" .

vedi vedi anche Propagazione di Salvia divinorum per talea

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