Salvinorin A: Note di cautela

(precedentemente pubblicato " nel volume 3 di The Entheogen Review ", No.4: Solstizio d’Inverno, 1994)

Salvinorin A (il principio attivo principale della pianta di Salvia divinorum) è un composto estremamente potente che altera la coscienza. In effetti è l’allucinogeno naturale più potente finora isolato. Ma prima che gli sperimentatori potenziali si intrighino troppo a questo proposito, dovrebbe essere messo in chiaro che i suoi effetti sono spesso estremamente snervanti e che esiste una reale potenzialità di pericolo fisico legata al suo uso.

Quando l’erba Salvia divinorum si  utilizza fumando le foglie secche o masticando quelle fresche l’effetto è di solito (ma non sempre) piacevole e interessante. Questo avviene perché quando la si usa in questi modi la quantità di Salvinorin A assorbita nel flusso sanguigno è di solito molto piccola e nel caso delle foglie masticate viene assorbita in maniera molto graduale.

Quando il composto puro Salvinorin A viene vaporizzato e inalato esso è attivo alla dose di 200 - 500 microgrammi (cioè un quarto o  metà di un milligrammo!). Poiché molto poca gente dispone della costosa apparecchiatura necessaria per pesare esattamente qualcosa di così piccolo, è inevitabile che si provi a valutare visivamente la dose. Purtroppo vi è poca tolleranza d’errore prima che gli effetti diventino potenzialmente pericolosi. Quando la dose supera i 500 - 1000 microgrammi gli effetti possono essere molto allarmanti. Io ho visto parecchia gente alzarsi in piedi, muoversi intorno alla stanza , cadere sopra la mobilia, balbettare assurdità incomprensibili e sbattere la testa nelle pareti. Molti altri hanno provato a vagare fuori di casa. Quando l'esperienza finisce non serbano alcun ricordo di tutto ciò. In effetti , di solito si ricordano di eventi molto differenti. Per l’osservatore esterno chi si ritrova in questa condizione mostra uno sguardo assente impresso negli occhi, come se nessuno fosse presente (e forse nessuno lo è). È egualmente comune che la gente abbia un' espressione del viso che probabilmente è meglio descritta con “come quella d'un animale terrorizzato”. Sembra che a queste " più larghe " dosi si perda completamente la consapevolezza ed il controllo del corpo fisico ; per qualche motivo una parte del cervello induce il corpo ad alzarsi e muoversi imprudentemente nei dintorni mentre l' individuo non ha consapevolezza di dove sia il proprio corpo fisico o di che cosa stia facendo. Sembra inevitabile che un giorno qualche persona negligente prenda una dose troppo grande senza avere a fianco un “sitter” e si metta pericolosamente a vagare fuori nella strada, o si faccia in qualche modo del male.

Poiché la dose da osservare è così piccola ed insignificante, vi è tendenza a pensare di aver bisogno di qualcosa in più di quella che viene loro indicata come una dose sicura. Un altro problema è che la tecnica di vaporizzazione e di inalazione del composto può essere un po' ingannevole. Salvinorin A ha un punto di ebollizione relativamente alto e la gente spesso non lo  scalda abbastanza per farlo rimanere un gas fino in fondo ai polmoni. Un altro problema è che va usato in dosi così piccole che il vapore spesso si disperde prima che sia inalato. A volte la gente non trattiene il vapore nei polmoni abbastanza a lungo per avere un assorbimento completo. Parecchie persone, dopo avere provato una dose nella gamma presentata come sicura e non avere ottenuto un effetto, hanno pensato che avrebbero avuto bisogno di  una dose maggiore, mentre in effetti il problema era il non aver vaporizzato efficacemente il materiale la prima volta. Ho già visto più di una persona intelligente, attenta e con esperienza prendere accidentalmente una dose troppo grande a causa di questo. Fortunatamente avevano accanto delle sitters e sono riusciti a superare in modo sicuro  l' esperienza.

È egualmente importante capire che non ci sono stati studi tossicologici di questo composto eseguiti sugli esseri umani. È vero che i Mazatechi hanno usato la pianta per un tempo molto molto lungo e non sembra che abbiano problemi, ma quando viene usato il composto puro sembrerebbe una cosa facile consumare dosi centinaia di volte più grandi di quanto abbiano mai fatto i Mazatechi.

Salvinorin A non è soltanto chimicamente differente da altri allucinogeni (è un di terpene, non un alcaloide) ma  anche i suoi effetti sono abbastanza differenti. Molta gente considera gli effetti meno trattabili e più difficili da gestire con che altri enteogeni. La maggior parte delle persone che ha avuto un' esperienza intensa con salvinorin A è riluttante a ripeterla ancora. Chiunque scegliesse di sperimentare con questo composto dovrebbe sempre avere un attento, lucido sitter presente che impedisca loro di farsi del male o di causare danni agli altri.

 Salvia divinorum  come erba può essere usata abbastanza sicuramente e molta gente sostiene di averne tratto un beneficio. Se tutto va bene ci non sarà una corsa per isolare il composto puro dal momento che

 quasi inevitabilmente ciò causerà problemi: la gente si farà del male, il composto e probabilmente la pianta riceveranno un’attenzione negativa e Salvia divinorum sarà messa al bando. Non faremo che aggiungere un altro alleato/pianta potenzialmente importante alla lista delle specie che già sono temute e condannate dalla nostra società.

 

 Se scegliete di perseguire un rapporto con questa pianta , per favore trattatela con rispetto e cura. Se la sapremo usare in modo sicuro e responsabile la pianta potrà  svilupparsi liberamente e prosperare nel futuro.

 

Daniel J. Siebert: “ Salvia divinorum and Salvinorin-A : new pharmacologic findings

Da  Journal of Etnopharmacology 43 (1994) 53-56