Breve background e discussioni sul tema , sulle quali concordiamo

 
 

"...un sacco di persone, anche i cosiddetti "agnostici", o "atei" sono portate a descrivere gli effetti delle droghe psichedeliche in termini che la gente, per mancanza di concetti appropriati, chiama "religiosi" o "spirituali". Questa è probabilmente, tra le loro proprietà, quella che causa il principale allarme tra la maggior parte delle persone. Sia quello che sia, questo è vero, e negarlo equivale a negare ciò che dice la gente- il che è una pessima pratica clinica, se non una peggiore ricerca clinica. Questo mi ha portato a pensare, recentemente, a chi si dovrebbero far fare delle sedute, e quale dovrebbe essere il feedback per la gente che sta 'viaggiando' "Solo gli psichiatri sono adatti a far questo, non lo penso, perché costoro non hanno alcun'educazione religiosa, anzi, sono portati a considerare la sensibilità religiosa come molto più primitiva della sensibilità quotidiana." -Dott. R.Strassman (1995) citato da Deveraux - 1997).

"Prima di dedicarci irrevocabilmente alla chimera di una cultura libera dalle droghe, acquistata al costo del rinnegamento totale degli ideali di una società planetaria libera e democratica, dobbiamo porci alcune domande difficili. Perché, come specie, ci affascinano tanto gli stati alterati di coscienza? Qual e stato l'impatto di questi sulle nostre aspirazioni estetiche e spirituali? Che cosa abbiamo perduto negando la legittimità di quell'impulso, presente in ogni individuo, che lo porta a servirsi di sostanze atte a condurre a un'esperienza personale del trascendentale e del sacro? Nell'offrire una risposta a queste domande spero di costringere noi tutti ad affrontare le conseguenze del rinnegamento della dimensione spirituale della natura, del vedere la natura come null'altro che una 'risorsa' per cui combattere e da saccheggiare. Una discussione informata di queste questioni non sarà di conforto a chi sia ossessionato dal controllo, non darà nessuna soddisfazione ai fondamentalisti religiosi che rinnegano il sapere; nessun incoraggiamento al fascismo vestito di beige qualunque forma questo possa assumere." - Terence McKenna 'Il nutrimento degli Dei'

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Quando gli Spagnoli arrivarono nel Nuovo Mondo incontrarono diverse antiche religioni,  molte delle quali usavano le piante sacre come loro sostanza sacramentale. Tra queste vi erano quelle che riconoscevano i cactus quali loro sacramenti. Gli invasori immediatamente si misero all'opera per distruggere queste fedi, come la loro religione aveva già fatto (stava facendo) in Europa contro  simili pratiche.

Già dalle loro prime scoperte, per decreto Imperiale, la Chiesa Cristiana aveva sistematicamente tentato di distruggere ogni valida e reale religione "pratica” - , accanendosi specialmente contro quelle i cui sacramenti si rivelavano particolarmente 'attivi'. Questo veniva di solito messo in pratica definendo queste pratiche con l’epiteto di "attività demoniache".

Questa sistematizzazione tra le attività del demonio cristiano veniva applicata sia che le pratiche religiose fossero semplicemente sciamaniche, anche senza usare alcuna droga, 1sia che si avvalessero di aiuti farmacologici per la promozione spirituale, quali i funghi, cacti, DMT e/o polveri da fiuto con componenti 5-MeO-DMT, semi di Morning glory, foglie, fiori o radice corticale.2

La nozione per cui un'esperienza farmacologicamente rafforzata è in qualche modo meno reale di quella che si immagina esistere, e che richiede fede nell'esistenza in qualcosa di non dimostrabile, è arbitrariamente e consistentemente priva di sostanza. Alla luce delle conoscenze attuali, dimostranti che queste sostanze interagiscono e incrementano secrezioni della nostra ghiandola pineale e pituitaria, (entrambi direttamente connesse con la coscienza,3 con le nostre percezioni e con l'esperienza di chi siamo) l'asserzione –errata- che tutto ciò sia 'solo' una 'droga' riscuote ben poca considerazione.

Tutto ciò che pensiamo, sentiamo e percepiamo è strettamente e unicamente mediato dalla chimica. Il che include non soltanto i semplici processi biologici e psicologici, ma TUTTA l'esperienza spirituale. Tutte le cosiddette 'interazioni elettriche ‘ avvengono tramite molecole chimiche.

Questo è chi/cosa noi siamo. Umide macchine (basate sulle proteine e assemblate da queste stesse) composte di elementi chimici.

Le droghe funzionano perché noi siamo stati fatti e designati in modo da farci interagire con loro, in modo da acconsentir loro di produrre specificatamente quegli effetti che producono. Siamo capaci di fare qualcosa di più, oltre la manifattura endogena di svariati potenti allucinogeni dentro i confini del nostro sistema nervoso. Siamo stati designati specificamente per questa esperienza. L'esperienza spirituale è progettata nel nostro essere sia a livello strutturale che molecolare.

Le vitamine del gruppo B prodotte dalle piante agiscono da co-fattori nella catalizzazione delle reazioni enzimatiche per alcuni organismi biologici, compresi gli esseri umani. Gli allucinogeni agiscono come un software neurale e quali induttori di esperienze spirituali. Agiscono come veicoli spirituali perché questa è la loro funzione in un sistema nervoso umano. Questa è l'informazione specifica che la loro particolare forma e distribuzione delle loro cariche convoglia verso il corpo umano. Attivano semplicemente le possibili opzioni neurologiche che sono già costruite dentro di noi. 

In ogni modo esse sono droghe e non vi si dovrebbero attribuire aspettative irreali. Non ci insegnano nulla se noi non desideriamo imparare, né tanto meno compiranno magicamente qualche opera magica in nostra vece. Il loro impiego è semplicemente questo: si usano. Impiegandole non diventeremo migliori o peggiori di quello che siamo, ma esse ci daranno la possibilità di poter vedere le cose in una dimensione più vasta . Il nostro modo di reagire di fronte a quello che scopriamo è del tutto personale.

Non possono darci o mostrarci qualcosa che non sia già presente. Se una persona ha un cuore tenebroso e un demoniaco atteggiamento egoista verso il mondo, questo è ciò che può ritrovare, presentato in una chiara esposizione, senza alcun errore, dentro sé stesso. Se nell’intimo vi sono aree che una persona desidera rimuovere e non affrontare, allora sarà proprio questo problema che spesso si troverà evidenziato davanti a sé , mentre viene a chiedere una spiegazione attorno al suo occultamento .4

Non tutti provano il desiderio di trovarsi di fronte a quello che sono . Questa gente dovrebbe evitare tali sacramenti. Ad essi verrà mostrata la verità in modo da avere una possibilità di imparare e di modificarsi in un essere migliore. Sarà loro la scelta se farlo o no. Sarà SEMPRE una loro scelta riconoscere ed accettare gli insegnamenti.

Le droghe non compiono il lavoro spirituale. NOI compiamo l'opera. Gli enteogeni sono soltanto strumenti (software) che ci consentono un incremento di sensibilità per l'arricchimento e la vastità della nostra esperienza. Ecco perché una persona che va incontro a questi sacramenti in maniera frivola o con ristrettezza mentale difficilmente otterrà gli stessi risultati di chi si avvicina a loro con preparazione, rispetto e intento spirituale. Non sono "magiche pallottole" per la crescita dello spirito e la conoscenza,  sono semplicemente degli insegnanti intrisi di potere. E' sempre lo studente che deve fare il compito, che deve imparare.

L'esperienza con le droghe enteogene è spesso banalizzata come se fosse una "scorciatoia", facendo perdere completamente di vista il fatto che tale impiego della droga non è assolutamente una scorciatoia. Per poter integrare con successo, nella realtà ordinaria, quello che si è appreso è necessaria diligenza, un duro e strenuo lavoro, la sopportazione di immense paure, un intenso stress e in alcuni casi, una dieta spesso rigida e limitante (come richiede la pianta). C'è un ulteriore grado di rischio da affrontare, legato all'intimo livello d'esposizione del novizio al mondo spirituale e ai suoi innumerevoli abitanti (siano essi "benevoli" o "malevoli", o indifferenti). Molti osservatori hanno posto l'accento sul fatto che la principale funzione dell'insegnante umano è quella di proteggere il novizio mentre impara. Il vero insegnamento è fornito dalla(e) pianta(e). talvolta da altre piante usate quali misture speciali, e da forze spirituali che possono venire associate alle piante, al payee, al novizio o allo stesso locale prescelto.5

La diretta consapevolezza di questo e l'interazione con il mondo spirituale è probabilmente ciò che causa i maggiori problemi alle persone. Non tutti riescono a maneggiare una dissoluzione dei confini dell'Ego e il cambiamento nella visione del mondo.

Le piante ti parlano effettivamente (che siano ingerite o no); anche se non nel formato lineare che usiamo noi, in quanto umani. Si tratta piuttosto di un'esperienza di energia quantica con le nozioni che arrivano alla completa comprensione sotto forma di quanti o in pacchetti di informazioni. Qualcuno potrebbe dire che è l'immaginazione, il subconscio o il super-Io a veicolare l'insegnamento. Io dico che non importa, anche se per caso fosse uno di questi. La pianta apre la porta perché l'insegnamento sia possibile e ciò che veramente importa a questo punto è che l'insegnamento sia valido ed accurato . In dispregio di tutto ciò, questi diretti insegnamenti furono proibiti dalla chiesa6   perché non lasciavano spazio per il loro controllo monopolistico sulle credenze del popolo. Il LORO credo era che qualsiasi cosa non potessero controllare, o qualsiasi cosa consentisse alla gente di apprendere senza mediazioni, era contraria ai loro dogmi e pertanto non poteva provenire che dal demonio - (leggi "un concorrente").

Il problema si può ridurre più semplicemente ad una patologica manifestazione di brama di potere e di controllo dell'informazione, e del modo in cui quest'ultima viene acquisita. La conoscenza, di per se stessa, era già stata definita dalla Chiesa ‘ cosa proibita e malvagia’, per il semplice fatto che il Potere non poteva controllare ciò che "Dio" desiderava od era capace di insegnare a coloro che glielo chiedevano direttamente, senza mediazioni.7

Uno dei metodi più efficaci per controllare l'accesso popolare al potere personale, è quello di delimitare e controllare con fermezza il loro accesso alle informazioni precise. Ogni accesso verso un sacramento attivo che non richiedesse la mediazione di rappresentanti ecclesiastici, "agenti" quali portavoce di dio, veniva considerato un diretto affronto alla proibizione posta contro le interazioni spirituali ottenute di prima mano rivolgendosi all'Infinito.
    Ecco alcuni esempi (pochi) riguardo il loro modo di intendere questo argomento:8
André Thevet [1574: Istoria del Messico]  scrisse riferendosi al consumo dei funghi Psilocybe. "Il diavolo li ha presi in giro, facendoli mangiare un'erba che chiamano Nanacatl, la quale fa loro perderei sensi e vedere molte visioni."

    L'Inquisizione, il 29 giugno 1620, dichiarò il peyote (contenente mescalina) un'opera del demonio, affermando che: "né la suddetta erba, né un'altra, può possedere la virtù o simili qualità di produrre questi suddetti effetti, e nemmeno può causare le immagini mentali, fantasie e allucinazioni... In queste ultimi sono semplicemente percepite le suggestioni e l'intervento del maligno" e ordinava che: "pertanto nessuna persona di qualsiasi rango o condizione sociale possa- nè le venga permesso- (di) fare uso di tale erba, peyote, né di ogni altro genere, di nome e appartenenza, per gli stessi o simili propositi, né si permetta che egli  faccia in modo che gli Indiani - o qualsiasi altra persona - ne possa prendere, con l'ulteriore avviso che la disubbidienza di questi decreti, oltre alle pene e alle condanne summenzionate, ci porteranno a dover intraprendere azioni contro queste persone disubbidienti e recalcitranti, e muoveremo contro di loro il sospetto di eresia alla nostra Santa Fede Cattolica." cit. da D.Pedro Nabarre de Isla in American Anthropologist 44 . 324,326 e...omissis..
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   Citando  W.E.Stafford (1916) "Rapporto annuale dello Smithsonian Institute 1916" Las Casas diceva riguardo l'uso delle polveri da fiuto di Anadenanthera  colubrina (DMT): "Egli descriveva loro le sue visioni,... e altre cose che potevano sortire dalla sua immaginazione, tutte disturbate da quell'intossicazione; e se forse non erano causate da questa, erano quelle che il Diavolo, per raggirarli e costringerli ad adorarlo, aveva portato loro" cit. Las Casas: Apl.Hist. de las Indias- ed. Serrano y Sanz- Madrid, 1909

    Scrivendo durante la sua permanenza in Messico nel 1629, Fra Hernando Ruiz de Alarcòn diceva: "Il cosiddetto ololiuqui è un seme [Morning glory] (contenente derivati dell'acido lisergico) " che quando viene bevuto priva della ragione: Ci si potrebbe meravigliare della fede che questi miserabili nativi hanno per questi semi, che nel berlo lo consultano come se fosse un oracolo riguardo quei dubbi che sorgono riguardo i furti e le aggressioni, essi consultano questi semi per mezzo dei loro ciarlatani medici, dato che qualcuno di loro lo fa per professione, il bere di questi semi per i loro consulti. Questo dottore è chiamato "payni" ... loro perciò credono che l'ololiuqui o il peyote stia rivelando loro quel che desiderano conoscere. Con l'ubriachezza e la privazione di giudizio che lo pervade, egli inizia a raccontare duemila fandonie, tra le quali di solito il Maligno mescola alcune verità, per prenderli in giro e istupidirli... essi ne hanno un rispetto e una venerazione tale che è certamente necessario l'aiuto di Dio per poterla sradicare. Quello che impedisce la loro confessione è la soggezione o il timore di fare adirare la falsa divinità che essi immaginano risieda nell'ololiuqui, oppure di incappare nella sua collera o indignazione ... questa è la diligenza che applica ognora il Maligno, sempre attento a causarci del male , tanto che a causa delle sue astuzie si scoprono distruzioni di questo genere ogni giorno che passa; perciò è giusto che entrambi le giurisdizioni siano più diligenti nelle indagini, per estirpare e punire questi risultati di antica idolatria e adorazione del Demonio" estr. da "primo trattato - cap.6 - Della superstizione dell'Ololiuqui"
    Sulla scia della distruzione di migliaia di documenti Aztechi, perpetrata sistematicamente dall'Arcivescovo Juan de Zumarraga, una perdita di inestimabile valore, severe pene vennero prescritte - e comminate ai riconosciuti consumatori di peyote. Ci si dovrebbe domandare chi fosse veramente in preda al demonio; in un caso , gli Spagnoli civilizzati cavarono gli occhi ad un Indio Accaxee adoratore del peyote dopo tre giorni di torture e, dopo avergli intagliato il disegno di un crocifisso nel ventre, gli aizzarono contro dei cani famelici affinché si cibassero dei suoi intestini mentre era ancora in vita. cit. Stafford (1992) Enciclopedia psichedelica.
    Il suo "crimine" fu l’aver insistito a mangiare una pianta sacra, mandata tra noi dalle stesse forze che ci generarono.

Secondo Stafford , nel 1760 il peyote era ancora comparato al cannibalismo in un testo cattolico (invece non lo era la "misteriosa" trasfigurazione del sacramento della Comunione nell'effettivo Sangue e Corpo di Cristo)9
    Il fungo Psilocibinico fu similmente gravato del nome di "carne di Dio", il che appare tuttora come traduzione della parola teonanacátl, la quale significa effettivamente fungo mirabile oppure fungo divino10   (entrambi sono termini molto appropriati per queste piccole creature  positivamente meravigliose).
    Gli invasori Spagnoli probabilmente immaginavano che nel Messico avrebbero avuto il medesimo successo che i loro predecessori ed emuli avevano ottenuto in Europa. Fecero grandi proclami riguardo a questo, ma riuscirono solamente a confinare nella clandestinità il consumo dei sacramenti. Vi erano riusciti completamente in Europa, soprattutto a causa della loro minuziosa e massiccia eradicazione, perpetrata con l'omicidio o con "punizioni" ancora peggiori, di tutti quelli che essi pensavano fossero in disaccordo (reale o immaginario) con le loro opinioni.
Nelle diverse purghe Europee, abbattutesi a danno della Conoscenza, tali accuse di stregoneria, eresia, adorazione del Maligno, e spesso di partecipazione ad orge segrete, furono gettate contro tutte le fedi non Cristiane (e, talvolta,anche verso alcune sette Cristiane, come i Calvinisti),
contro erboristi, levatrici, alchimisti nonché contro i primi matematici e scienziati dall'orientamento mentale più moderno.
 Soltanto i barbieri, che impiegavano sanguisughe o roba simile per eliminare il "cattivo sangue", furono risparmiati. Il deliberato spargimento di sangue, quale mezzo per cercare di eliminare o risolvere i problemi, era sempre stato qualcosa in cui la Chiesa si poteva identificare e, pertanto, accettare. E' ben documentato come la diffusione della loro particolare forma di "amore" cristiano fosse fatta, sempre più spesso, a fil di spada. "TU NON UCCIDERAI" rimaneva un comandamento inapplicabile verso i "pagani" (ingl. heathen).
 Mentre, con il passar del tempo, il termine è venuto a significare "una persona senza Dio", originalmente veniva riferita a quelle diverse popolazioni che abitavano le brughiere (heath), quelle ondulate colline di brughiera e ginestrone (Ulex europaeus), frammentate da paludi e depressioni spesso sommerse dalle acque di marea o dai fiumi in piena,11  sovente caratterizzate da un suolo poco profondo sul quale giacciono strati di calcare o gesso, diffuse nelle isole o lungo le coste dell'Europa occidentale.
 [I termini heathen, heather, heath hanno mantenuto la medesima radice in Olandese e in Tedesco, ma non in Spagnolo, Francese o Italiano. (In queste lingue si confrontano con l'Inglese solo attraverso la parola dalla radice comune "pagan"). Questo ci fa supporre che i Romani adottarono e mantennero un solo significato per questa parola, quando se ne tornarono a casa.]
 In molte aree, grandi opere di terra e pietra furono compiute con gran perizia, diverse già nell'era neolitica. In diversi casi, enormi rocce furono trasportate da considerevoli distanze; in altre (almeno in tempi più recenti) la torba fu asportata dallo strato superficiale e il calcare sottostante fu ripulito in modo da formare gigantesche figure bianche sulle pendici delle colline.
 Di queste opere rimane molto poco, 12   una sola con gli organi sessuali ancora intatti (il Cerne Giant), e ormai la maggior parte delle opere di terra e pietra sono state seriamente danneggiate nel corso dei secoli.
    Molti monumenti litici - pietre alzate e pietre in circolo - sono stati distrutti o rimossi. Talvolta  furono usati come materiale base per le costruzioni, ma spesso vennero deliberatamente distrutti da coloro che ritenevano la loro esistenza pagana e malvagia. [Un famoso "stone-killer" riduceva metodicamente in briciole molti monumenti di pietre in circolo o di pietre innalzate , non soltanto limitandosi (!) ad abbatterli , ma riscaldandole ripetutamente dentro enormi cataste di legna incendiata e poi raffreddandole con getti d'acqua. Tra le sue innumerevoli vittime non vi è soltanto l'ampia "Serpentine Avenue"13  ,fiancheggiata da entrambi i lati con pietre innalzate, che un tempo portava  dal monumento circolare di Avesbury sino al "Cavallo bianco" di Uffington 14  , ma anche un enorme numero di alberi. I boschi non furono più ripristinati, dato che "terra dissodata" ha sempre significato : "spazio in cui si può investire"].
    Heathen (pagano) venne ad assumere il suo attuale significato semplicemente perché queste genti adoravano divinità differenti da quelle dei Romani. Il loro concetto di "Dio" e la loro spirituale non fu mai carente; era semplicemente diversa da quella della forza militare che occupava la loro terra. La loro ricca eredità spirituale, come la loro intelligenza, sono chiaramente riflesse nei ritrovamenti archeologici e nella loro arte.
    Motivi allucinogeni non sono una rarità tra i reperti artistici dei primi Europei, molti dei quali sono ancora conosciuti molto marginalmente da noi contemporanei.
    I loro discendenti (sia in Europa che in America) stanno semplicemente cercando di riottenere tutto quanto è stato loro sottratto.15
I sacramenti e le tradizioni dei loro antenati sono state distrutte e spesso ne è stata cancellata perfino la memoria, durante le recenti purghe16La Mitologia ha mantenuto solo i riferimenti delle loro potenziali pozioni enteogene, sovente solo grazie alle riproduzioni pittoriche sui manufatti in cui queste venivano contenute, ma senza conoscere la loro effettiva identità vegetale.
  Oggigiorno queste vengono equiparate, per la maggior parte, all'antico "sacramento" scelto dal Cristiano : l'alcool.
Di fronte alla diffusione di immagini del genere, nell'artigianato litico arcaico, di incrostazioni del giusquiamo (Hyoscyamus niger) sui calici di Grooved Ware, una regione dove il giusquiamo non cresce 17(il che ci porta a supporre un possibile commercio delle "droghe" già in date estremamente remote)18   , di numerosi bracieri19  e altri "parafernali" rituali trovati a Er Lannic, Bretagna, e la riconosciuta utilizzazione di bracieri per inalare, almeno, Cannabis, Oppio e Belladonna nell'estremo oriente Europeo, è evidente che, anche se attualmente poco sottoposto ad analisi, l'uso delle droghe era ben lontano dall'essere marginale e infrequente nell'Europa occidentale pre-Cristiana.
    Tutti questi fatti lo portano chiaramente a supporre e sarebbe sorprendente se gli archeologi del futuro, con una certa sensibilità verso questi misteri, non riuscissero finalmente a rivelarli, grazie alle moderne strumentazioni analitiche. cfr. P.Devereux:(1997) "Il lungo viaggio- una Preistoria della psichedelia" per un'affascinante rassegna sull'uso degli psichedelici in tutto il mondo preistorico
    Noi crediamo che questa fosse una vera religione, anche se con molte forme, molti nomi e molte voci. Gli involucri possono cambiare, ma il cuore è sempre lo stesso.

Panaeolus campanulatus var, sphinctrinus Fr.(Sospettiamo che la Psilocibina fosse - probabilmente - il sacramento più importante dell'Europa  occidentale, ma questa è solo un'ipotesi basata sul modo in cui noi "percepiamo" i funghetti). Ciò che sappiamo con sicurezza è che ogni anno si pubblicano nuove ricerche i cui risultati rivelano che le relazioni tra l'uso di enteogeni (o di altre sostanze) e la storia della specie umana sono molto più ampie e importanti di quanto non avremmo mai pensato o immaginato, anche per quanto riguarda la datazione nel tempo di questo rapporto. 20
    Recentemente (negli ultimi 1500 anni) questa è anche stata una religione continuamente perseguitata ,e infine soppressa, da un'altra religione che valorizzava un sacramento placebo; per questo motivo si sentiva minacciare dalla presenza di un sacramento attivo. Specialmente uno , la Psilocibina, che si poteva accostare senza particolare preparazione da parte di chi lo trovava.
    La conoscenza del fungo sacro si è completamente perduta in Europa, nonostante la presenza di una moltitudine  di specie attive endemiche, tra cui molte specie contenenti Psilocina/Psilocibina. Queste specie sono diffuse nelle zone tropicali e temperate di tutto il pianeta.
    Molti sacramenti sono andati perduti per sempre, soltanto una quantità relativamente limitata degli antichi sacramenti perduti è stata riportata in vita dall'oscurità , cone il kikeon dei Misteri Eleusini, che ora si reputa fosse un estratto di Soma ed ergot solubile in acqua e che si era perduto anche grazie alla deliberata occultazione della sua formula, mantenuta rigorosamente segreta da coloro che lo reputavano sacro molto tempo prima della nascita del Cristianesimo. Il Soma è stato associato in maniera convincente e diligentemente da R.G.Wasson all'Amanita muscaria, pianta che forse potremmo considerare il più antico tra i sacramenti usati senza ombra di dubbio dagli Europei.
    Gli unici sacramenti che si sono potuti salvare, sono stati "riscoperti" solo grazie al fatto che su di loro , o su argomenti in qualche modo attinenti, si era scritto molto; cosa che non era accaduta durante i Secoli Bui che seguirono la spietata conquista del potere attuata dalla Chiesa in Europa.
L'antica epica ricerca di Gilgamesh aveva come fine il ritrovamento dell'"erba dell'immortalità"; molte altre leggende sono imperniate sulla ricerca di Calici e Coppe magiche in grado di impartire Conoscenza e Sapienza a coloro che vi berranno.  Tra le  più note vi sono il Graal (o Grail) 21  , la Coppa o Tazza degli Atlantidei, il Vaso di Bran, di Dogda, di Medea. (Ne esistono molti altri presso altre culture, p.e. le sacre tazze di Apollo, per il cui furto si narra che Pharmakos venisse lapidato a morte.)
    La mitologia Celtica è ricca di riferimenti a un magico calderone a ad una mitica pozione conferente Saggezza e Conoscenza, costituite solitamente da una miscela di sei erbe, secondo la tradizione. (Antiche teste di pietra sono state ritrovate con dei fori alla loro sommità, suggerendo l'ipotesi che potessero contenere dei liquidi). 22
    Si pensava che il bardo gallese Taliesin avesse acquistato la conoscenza del futuro, nonché la comprensione dei misteri, grazie all'uso di una pozione bevuta da questo calderone magico.23
    Ott menziona il pozzo di Mimir, la "polla dell'acqua della vita" alla base dell'Albero del Mondo, da cui scorreva un'Idromele di Saggezza, bevuto ogni giorno dallo zio di Odino, Mimir.
    Un altrettanto magico idromele, Odroerir, era bevuto da Odino dal pozzo di Urd per poter acquistare la conoscenza del Fato e del Destino, ed ebbe anche un ruolo nel rituale che pose fine alla guerra tra gli Dei del Cielo e della Terra.

cerca...  Nel testo di Ralph Metzner (1994)"Il pozzo dei Ricordi; riscoprendo i miti della saggezza terrestre nell'Europa Settentrionale. " tutto ciò viene dettagliatamente analizzato. Metzner dimostra che Odino è collegato linguisticamente alle "parole che significano ispirazione, trance profetica, sortilegio, estasi, possessione, follia divina, intossicazione, rabbia. Egli è il dio degli sciamani, dei maghi, dei poeti, dei cantori, narratori, veggenti profetici, profeti e guerrieri berserker, tutti descritti come "posseduti" da Odino nel loro stato di speciale ispirazione profetica."
    Questo stato speciale - l'essere posseduti dallo stato di di ispirazione aperta e creativa che sgorga e straripa dall'interno, sperimentato da poeti, artisti e visionari profetici - è la fonte originaria da cui deriva la risorta parola "enteogeno", usata per descrivere le sostanze che inducono questi stati. Deriva da un termine greco obsoleto che significa "realizzare il divino dentro" cfr. OTT (1993) "Pharmacoteon", ott (1995)"The Age of Entheogens & Angel's Dictionary"; Ruck et al. (1979) Journal of Psychoactive Drugs 11 (1-2); 145,146 ; "Entheogens" and R.G.Wasson et al. (1978) "The Road to Eleusis Unveiling the Secret ot the Mysteries" - trad. italiana: Alla scoperta dei Misteri Eleusini (1996) ed.Urra-
    Contrariamente a molte asserzioni recenti, non si tratta di un termine " che loro hanno coniato per l'occasione 24 "

Come viene anche citato da Ott e da molti altri, Christian Ratsch. in un'appendice del libro di Metzner, esplora l'uso di questi psicotropi noti (oppio, giusquiamo, belladonna e amanita) in quanto ingredienti dell'idromele" e di birre psicoattive25Ott conferisce buoni argomenti alla teoria che le "bevande inebrianti" citate nella Bibbia fossero  anche una forma psicoattiva a resa più "potente" di vino, idromele, birra o altri prodotti della fermentazione. (La diluizione dei vini greci e romani che noi sappiamo necessaria prima della loro consumazione, serviva per ridurre il dosaggio a livelli psicoattivi ma non fatali). Soltanto le nozioni che riguardano l'alcool che intontisce la mente  sono state conservate nei dettagli.
    Pene severissime furono adottate per estirpare ogni conoscenza preesistente che potesse gettare dubbi o mettere in discussione ciò che veniva insegnato [e questo non si limitava al campo delle droghe,26 ] . In un caso limite, per il fatto di aver sostenuto la dottrina della reincarnazione, 27gli scritti e gli insegnamenti di Origene, una volta importante e influente filosofo tra i Padri della Chiesa, furono sistematicamente e diffusamente distrutti - durante il 5° secolo- che  rimangono soltanto i riferimenti alla sua dottrina e alla sua persona fatti da altri autori.
    La distruzione della Conoscenza e la sua sostituzione con il servilismo condito dalla paura, senso di colpa e alcool fu così diffusa, e la risultante influenza sul pensiero divenne così persistente che i moderni studiosi attaccarono insistentemente pe anni l'ipotesi che un qualsiasi tipo di  esperienza religiosa fosse possibile, se correlata all'uso di una qualsiasi droga, né accettarono che il divino Soma fosse un volgare fungo. Il grande studioso Mircea Eliade dichiarò effettivamente che le religioni sciamaniche in cui si usano droghe non erano che una derivazione, e pertanto "inferiori", agli sciamani "veri" i quali -affermava- non hanno bisogno di ricorrere a queste sostanze. Il suo punto di vista era basato su mere supposizioni e non era supportato da nessun approfondito studio sulla materia. [Dobbiamo però considerare che sino a poco tempo fa, tutti gli studiosi Occidentali scrivevano con un virtuale "imprinting" culturale Giudeo-cristiano] cfr. Ott (1993-1995) per qualche interessante aneddoto a questo riguardo.
    Controbatte la prospettiva di Eliade con quella di Wasson, secondo cui gli esercizi spirituali e le pratiche di meditazione28avrebbero rimpiazzato l'uso di un sacramento attivo una volta che le piante psicotrope non fossero più disponibili a causa di emigrazione in nuove regioni 29in cui la pianta non cresceva [o non si voleva farla crescere ?]
    Un punto non riportato abbastanza spesso come forse si dovrebbe, fu il commento di Peter Furst30a cui poco prima della morte Eliade rivelò che la straordinariamente tarda età dei ritrovamenti fatti nel deserto di Chihuahua e nel fiume Pecos lo avevano indotto a modificare le sue opinioni riguardo il problema, e che le manifestazioni dell'estasi ottenute con gli allucinogeni o con altre tecniche arcaiche non avevano alcuna differenza essenziale.
    L'enorme impasse creatasi durante la formazione e l'espansione della Chiesa aveva permeato completamente la cultura e l'intelligenza sino a poco tempo fa. Si deve ancora guarire in molte aree del pensiero31. La comunità medica e gli ufficiali della salute pubblica hanno perpetuato con vigore molti di questi miti32 .
    Dobkin de Rios in un articolo del 1973 (presentato in una relazione al 5° congresso mondiale di Psichiatria- Mexico)sottolineò con grande accuratezza come sino a poco tempo prima vi fosse stata una reale: "...carenza di informazione sull'uso tradizionale degli allucinogeni, non solo in Perù, ma in tutte le parti del mondo. Chi sembra che se ne sia occupato sinora sono quei ricercatori, quali gli antropologi, botanici, missionari e gli altri esploratori di queste regioni, il cui bagaglio culturale si potrebbe definire per lo meno "allucinofobico"...troviamo meravigliose descrizioni di feste a base di birra, o altre festività alcoliche corrispondenti ai metodi di alterazione della coscienza nelle società Occidentali ... comunque, molti rapporti meritevoli sono derivati da studi compiuti su sostanze quali mescalina, armina e datura.(cfr. pag.1188- vol 2 del Rapporto congressuale)
    Questa cecità, e la persecuzione delle persone che usavano enteogeni, non si può ascrivere alla sola Chiesa Cattolica; le sue frange "Riformate" e i gruppi marginali soffrivano delle stesse tendenze miopi e raccolsero con fervore i vessilli della Repressione delle altre fedi; anche loro le consideravano influenzate dal Demonio, sia che prevedessero l'uso di enteogeni, sia che fossero semplicemente "pagane".
    I missionari cristiani attaccarono il peyote con grande ardore, e ottennero sin troppo successo nell'istigare lo Stato a promuovere persecuzioni religiose, facendogli organizzare e appoggiare l'introduzione di leggi contro il peyote, almeno sino a 70 anni fa, quando le Corti di giustizia iniziarono (più o meno) ad affermare il diritto degli Indiani d'America a credere in quello che volevano. Ma, ancora, si trovarono costretti ad apparire nelle Corti per difendersi. questo continuo spreco delle loro risorse e del loro tempo è comunque un altro vistoso tentativo di molestare, perseguire e restringere la loro libertà religiosa.33  Mentre la Corte Suprema ha sostenuto , per lo più, il loro diritto ad  usare il peyote, ha anche lasciato in mano ai singoli Stati la possibilità di promuovere qualsiasi legge contro il suo possesso e uso, se lo ritengono opportuno. E così continuano ...
    Possiamo aspettarci che i culti del peyote appaiano ancora nei dibattimenti processuali prima che passi troppo tempo. le forze anti-peyote non si sono mai quietate, nonostante i verdetti loro contrari.
    le leggi contro il peyote e gli allucinogeni sono passate tutte con il loro seguito di grossolane disinformazioni attorno i supposti problemi di Salute Pubblica e accompagnate da menzogne oltraggiose circa i loro effetti e i loro scopi 34.In ogni caso, è un dato di fatto che le restrizioni sarebbero passate e poco - o punto- sforzo sarebbe stato fatto per produrre testimonianze e prove a loro favore, o per evitarne l'applicazione. L'ecstasy è una delle poche droghe per la quale sia stato fatto un appassionato e razionale sforzo per proteggerla (inutilmente).
In nessun caso le leggi contro la droga hanno eliminato l'uso di queste sostanze; impediscono soltanto che se ne possa controllare la qualità, aggiungono un altro fattore di guadagno al mercato nero e garantiscono il posto di lavoro a un ulteriore numero di tutori dell'ordine, nonché alle industrie che vendono loro nuovi "giocattoli". La legge che proibiva l'LSD e sostanze simili passò praticamente come "misura di emergenza" SENZA alcun dibattimento.35
Certamente non fermò né rallentò la disponibilità di LSD; come al solito non fece altro che mandare in galera la gente e inoltre fece probabilmente incrementare il numero di teen-agers e di giovani adulti che l'avrebbero provato, attirati dal gusto del proibito. Sicuramente la quantità disponibile sulle strade del mid-west arrivò alle stelle nei tardi anni '60 e primi '70 (ndt. anche in Italia), dopo essere stato dichiarato illegale. Numerose trattazioni erudite sono state pubblicate su questo soggetto, così non ne approfondiremo l'argomento e neppure analizzeremo le frequenti manipolazioni attuate dal Congresso e dalla legislazione degli Stati (USA) per mezzo di false testimonianze e propaganda messa in atto dai religiosi.
 Vedi Ott (Pharmacoteon 1993/1995) per un'eccellente bibliografia al riguardo e per la critica - cfr anche Anderson (1980) e Stewart (1987) per quel che riguarda il peyote.
Se cerchi le forze che sono dietro l'odierna "War on Drugs"36(in pratica una guerra contro persone che hanno credenze differenti) troverai ancora i Cristiani che muovono i fili.
    Forse, dire "sempre" i Cristiani è un termine migliore e più accurato,  giacché costoro non hanno mai smesso o rallentato la loro persecuzione attiva contro le fedi Farmaco-gnostiche; sono cambiate soltanto le loro facce, non le intenzioni o il pregiudizio. Anche nei pochi casi in cui in cui la legge e i Tribunali hanno riconosciuto il diritto ai fedeli di praticare la libertà religiosa e la scelta personale su cosa "adorare" , le organizzazioni religiose Cristiane (più le organizzazioni comunitarie non-secolari i cui membri erano pesantemente e capillarmente influenzate dai membri Cristiani) hanno complottato e intrigato nei governi per modificare le leggi e per crearne delle nuove che limitassero il più possibile questi diritti..
    Abbiamo assistito ad attacchi che non sono mai calati di intensità e a programmi di deliberata disinformazione in tutto il periodo di questa coesistenza storica..
    Negli ultimi tempi il problema è stato definito in modo da poter essere considerato un problema di salute pubblica - il che stende una conveniente cortina fumogena davanti all'originale intenzione di soppressione religiosa.
    Molti nuovi paladini standardizzati che si oppongono a queste sostanze non si rendono neppure conto del PERCHE' sono loro nemici. Nella nostra era di TOLLERANZA ZERO tutte le droghe sono uguali, eliminando così ogni possibilità di discussione o dibattito razionale, e presentate come incarnazione del Male, fonti di tutti i nostri problemi sociali [leggi: capro espiatorio].37 .
    Sotto moti aspetti, la reazione la reazione contro le droghe è per lo più fobica, un'impressionante, irrazionale paura e odio che fa vedere droghe, abuso di stupefacenti, messaggi subliminali  invitanti alla droga 38 e cultura della droga dappertutto; tutto ciò non assomiglia forse in maniera impressionante alla caccia alle streghe che ossessionò la mentalità europea per così tanti anni?
    In un interessante "dibattito aperto" - sponsorizzato dall'Università- sul problema della droga tenutosi presso la West Mall del campus dell'Univ. del Texas durante il periodo della presidenza Reagan, il teologo che doveva rispondere alle domande scartò persino L'IDEA di un possibile uso sacramentale della droga da parte di "Occidentali" e insistette nel dire che il suo personale credo religioso non poteva essere tirato in ballo come possibile "conflitto di interessi", giacché l'uso di droga "non costituiva un approccio religioso valido". Lo stesso individuo rifiutò decisamente la possibilità di un eventuale uso responsabile per qualsiasi "droga". (Una constatazione non certo incoraggiante per la nostra società imbevuta di droghe/farmaci).
    Non era certo un vero dibattito, dato che si potevano porre domande (solo una a testa) le cui risposte erano già preconfezionate nell'opinione mentale di questa persona.
    L'idea che tutto quello che si può sperimentare sia solo illusorio o falso è largamente diffusa; persino in Gutierrez-Noriega (1950) quando discute dell'uso del San Pedro (Trichocereus pachanoi) presso i guaritori peruviani. Egli afferma che ciò veniva fatto per "ingannare e influenzare quelli che richiedevano i loro servizi".
    Un altro esempio è dato da Douglas Sharon (1978): "Wizard of the four wins: a Shaman's story" , in cui viene riportata una citazione del 1653 di fra Bernabe Cobo40quale evidenza del pregiudizio cristiano contro l'uso di questa pianta. (Anche Shultes e Hoffman fecero uso di questa citazione): "Questa è la pianta con cui il Diavolo inganna gli Indiani del Perù nel loro paganesimo, usandola per le loro menzogne e superstizioni.
Avendo bevuto il suo succo, costoro perdono la loro coscienza e rimangono come morti; e si è visto che molti ne sono morti per il raffreddamento del loro cervello. Trasportati da questa bevanda gli Indiani sognano migliaia di assurdità e vi credono come se fossero vere...
...Si può usare questo succo contro le febbri"
    [non è mai accaduto, per quel che se ne sa, che qualcuno sia morto per aver usato piante contenenti mescalina, né l'incoscienza è un effetto mai riscontrato in qualsiasi dose conosciuta, assunta da esseri umani; se alla pianta è stata aggiunta Brugmansia, come a volte è successo, o se la Brugmansia è stata da sola, l'incoscienza o perfino la morte come risultato di questa ingestione, allora potrebbero benissimo essere possibili. Esiti mortali sono anche conosciuti con piante di Belladonna.]41
    E' invece interessante notare che la mescalina si è rivelata un agente antipiretico, adatto ad abbassare le febbri- mentre l'affermazione che possa causare la morte non è MAI stato sostenuto in nessun testo di letteratura medica od antropologica. Nonostante la loro lunga storia d'uso o la somministrazione di alte dosi di mescalina pura (ricordiamo che alla fine del 1997 ha compiuto un secolo d'uso nella sua forma chimica "pura") non è mai stato prodotto un rapporto attendibile che possa riguardare anche solo un caso di decesso legato al suo uso.
I rapporti sulle morti dovute all'uso di piante contenenti mescalina sono del tutto supposizioni senza alcuna base reale come il commento di W.E.Safford nel "Journal of the American medical Association 1921: 77(16) : 1278-1279" oppure fanno parte della retorica anti-peyote di oppositori determinati a stroncare questa fede.42
    Una di questo tipo appare nel "The Denver Post" del 12 gennaio 1917, dopo il titolo "Le donne di Denver combattono per fermare il commercio di foglie stupefacenti tra gli indiani del Colorado". L'articolo procedeva in una maniera ormai classica "...le donne di questa città e in tutte le parti dello Stato hanno iniziato la lotta e la porteranno avanti sino a fermare il traffico di peyote tra gli indiani. La foglia secca del cactus che ha effetti simili all'oppio43o alla cocaina..." Secondo la signora Brown, le agenzie che si occupano del benessere degli Indiani hanno scoperto che il peyote sta uccidendo dozzine di Indiani ogni anno. Il mangiatore di peyote ha sogni e visioni piacevoli come quelli di un "drogato". Per poter controllare meglio le loro vittime gli spacciatori di peyote hanno dato un tono religioso alla cerimonia in cui mangiano la droga, così il peyote adorato durante un festival semi-barbarico prima che inizi l'orgia44[cit::da Omer C. Stewart (1956) Colorado Quarterly  5::79-90 Peyote & Colorado's Inquisiture now- pag.81]]
    L'inquisizione continua persino oggi, con uno stile tipicamente americano. la legislazione anti-peyote del peyote era composta de una alleanza di 126 chiese, la WCTU, la PTA e il Club delle Donne. le frequenti accuse di orge e presunte attività sessuali erano due invenzioni allestite per il loro impatto emozionale che avrebbe shockato la sensibilità dei lettori di tendenza cattolica-conservatrice. la Chiesa ha sempre usato con regolarità tattiche simili contro i suoi oppo9sitori in Europa, con grande successo.
    Anderson (1980) riporta diversi esempi di denunce simili effettivamente presentate presso le sedi congressuali degli USA.
Tutti quelli che hanno studiato il problema o che hanno sperimentato il sacramento possono testimoniare in pratica che il peyote non è in nessun modo uno stimolante sessuale 45. queste accuse infondate e palesemente false mi fanno rammentare due affermazioni collegabili:

" Qualche ipotesi manca perfino della capacità di essere falsa" (Bertrand Russell)
"Solo un'affermazione che abbia un minimo grado di coerenza può essere provata come falsa" (K.Popper)

    I peyotisti in genere sono ritenuti socialmente responsabili, spesso si astengono totalmente dall'alcool e hanno un buon decoro personale. Il peyote non suscita in nessun modo desideri sessuali né promuove le attività sessuali. E' stato uniformemente osservato, sia da  medici professionisti46sia da antropologi che da consumatori della pianta che il peyote invece provoca proprio l'effetto opposto.
    L'attività sessuale è fisicamente possibile (con un certo sforzo da entrambi i partner)e può essere "notevole" mentre si è sotto l'effetto della mescalina, ma l'incremento di desiderio sessuale o la pulsione all'attività sessuale non sono una componente né del peyote né di altre esperienze con mescalina.
    Dall'Enciclopedia Britannica"; - Culti farmacologici- pp.228-232: " contrariamente a tutte le asserzioni dei missionari Cristiani, che trovavano molto difficile convertirli, gli Indiani del peyote, senza dubbio influenzati dalla religione dei Bianchi presenti tra loro  (!) vengono descritti come "superiori" agli altri Indiani non peyotisti, perché si sforzano di raggiungere i loro propositi di amore fraterno, intenso lavoro, auto-realizzazione, responsabilità per la loro famiglia e astinenza dall'alcool"
    Tutti gli attacchi contro il peyote furono condotti a dispetto del fatto che sin dall'iniziotutti quelli che studiarono il problema si erano trovati concordi sul fatto che questo non causasse dipendenza, né che fosse dannoso - se non addirittura benefico -  e che venisse usato come un sacramento nelle cerimonie religiose Indiane.
In quest'ultimo punto può essere trovata la vera chiave per capire l'opposizione dei gruppi religiosi. Stewart menziona anche un documento governativo del 1922 in cui veniva caratterizzato l'atteggiamento degli ufficiali USA addetti ai Servizi Indiani, nonché dei missionari, verificatosi sin dai primi giorni dei loro attacchi contro questa fede, e che dura tuttora.Riassumendo in pratica il risultato di uno studio del problema , effettuato nel 1919 dall'Ufficio degli Affari Indiani:

"Per i missionari, il peyote è molto più che un problema psicologico, più di un problema sociale. E' più che un ulteriore problema di "droga" che si possa risolvere con la mera applicazione della Legge Nazionale sugli Stupefacenti. E', come ha affermato uno scrittore:"…un sistema di credenze pagane , nemico della Cristianità, con radici saldamente piantate nel passato storico della razza Indiana, e proprio per questo ha così tanto fascino per gli Indiani:::"

Per i missionari l'uso del peyote è paganesimo schierato contro la Cristianità, il potere di una droga contro l'elevato potere della Croce

Che l'opposizione dei missionari fosse basata più sul suo uso in quanto "droga rituale e cerimoniale", che per i suoi effetti, è stato notato perfino da Safford (1916) [A] Il problema ha sempre visto la (loro) pratica dell'accostare una religione non cristiana ad uno sponsor dipinto come droga pericolosa, un trucco per fuorviare il pubblico e metterlo nella condizione di diventare fiancheggiatore dei loro pogrom religiosi.

Che la verità si possa pervertire sino a questo punto e che anche lo Stato possa venire coinvolto a dare man forte a perpetuare la soppressione di un'altra fede è una cosa disgustosa. Che tutto ciò sia stato possibile e che possa continuare tuttora grazie alla disinformazione e all'innalzamento di cortine fumogene funzionali al ridimensionamento di tutto questo come "problema di salute pubblica", è ancora più vergognoso!

E' un tragico errore che ha causato, direttamente e indirettamente, sciagure a molte persone, in diversi modi.47E continua ancora. Petrollo (1934) sottolinea che l'opposizione al peyote da parte dei missionari e dei pubblici ufficiali non è mai cessata neppure un attimo nonostante la limitata protezione e il supporto riscontrato presso le Corti di Giustizia. Questo è facilmente spiegabile quando notiamo - come ha fatto Stewart- che sin dai primi tempi della sua creazione, l'Ufficio per gli Affari Indiani è sempre stato controllato molto pesantemente dalle Società Missionarie Americane.

Durante le 2 ultime decadi del secolo scorso e la prima decade del '900, la maggior parte dei suoi dirigenti, sia a Washington che nelle riserve, era direttamente appoggiata dai membri dell'intellighenzia di vari gruppi Missionari organizzati . Sino al 1930 il sistema educativo nelle Riserve era completamente nelle mani dei missionari cristiani.

Le orrende atrocità commesse contro i popoli Nativi e contro i loro bambini sono state materia di trattazione per molti Autori, tra cui diversi testimoni di prima mano. Un tentativo sistematico (e terroristico) è stato portato aventi per spazzare via la loro Cultura originale, usando nello stesso tempo sia la Legge, sia il dipartimento di Polizia, fino al 1930.

In molti casi, bambini di pochi anni furono portati via a forza dal seno delle loro famiglie e spediti in lontane scuole gestite da Missionari, per non essere lasciati a contatto con la loro Cultura, mentre crescevano nelle scuole dell'Uomo Bianco. (Percosse e privazioni di cibo erano all'ordine del giorno, come mezzi per forzare il loro consenso). Anche nelle riserve, di solito, era vietato parlare in lingua Nativa. Non soltanto l'uso del peyote, ma anche tutte le altre tradizionali pratiche religiose native, rimasero illegali per molti anni 48

In Morgan & Stewart (1954): "Southwestern Historical Quarterly- 87: 269-291" e Stewart "The Peyote Religion" viene notato che sebbene al giorno d'oggi non esista alcuna legge contro il peyote, l'Ufficiale in Capo speciale William E. Johnson, dell'Ufficio degli Affari Indiani (uno tra i più "infoiati" tra tutti i principali attivisti anti-peyote) cominciava ad avviare azioni per distruggere il commercio del cactus ed abolire il suo uso.49I suoi tentativi comprendevano l'acquisto d'enormi quantità di piante essiccate per bruciarle, il che ci porta alla mente le distruzioni in massa dei semi di "Morning glory" da parte di Fra Alarcòn in Messico, diversi secoli prima. 

Johnson era un giornalista e un proibizionista di vecchia data. Mise in pratica contemporaneamente queste 2 tecniche per scrivere infiammanti articoli di storie incredibilmente false sull'uso del peyote per aizzare contro il suo uso l'opinione pubblica e la legge. Tra il 1906 e il 1911, mentre prestava servizio per il B.I.A. nella campagna proibizionista contro l'alcool usato nelle Riserve Indiane, riuscì a emettere 4400 condanne (più di 2 al giorno, tutti i giorni! N.d.T.) . Si sa che quando arrivò nell'Oklahoma egli era completamente all'oscuro di tutto ciò che era attinente al piccolo cactus e alla sua religione, ma raccolse immediatamente la fiaccola e iniziò ad orchestrare e a condurre raid contro le cerimonie del peyote. La giustificazione del suo operato si basava esclusivamente su un'interpretazione personale della legge Congressuale del 1897, che bandiva la vendita di liquori o altri articoli intesi come sostanze intossicanti agli Indiani, cercando di farvi ricadere anche il peyote- che egli riteneva fosse una sostanza intossicante.50

Questa attività continuò come pratica di Polizia dipartimentale finché un giudice federale, nel 1916, sentenziò che i divieti relativi al liquore non erano applicabili per il peyote. Dopo questa sentenza, la prima legge federale contro il piccolo cactus51venne presentata al Congresso, ma cadde nel 191752(e ancora per altre 11 volte, prima del 1963).

Vista l'impossibilità di ottenere una legge Federale, le organizzazioni che si opponevano al peyote nei singoli Stati incrementarono i loro sforzi, sino a riuscire a far passare un poco alla volta il divieto a livello di legge statale (nel Nevada vi erano già riusciti nel 1913).

Benché in Colorado, a quel tempo, non fosse evidente alcuna manifesta frequenza nell'uso del peyote - nemmeno tra gli Indiani- anche questo Stato, assieme allo Utah, approvò le leggi restrittive nel 1917. Tra il 1917 e il 1969, 17 Stati approvarono la Legge Anti-peyote, generata principalmente dagli sforzi e dai vari "intrighi di palazzo" portati avanti dalle Organizzazioni religiose e "sociali". Quanah Parker

Una notevole eccezione fu l'Oklahoma, in cui dapprima venne approvata una legge simile, ma poi decadde e non riuscirono a farla rinnovare in seguito alle capillari azioni di protesta da parte di gruppi di Indiani di quel territorio. Va notato che allora l'Oklahoma era il centro da cui si dipartiva la Fede del peyote, nonchè l'unico Stato con sufficiente presenza di Indiani, tra cui l'appassionato, eloquente ed ISTRUITO Quanah Parker53, per sfidare con possibilità di successo i voleri sponsorizzati dalle organizzazioni Ecclesiastiche. [ All'interno di qualche comunità di Nativi Americani, talvolta l'uso del peyote fu un argomento aspramente dibattuto, che causava anche profonde divisioni].

Va ancora sottolineato che nel periodo in cui si svolse tutta questa attività - sino a giungere ai nostri giorni- tutti i veri studiosi della Fede del Peyote o dell'uso di questa pianta furono concordi nel trovare che essa non produceva dipendenza e che poteva persino essere benefica.

Non venne mai presentato un rapporto che attestasse un possibile danno causato al suo Popolo (contrariamente da quanto affermato dai suoi denigratori), alla luce degli studi effettuati non soltanto dagli antropologi, ma anche da medici di professione, come il dott. Humphrey Osmond e il dott. Abram Hoffer 54, che attuò capillari ricerche sulla droga negli anni '50.

Le motivazioni e le forze motrici che stavano dietro il movimento anti-peyote erano, come sempre, influenze esclusivamente ideologiche, che non avevano alcun interesse nel valutare i fatti reali, reputandosi indubbiamente spinte ad agire in nome della Fede. e pertanto non tenute a riferirsi a dati oggettivi (né tanto meno avevano intenzione di farlo) .

Per loro, a quel tempo - come ora, del resto - si trattava di materia connessa alla "fede" 55 verso la presunta saggezza di un'"Autorità" più elevata. E' molto probabile che pensassero - erroneamente - di rendere un "servizio" agli Indiani, salvandoli da loro stessi, rimuovendo così ogni “ostacolo alla loro Salvezza”.

Erano - e sono - gravemente in errore per questi loro concetti. Esistono molti esempi 56 che dimostrano chiaramente che la sola cosa da cui gli Indiani avrebbero bisogno di essere salvati è proprio dai loro sedicenti salvatori.

J.S. Slotkin è stato citato spesso per aver affermato che un Bianco può entrare nella sua chiesa e parlare di Cristo, ma l'Indiano ...parla con Gesù (questa frase è stata attribuita diverse volte anche a Quanah Parker). Molti "gruppi" che usano allucinogeni ora sono stati convertiti al Cristianesimo, ma essi hanno accettato tutto ciò senza rinnegare quello che avevano dentro il cuore e che ritenevano fosse Veritiero riguardo i loro antichi Sacramenti.
 
 Ott (1995) menziona un membro Bwiti 57 che diceva a Samorini: “Siamo noi i veri Cristiani. I Cattolici hanno perduto la Via che conduce a Cristo; i Missionari ci offrono la loro ostia insipida e ci chiedono di abbandonare Iboga, ma non sanno quello che stanno dicendo !

Il fatto che né la chiesa nè le autorità siano in grado di controllare ciò che Dio desidera e riesce a insegnare a coloro che lo avvicinano direttamente 58 e gli pongono delle domande è la chiave per capire il perchè della loro opposizione. [cfr. Ott (1995) 'The Age of Entheogens & the Angels Dictionary' per una dotta ed estesa discussione di questa persecuzione religiosa. Anderson (1980) inserisce una buona trattazione sullo zelo dei Missionari teso a sradicare l'uso del peyote e delle altre tradizioni culturali indigene negli USA, e lo stesso tema   viene affrontato da Stewart.     Szasz (1985) riprende tutto ciò da un punto di vista differente che getta altra considerevole luce sul soggetto].
  Mentre la religione del San Pedro è spesso interpretata come un adattamento alle tradizioni della religione introdotta, Sharon menziona un documento, databile al 1782, su un caso giudiziario sollevato contro un guaritore accusato di aver operato con una bevanda a base di San Pedro (detto gigantòn). Per fortuna il guaritore riuscì a fuggire, ma la sua attrezzatura e la descrizione dei rituali da lui usati durante le sedute di guarigione, a prima vista assomigliano moltissimo a quelli in uso ancora oggi.

Da diverse parti è stato notato che nonostante queste pratiche fossero vigorosamente perseguitate, la tolleranza e persino l'accettazione di questi guaritori Peruviani da parte della Chiesa veniva mantenuta sino a quando non si supponeva che essi arrivassero ad invocare il Diavolo, nelle loro pratiche.

Io penso che l'adozione di "elementi" cristiani venisse , in un primo tempo, adottata come autodifesa (punizioni severissime venivano molto spesso comminate a chi usava gli allucinogeni, e quasi sempre comportanti brutali torture estremamente sadiche prima della condanna a morte. (Devo anche sottolineare che- come nel caso messicano- la fede sopravviveva nonostante l'orribile e miseranda fine di un gran numero di fedeli). Credo che l'incorporazione esteriore del dogma e delle pratiche cristiane nella fede del peyote abbiano consentito non solo di poter continuare la sua esistenza nel corso dei secoli, ma anche gli siano giovate effettivamente per ricevere protezione e supporto da parte del sistema giudiziario USA, il quale non ha tollerato troppo frequentemente altre tradizioni native o pratiche religiose non Cristiane. Non è mia intenzione asserire che i guaritori Sud-Americani o i Peyotisti Nord-Americani non siano Cristiani sinceri e devoti. Essi praticano ciò che ritengono Vero; le differenti facce di un'apparente verità sembrano essere in conflitto solo a quelli che hanno una comprensione limitata o incompleta. Se una persona ritiene per veri due insegnamenti, questi non saranno in conflitto finché entrambi mantengono questa caratteristica. Solo quello che è falso avrà da temere la sua coesistenza a fianco di una verità più profonda.

 

continua in Le origini della fede nel SanPedro.