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Prima lettera da S.Vittore di Dell’Acqua Alessio sulle sue condizioni detentive

Prima lettera da S.Vittore di Dell’Acqua Alessio sulle sue condizioni detentive

Ciao [..],

come probabilmente già saprai mi trovo in custodia cautelare nel carcere di San Vittore con l’accusa di “devastazione e saccheggio” per i fatti accaduti a Milano al corteo del Primo Maggio.

Con la premessa che il reato che mi viene contestato è supportato da prove video e fotografiche interpretate in modo a dir poco fantasioso e che il reato in sé stesso è stato creato appositamente per questo tipo di occasioni, comunque io mi trovo qui e ben poco posso fare per difendermi in quanto qua dentro non mi è neanche permesso di visionare il materiale video che è stato depositato come prova a mio carico, per questo abbiamo nominato un consulente tecnico che assieme al mio avvocato stanno cercando di ricostruire la mia posizione e i miei spostamenti durante quei concitati momenti prima, dopo e durante gli scontri in Largo D’Ancona (cosa che se mi fosse permesso riuscirebbe certo meglio al sottoscritto).

Io e Casper gioiamo di ottima salute, riesco a vederlo settimanalmente quando ci incontriamo con l’avvocato nel quale ho piena fiducia e sono sicuro che sta facendo un ottimo lavoro.

Ho fatto l’esame del capello per farmi seguire dal Sert per i miei “problemini” con l’alcol e credo che nei prossimi giorni verrò trasferito al 3° raggio in quanto lì fanno dei programmi di recupero un po’ più seri, peccato perché devo ricominciare da capo. Oramai qui al 6° raggio mi ero ambientato bene e le giornate cominciano a passarmi più velocemente e con meno pensieri, in compenso c’è che il terzo raggio è un po’ più “accogliente” ( docce in cella, acqua calda, piastrelle…) e forse potrò vedere Casper se capitassi sullo stesso piano.

La richiesta dei domiciliari mi è stata negata, così scrive il giudice del riesame:

“La misura degli arresti domiciliari nella stessa abitazione dove l’indagato ha vissuto prima dell’arresto nell’ambito del presente procedimento penale appare inidonea per l’accertata propensione, protrattasi nel tempo, dello stesso a violare le prescrizioni imposte. L’applicazione del braccialetto elettronico sarebbe in grado di segnalare il mancato rispetto degli arresti domiciliari, ma non di consentire l’immediato rintraccio dell’indagato.

Va anche evidenziato che la misura degli arresti domiciliari è stata richiesta nell’abitazione in uso al soggetto che ospita abitualmente l’indagato e dove sono maturate nel tempo le scelte che hanno spinto il Dall’Acqua a Commettere le condotte criminose ed anche sotto tale profilo la misura richiesta appare inidonea.

Non è neppure chiaro con quali mezzi economici il soggetto che ha ospitato l’indagato e si è dichiarato disposto ad accoglierlo agli arresti domiciliari possa provvedere al suo mantenimento.”

A tal proposito la mia posizione mi impone di farti una richiesta ma la mia coscienza mi impone anche di dirti che se tale richiesta venga da te presa inconsiderazione comporterebbe non pochi grattacapi, a partire dalle frequenti citofonate alle 3 di notte.

Quindi ti chiedo di pensarci bene o meglio di non pensarci affatto e magari aiutarmi a passare la palla a qualche altro fratello o sorella e se fosse preso in considerazione, a mettersi in contatto con il mio avvocato. (Segue l’indirizzo dell’avvocato)

Ora ti chiedo un altro favore, ti chiedo di condividere questa mia lettera in forma pubblica sulla mia bacheca in quanto questa è la prima lettera che scrivo dal carcere.

Lo so che sono due mesi che sono dentro ma avevo bisogno di tempo per mettere a fuoco la situazione.

Spero che questo mio scritto trovi te e tutti coloro con i quali verrà condivisa in buona salute.

Ti voglio bene e ti scriverò presto.

Ringrazio infinitamente tutti i fratelli e le sorelle, i/le compagn*, gli amici e le amiche e tutte le realtà che ci sono state vicine in questi due mesi a cui prometto di scrivere altrettanto presto.

E ora una piccola citazione:

“…e anche se sarem vinti senza piegar bandiera, sarem certi della vittori di domani.”

La realtà è un’allucinazione provocata dalla mancanza d’alcol.”

NON EXPO! MO’ ESCO! Molestio

17 gennaio 2016

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