BEGIN:VCALENDAR VERSION:2.0 PRODID:-//mezzoradaria.subsite//NONSGML kigkonsult.se iCalcreator 2.20// CALSCALE:GREGORIAN METHOD:PUBLISH X-FROM-URL:https://www.autistici.org/mezzoradaria X-WR-TIMEZONE:Europe/Rome BEGIN:VTIMEZONE TZID:Europe/Rome X-LIC-LOCATION:Europe/Rome BEGIN:STANDARD DTSTART:20231029T030000 TZOFFSETFROM:+0200 TZOFFSETTO:+0100 RDATE:20241027T030000 TZNAME:CET END:STANDARD BEGIN:DAYLIGHT DTSTART:20240331T020000 TZOFFSETFROM:+0100 TZOFFSETTO:+0200 TZNAME:CEST END:DAYLIGHT END:VTIMEZONE BEGIN:VEVENT UID:ai1ec-3237@www.autistici.org/mezzoradaria DTSTAMP:20240329T112124Z CATEGORIES;LANGUAGE=it-IT:presidi CONTACT: DESCRIPTION: DTSTART;TZID=Europe/Rome:20210602T103000 LOCATION:Stazione Centrale @ Piazza Medaglie d'Oro\, Bologna SEQUENCE:0 SUMMARY:Presidio a Bologna URL:https://www.autistici.org/mezzoradaria/evento/presidio-a-bologna/ X-COST-TYPE:free X-WP-IMAGES-URL:thumbnail\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-conten t/uploads/2019/10/represion-e1508051851534-300x300.jpg\;300\;300\;1\,mediu m\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-content/uploads/2019/10/repre sion-e1508051851534.jpg\;500\;341\; X-ALT-DESC;FMTTYPE=text/html:\\n\\n
\\nCI SONO MORTI CHE PER LO STATO PESANO COME PI UME
\nDa poco più di un anno dalla strage del carcere di Sa
nt’Anna il tribunale di Modena sarà chiamato a decidere sulla interruzione
delle indagini inerenti le cause di morte di ben otto sulle nove vittime
di quella terribile giornata.
\nL’archiviazione è stata richiesta all
a procura\, proprio nel marzo appena trascorso\, nonostante numerose incon
gruenze tra gli elementi di interrogazione.
Quando vuole\, la Gius
tizia italiana si rivela alquanto celere nonché senza vergogna nel permett
ersi di dichiarare che ad essa\, nonché agli addetti penitenziari che la r
appresentano\, “non si può addebitare alcuna responsabilità …”
\nCome già per i continui casi di suicidio nelle carceri\, ora persino
rispetto ad una strage di tale portata\, l’unica cosa che possono\, eviden
temente\, gli organi di Giustizia statale\, è l’arroganrsi di svincolarsi
dalla realtà del proprio coinvolgimento sulle sorti di chi reprime.
\nPare valga più la conservazione di una pena inflitta che la sopravvivenz
a di un detenuto.
LUNEDì 7 GIUGNO ALLE H. 11\, PRESIDIO CO
NTRO L’ARCHIVIAZIONE
\nin Corso Canalgrande presso i
l Tribunale di Modena
Comitato di Verità e Giusti zia per i Morti del Sant’Anna
\n\n
\n
\n
PRESIDIO IN SOLIDARIETA’ CON
I DETENUTI ANARCHICI
\nSOTTO IL CARCERE DI TERNI
\nSABATO 2 OTTOBRE 2021
Tra le mura d
ella sezione AS2 del carcere di Terni si trovano Juan e Alfredo\, due comp
agni anarchici imprigionati dallo Stato\, uno dal 2019\, l’altro da divers
i anni. Entrambi sono accusati di strage (accusa che può prevedere la pena
dell’ergastolo)\, un’accusa che si rivela ancora più infamante mentre sen
za tanti scrupoli nelle galere di tutta la penisola l’apparato statale ha
mostrato il pugno duro rivelando la sua vera natura stragista. Non occorre
andare indietro nel tempo: i morti di Modena\, Rieti\, Bologna\, il massa
cro di Santa Maria Capua Vetere dell’anno scorso\; ma anche i morti nel me
diterraneo\, la gestione militare dell’Epidemia di Covid\, l’imposizione d
el lasciapassare e la vita digitalizzata sono alcune delle manifestazioni
del dominio che ogni giorno aumenta nella direzione di incasellare l’inter
a società in una prigione a cielo aperto. Chi ha trovato e ancora trova il
coraggio di affrontarlo a testa alta\, con le parole e con l’azione\, è f
atto prigioniero\, zittito o addirittura ucciso.
\nDopo le pesanti co
ndanne dell’operazione Scripta Mantent e dell’operazione Panico\, anche le
richieste per l’operazione Prometeo vanno dai 17 ai 18 anni. Il 2 ottobre
a Treviso riprenderà il processo a Juan\, accusato di aver posizionato du
e ordigni\, di cui uno inesploso\, presso la sede della Lega di Villorba n
ell’agosto del 2018\, e tra non molto seguirà la sentenza.
Il nemico è chiaro\, il carcere è strutturalmente violento perché violent a è la natura dello Stato. Attaccarlo rimane l’unica poss ibilità per riconquistare qualche pezzo di libertà e aprire squarci per un a vita diversa.
\nLa solidarietà è la nostra arma.< /strong>
\n X-TAGS;LANGUAGE=it-IT:carcere\,presidio\,repressione\,solidarietà\,Terni X-INSTANT-EVENT:1 END:VEVENT BEGIN:VEVENT UID:ai1ec-3355@www.autistici.org/mezzoradaria DTSTAMP:20240329T112124Z CATEGORIES;LANGUAGE=it-IT:presidi CONTACT: DESCRIPTION:VIA SPALATO DOPO UN ANNO E MEZZO…\nDopo un anno e mezzo di conf inamento\, coprifuoco\, violenze di Stato\, vaccinazioni coatte e indotte da propaganda\, minacce e discriminazioni realizzate… dopo un anno e mezzo durante il quale il tecno-controllo sociale si è perfezionato spietatamen te\, ora che anche le nostre città assomigliano sempre più a galere a ciel o aperto\, con le loro sezioni differenziate in base al censo… il carcere \nrimane il paradigma della società penale\, la massima deterrenza\, la pi etra angolare di tutto l’edificio. Anche dopo i massacri di Santa Maria Ca pua Vetere\, sul proprio fondamento penale lo Stato\nnon discuterà mai.\nP erciò ritorniamo in via Spalato per riprendere il contatto e il dialogo co n i detenuti\, per capire qual è la loro condizione di vita in questi ulti mi mesi\, per capire in che condizione si trova l’area sanitaria\, il cui degrado cronico è stato pubblicamente denunciato dai detenuti stessi. Rito rniamo per ricordare Ziad\, il giovane morto in via Spalato il 15 marzo 20 20 a causa della malasanità e della psichiatrizzazione forzata praticata i n quel carcere.\nPer continuare la lotta e sostenere che si ribella a tutt o ciò!\nSABATO 2 OTTOBRE 2021\ndalle h 15.00 alle 17.00\nvia Ragusa angolo via Zara (laterale di via Cividale) – UDINE\nPresidio solidale con i dete nuti di via Spalato\nAssemblea permanente contro il carcere e la repressio ne FVG DTSTART;TZID=Europe/Rome:20211002T150000 DTEND;TZID=Europe/Rome:20211002T170000 LOCATION:Casa Circondariale @ via Ragusa angolo via Zara (laterale di via C ividale) – UDINE SEQUENCE:0 SUMMARY:Presidio sotto il carcere di Udine URL:https://www.autistici.org/mezzoradaria/evento/presidio-sotto-il-carcere -di-udine/ X-COST-TYPE:free X-WP-IMAGES-URL:thumbnail\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-conten t/uploads/2020/05/Bindweed_plant_breaking_through_asphalt_8_-_P1030678-300 x300.jpg\;300\;300\;1\,medium\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-c ontent/uploads/2020/05/Bindweed_plant_breaking_through_asphalt_8_-_P103067 8-660x495.jpg\;660\;495\;1\,large\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/ wp-content/uploads/2020/05/Bindweed_plant_breaking_through_asphalt_8_-_P10 30678-1920x1440.jpg\;618\;464\;1\,full\;https://www.autistici.org/mezzorad aria/wp-content/uploads/2020/05/Bindweed_plant_breaking_through_asphalt_8_ -_P1030678.jpg\;4608\;3456\; X-ALT-DESC;FMTTYPE=text/html:\\n\\n\\nVIA SPALATO DOPO UN ANNO E MEZZO…
\nDopo un anno e mezzo di confinamento\, coprifuoco\, violenze di
Stato\, vaccinazioni coatte e indotte da propaganda\, minacce e discrimina
zioni realizzate… dopo un anno e mezzo durante il quale il tecno-controllo
sociale si è perfezionato spietatamente\, ora che anche le nostre città a
ssomigliano sempre più a galere a cielo aperto\, con le loro sezioni diffe
renziate in base al censo… il carcere
\nrimane il paradigma della soc
ietà penale\, la massima deterrenza\, la pietra angolare di tutto l’edific
io. Anche dopo i massacri di Santa Maria Capua Vetere\, sul proprio fondam
ento penale lo Stato
\nnon discuterà mai.
Perciò ritorniamo i n via Spalato per riprendere il contatto e il dialogo con i detenuti\, per capire qual è la loro condizione di vita in questi ultimi mesi\, per capi re in che condizione si trova l’area sanitaria\, il cui degrado cronico è stato pubblicamente denunciato dai detenuti stessi. Ritorniamo per ricorda re Ziad\, il giovane morto in via Spalato il 15 marzo 2020 a causa della m alasanità e della psichiatrizzazione forzata praticata in quel carcere.
\nPer continuare la lotta e sostenere che si ribella a tutto ciò!
\nSABATO 2 OTTOBRE 2021
\ndalle h 15.00 all
e 17.00
\nvia Ragusa angolo via Zara (laterale di via Civida
le) – UDINE
Presidio solidale con i detenuti di via Spalat o
\nAssemblea permanente contro il carcere e la repressione FVG
\n X-TAGS;LANGUAGE=it-IT:carcere\,presidio\,solidarietà\,Udine END:VEVENT BEGIN:VEVENT UID:ai1ec-3378@www.autistici.org/mezzoradaria DTSTAMP:20240329T112124Z CATEGORIES;LANGUAGE=it-IT:presidi CONTACT: DESCRIPTION:Nel carcere Lorusso e Cotugno i detenuti sono stipati in spazi ristretti e fatiscenti invasi di blatte\, topi e muffe. Le emergenze sanit arie vengono trascurate e non è raro che reclusi muoiano o le loro condizi oni di salute si aggravino per mancate cure.\nMolte sono state le proteste dei detenuti e delle detenute durante questo anno.\nTorniamo fuori dal ca rcere per portare loro solidarietà e sostenere le loro lotte. DTSTART;TZID=Europe/Rome:20211024T160000 LOCATION:Casa Circondariale Lorusso e Cutugno @ Via Maria Adelaide Aglietta \, 35\, Torino TO SEQUENCE:0 SUMMARY:Torino: presidio in solidarietà alle prigioniere-i delle Vallette URL:https://www.autistici.org/mezzoradaria/evento/torino-presidio-in-solida rieta-alle-prigioniere-i-delle-vallette/ X-COST-TYPE:free X-WP-IMAGES-URL:thumbnail\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-conten t/uploads/2021/01/878355899_b10a060889_o-300x300.jpg\;300\;300\;1\,medium\ ;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-content/uploads/2021/01/8783558 99_b10a060889_o-660x439.jpg\;660\;439\;1\,large\;https://www.autistici.org /mezzoradaria/wp-content/uploads/2021/01/878355899_b10a060889_o.jpg\;618\; 411\;\,full\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-content/uploads/202 1/01/878355899_b10a060889_o.jpg\;1869\;1244\; X-ALT-DESC;FMTTYPE=text/html:\\n\\n\\nNel carc ere Lorusso e Cotugno i detenuti sono stipati in spazi ristretti e fatisce nti invasi di blatte\, topi e muffe. Le emergenze sanitarie vengono trascu rate e non è raro che reclusi muoiano o le loro condizioni di salute si ag gravino per mancate cure.
\nMolte sono state le proteste dei detenuti e delle detenute durante questo anno.
\nT orniamo fuori dal carcere per portare loro solidarietà e sostenere le loro lotte.
\n X-TAGS;LANGUAGE=it-IT:carcere\,presidio\,solidarietà\,torino X-INSTANT-EVENT:1 END:VEVENT BEGIN:VEVENT UID:ai1ec-3462@www.autistici.org/mezzoradaria DTSTAMP:20240329T112124Z CATEGORIES;LANGUAGE=it-IT:presidi CONTACT: DESCRIPTION:PDF Lo stato d emergenza genera stragi a cominciare dalle carce ri\n PDF 8 marzo 2020. Voci da dentro DTSTART;TZID=Europe/Rome:20220306T150000 SEQUENCE:0 SUMMARY:Roma. Presidio a Rebibbia: Lo stato d’emergenza genera stragi a com inciare dalle carceri URL:https://www.autistici.org/mezzoradaria/evento/roma-presidio-a-rebibbia- lo-stato-demergenza-genera-stragi-a-cominciare-dalle-carceri/ X-COST-TYPE:free X-WP-IMAGES-URL:thumbnail\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-conten t/uploads/2020/08/rebibbia-1-670x391-1-300x300.jpg\;300\;300\;1\,medium\;h ttps://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-content/uploads/2020/08/rebibbia- 1-670x391-1-660x385.jpg\;660\;385\;1\,large\;https://www.autistici.org/mez zoradaria/wp-content/uploads/2020/08/rebibbia-1-670x391-1.jpg\;618\;361\;\ ,full\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-content/uploads/2020/08/r ebibbia-1-670x391-1.jpg\;670\;391\; X-ALT-DESC;FMTTYPE=text/html:\\n\\n\\nPDF Lo stato d emergenza genera stragi a cominci are dalle carceri
\nPDF 8 marzo 2020. Voci da dentro
\n< /BODY> X-TAGS;LANGUAGE=it-IT:anticarcerario\,carcere\,femminile\,presidio\,Rebibbi a\,Roma\,solidarietà X-INSTANT-EVENT:1 END:VEVENT BEGIN:VEVENT UID:ai1ec-3483@www.autistici.org/mezzoradaria DTSTAMP:20240329T112124Z CATEGORIES;LANGUAGE=it-IT:mobilitazioni\,presidi CONTACT: DESCRIPTION: DTSTART;TZID=Europe/Rome:20220320T150000 LOCATION:Casa di Reclusione di Saluzzo 'Rodolfo Morandi' @ Regione Bronda\, 19/B\, Saluzzo CN SEQUENCE:0 SUMMARY:Saluzzo (CN): presidio sotto le mura del carcere URL:https://www.autistici.org/mezzoradaria/evento/saluzzo-cn-presidio-sotto -le-mura-del-carcere/ X-COST-TYPE:free X-WP-IMAGES-URL:thumbnail\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-conten t/uploads/2020/05/prison-mind-1-300x300.jpg\;300\;300\;1\,medium\;https:// www.autistici.org/mezzoradaria/wp-content/uploads/2020/05/prison-mind-1-66 0x440.jpg\;660\;440\;1\,large\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-c ontent/uploads/2020/05/prison-mind-1.jpg\;618\;412\;\,full\;https://www.au tistici.org/mezzoradaria/wp-content/uploads/2020/05/prison-mind-1.jpg\;750 \;500\; X-ALT-DESC;FMTTYPE=text/html:\\n\\n\\nSEMPRE AL FIANCO DI CHI LOTTA
\nI compagni anarchici Vincenzo e Dayvid sono sta
ti entrambi condannati per il reato di devastazione e saccheggio: il primo
in seguito ai fatti
\ndi Genova 2001\, durante il G8\, che avevano p
ortato alla condanna di 10 compagni e compagne\, il secondo invece per gli
scontri avvenuti a Roma il 15 ottobre 2011.
\nSia Vince che Dayvid a
vevano tuttavia deciso di rendersi irreperibili e di sottrarsi all’arresto
\, preferendo la via della latitanza alle patrie galere. La loro corsa si
è purtroppo conclusa con l’arresto: Vince è stato fermato dopo sette anni
dalla polizia francese in Bretagna\, mentre Dayvid è stato arrestato il 29
giugno scorso ad Atene. In entrambi i casi la cattura è stata resa possib
ile dalla collaborazione tra le diverse polizie europee nel contesto del M
AE\, il mandato d’arresto europeo.
\nIn seguito all’arresto Dayvid è
stato rimpatriato l’8 settembre e si trova attualmente nel carcere di Civ
itavecchia. Vince invece\, a più di vent’anni da Genova 2001\, dopo una lu
nga latitanza\, e a tre anni dal giorno della sua cattura in Francia\, è n
uovamente a forte rischio “estradizione”. Nell’autunno 2020 la Corte di An
ger aveva deciso di non consegnarlo all’Italia\, per l’accusa di “Devastaz
ione e Saccheggio”\, ma lo scorso 14 luglio la Corte di Giustizia Europea
si è espressa a favore della sua consegna alla giustizia italiana\, nonost
ante le incompatibilità tra il particolare e controverso reato di “Devasta
zione e Saccheggio” e il codice penale francese. La decisione definitiva s
petta adesso alla Corte di Cassazione di Parigi convocata per il prossimo
11 ottobre\, ma gli spazi per una decisione contraria si sono notevolmente
ridotti.
\nProponiamo quindi una cena benefit per sostenere Vince e
Dayvid e riferire brevemente alcuni aggiornamenti sulla loro situazione.
p>\n
\n
cena benefit par david “Ciga”
\n
\nore 20 cena Benefit e a s
eguire aggiornamenti e chiacchierate
\npresso L’Arro
tino\, in via Primo Maggio 24c\, Malavedo\, Lecco
< img class='alignnone size-medium wp-image-3599' src='https://www.autistici .org/mezzoradaria/wp-content/uploads/2022/09/Locandina-660x371.jpg' alt='' width='660' height='371' srcset='https://www.autistici.org/mezzoradaria/w p-content/uploads/2022/09/Locandina-660x371.jpg 660w\, https://www.autisti ci.org/mezzoradaria/wp-content/uploads/2022/09/Locandina-768x432.jpg 768w\ , https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-content/uploads/2022/09/Locand ina-1536x864.jpg 1536w\, https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-content /uploads/2022/09/Locandina.jpg 1920w' sizes='(max-width: 660px) 100vw\, 66 0px' />
\nCosa è stata quella giornata? Cosa ha significato per chi l’ha attraver
sata?
\nNe abbiamo parlato tante volte e vogliamo ancora farlo: per n
on dimenticare.
\nCosì come molti e molte di noi non hanno mai diment
icato Genova 2001 perché\, anche allora\, eravamo nel giusto. Si portava p
er le strade una chiave di lettura anticipatrice di ciò che oggi stiamo vi
vendo: devastazioni ambientali e guerre per l’appropriazione di risorse e
per l’occupazione dei punti nevralgici e strategici alle mire geopolitiche
degli Stati e delle potenti multinazionali\; la conseguente fuga di inter
e popolazioni da terre devastate e le condizioni di sfruttamento imposte l
oro dalle politiche degli Stati in cui approdano\, sempre che le loro vite
non siano risucchiate dalla liquidità dei muri che sono costretti ad attr
aversare in condizioni estreme\; l’immiserimento delle condizioni di vita
dei più.
\nCi sono dei giorni in cui la rassegnazione cede il posto a
lla gioiosità di una rabbia collettiva finalmente espressa\, in cui luoghi
\, simboli e responsabilità non sono più avvertiti come lontani e intoccab
ili. In cui non c’è più separazione tra desiderio e azione.
Dopo 11
anni Daiyvid\, ricercato dalle autorità italiane poiché condannato per qu
ella giornata del reato di devastazione e saccheggio\, è stato arrestato a
d Atene lo scorso mese di luglio. Il 19 agosto il tribunale greco ha decis
o a favore dell’applicazione del mandato di arresto europeo (MAE)\, ordina
ndone il rimpatrio.
\nDall’8 settembre si trova rinchiuso dentro il c
arcere di Civitavecchia.
Un altro nome che si aggiunge alla lista
dei “fuggitivi” agguantati per questo infausto reato in giro per l’Europa.
\nCome Vincenzo che è nuovamente a forte rischio “estradizione”\, a
tre anni dal giorno della sua cattura in Francia e a più di venti dalle ma
nifestazioni contro il G8 di Genova 2001 per cui è ricercato.
\nLo sc
orso 14 luglio la Corte di Giustizia Europea si è espressa a favore della
sua consegna\, nonostante le evidenti incompatibilità tra questo particola
re articolo di reato e il codice penale francese. Il prossimo 11 ottobre\,
la Corte di Cassazione di Parigi deciderà sulla sua estradizione ma gli s
pazi per una decisione contraria si sono notevolmente ridotti se non azzer
ati.
Due storie\, quella di Daiyvid e Vincenzo che intrecciano giu stizialismo all’italiana e garantismo all’europea\; se il primo ha armato la repressione verso i manifestanti che a Genova e a Roma protestavano con tro il nuovo Ordine globale\, il secondo disarma ora le difese per garanti re una “serena” collaborazione tra Stati in materia di “estradizione”. Si conferma\, infatti\, come il MAE – introdotto nel 2004 – tenda nella prass i a spianare la strada verso un sistema di riconsegne rapide e frettolose tra paesi alleati\, aggirando ciò che resta delle precedenti tutele in mat eria.
\nSe lo Stato non dimentica è bene che sappia che anche noi no n lo facciamo. Ieri come oggi\, la nostra solidarietà ai compagni colpiti dalla repressione non vacilla ma anzi si rafforza.
\nPortiam o domenica 25 settembre la nostra vicinanza fuori dalle mura del carcere d i Civitavecchia alle ore 11 e facciamola sentire forte e chiara a Daiyvid.
\nCassa di solidarietà La Lima
La notte tra venerdì
16 e sabato 17 settembre muore in carcere a Forlì
\nun ragazzo arrest
ato poche ore prima. Senza fissa dimora
\nrazzializzato (nato in Alba
nia)\, insomma\, uno degli ultimi di questa
\nsocietà infame\, uno ch
e non merita più di due righe su un giornale se
\nviene trovato impic
cato nella cella della Rocca.
A prescindere dalla cronaca\, una mo
rte in carcere è una morte DI
\ncarcere: ricordando che solo negli ul
timi 10 mesi sono state 62 le morti
\nin carcere di cu 7 in Emilia Ro
magna.
\nPer urlare questo alle infami guardie carcerarie e per far s
entire
\nvicinanza ai reclusi\, un gruppetto di nemiche delle galere
ha fatto un
\nsaluto sotto al carcere\, ieri: botti\, cori\, striscio
ni\, urla.
\nPurtroppo nessuna risposta da dentro.
Basta tace re\, basta rassegnazione!
\nPRESIDIO SOTTO AL CARCERE DI FOR
LÌ (ritrovo davanti al maschile\, viale
\ncorridoni)\,
\nPER SPEZZARE
L’ISOLAMENTO CHE LE MURA IMPONGONO
FUOCO ALLE GA LERE! LIBERE TUTTI!
\n\n\n X-TAGS;LANGUAGE=it-IT:carcere\,Forlì\,morti in carcere\,presidio\,solidarie tà X-INSTANT-EVENT:1 END:VEVENT BEGIN:VEVENT UID:ai1ec-3601@www.autistici.org/mezzoradaria DTSTAMP:20240329T112124Z CATEGORIES;LANGUAGE=it-IT:cortei\,mobilitazioni CONTACT: DESCRIPTION: DTSTART;TZID=Europe/Rome:20221001T150000 LOCATION:Piazza Manzoni - vicino Piazza Giusti @ Genova SEQUENCE:0 SUMMARY:Vincenzo libero! URL:https://www.autistici.org/mezzoradaria/evento/vincenzo-libero/ X-COST-TYPE:free X-WP-IMAGES-URL:thumbnail\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-conten t/uploads/2022/09/marassi-300x300.jpg\;300\;300\;1\,medium\;https://www.au tistici.org/mezzoradaria/wp-content/uploads/2022/09/marassi-660x371.jpg\;6 60\;371\;1\,large\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-content/uploa ds/2022/09/marassi.jpg\;618\;348\;\,full\;https://www.autistici.org/mezzor adaria/wp-content/uploads/2022/09/marassi.jpg\;960\;540\; X-ALT-DESC;FMTTYPE=text/html:\\n\\n\\n
\n
GENOVA 2001-PARIGI 2022
\nA PIÙ DI VENT’AN NI DAL G8 DI GENOVA 2001\, SI DECIDONO A PARIGI LE SORTI DI VINCENZO VECC HI
\nRICERCATO IN ITALIA PER AVER MANIFESTATO LA SUA OPPOSIZIONE AI GRANDI DELLA TERRA
\nCONDANNATO NEL 2012 AD UNA PENA TANTO PESANTE Q UANTO ASSURDA\, COME È STATO PER TUTTI I CONDANNATI PER GENOVA 2001
\n< p>CATTURATO IN FRANCIA NELL’AGOSTO 2019 DOPO DIECI ANNI DI PROCESSI E QUAS I ALTRETTANTI DI LATITANZA\nVINCENZO SI TROVA ATTUALMENTE LIBERO GR AZIE ALLA MOBILITAZIONE SOLIDALE CRESCIUTA IN FRANCIA AL MOMENTO DEL SUO A RRESTO
\nDOPO ALCUNE SENTENZE POSITIVE DEI TRIBUNALI FRANCESI\, CHE HANNO RIGETTATO IL REATO DI DEVASTAZIONE E SACCHEGGIO UTILIZZATO DAI GIUDI CI ITALIANI\, UNA SENTENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA RISCHIA ORA DI RIBALTARE LA DECISIONE FRANCESE DI NON ESTRADARE VINCENZO
\nPER QUE STO LA SUA LIBERTÀ È DI NUOVO IN PERICOLO E I COMITATI DI SOLIDARIETÀ SON O TORNATI PER LE STRADE
\nIL PROSSIMO 11 OTTOBRE LA CORTE DI CASSAZI ONE DI PARIGI PRENDERÀ UNA DECISIONE CHE POTREBBE ESSERE QUELLA DEFINITIVA
\nCOME FAMILIARI\, AMICI E COMPAGNI DI VINCENZO INVITIAMO CHIUNQUE POSSA E VOGLIA FARLO A MOBILITARSI ANCHE IN ITALIA
\nDAL PRO SSIMO 1º OTTOBRE
\nIN OGNI MANIERA\, ANCHE SOLO CON UN PRES
IDIO\, UN VOLANTINAGGIO\, UNO STRISCIONE\, UN DISEGNO O UNA SCRITTA SU UN
MURO
\n(se puoi\, comunicaci quanto hai intenzione di fare e\, se pos
sibile\, inviaci immagini da condividere con i comitati francesi\, a quest
o contatto: info@sosteniamovincenzo.org)
IN VISTA DI UN CORTEO A MILANO SABATO 8 OTTOBRE< br />\nORE 15\,00 P.ta GENOVA
\nPER SOSTENERE CHE LE RAGIONI DI CHI ALLORA SCESE PER LE STRADE DI GENOVA SONO OGGI ANCORA PI Ù GIUSTE ED URGENTI
\nPER RIBADIRE CHE I GOVERNANTI NON VANNO LASCIA TI TRANQUILLI MENTRE DEVASTANO E SACCHEGGIANO IL PIANETA SU CUI VIVIAMO
\nPER PROTESTARE CONTRO UNA GIUSTIZIA EUROPEA OSTAGGIO DEGLI INTERESSI COMMERCIALI E MILITARI
\nPER RICORDARE CHE IL CARCERE NON È UNA SOL UZIONE MA UN PROBLEMA
\nNESSUNA ESTRADIZIONE\, NESSUNA PRIGI
ONE!
\nVINCENZO LIBERO\, LIBERI/E TUTTI/E!<
/p>\n
Assemblea di sostegno a Vincenzo\, 18 settembre\, Milano (prossimi appuntamenti: www.sosteniamovincenzo.org)
\n X-TAGS;LANGUAGE=it-IT:carcere\,Genova 2001\,mobilitazioni\,presidio\,repres sione\,solidarietà\,vincenzo X-INSTANT-EVENT:1 END:VEVENT BEGIN:VEVENT UID:ai1ec-3625@www.autistici.org/mezzoradaria DTSTAMP:20240329T112124Z CATEGORIES;LANGUAGE=it-IT:presidi CONTACT: DESCRIPTION: DTSTART;TZID=Europe/Rome:20221015T150000 LOCATION:Casa Circondariale @ Via Spalto S. Marco 20\, Brescia SEQUENCE:0 SUMMARY:Brescia: presidio sotto il carcere URL:https://www.autistici.org/mezzoradaria/evento/brescia-presidio-sotto-il -carcere/ X-COST-TYPE:free X-WP-IMAGES-URL:thumbnail\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-conten t/uploads/2019/02/IA-drooker-web-300x300.jpg\;300\;300\;1\,medium\;https:/ /www.autistici.org/mezzoradaria/wp-content/uploads/2019/02/IA-drooker-web- 499x660.jpg\;499\;660\;1\,large\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp -content/uploads/2019/02/IA-drooker-web-1452x1920.jpg\;618\;817\;1\,full\; https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-content/uploads/2019/02/IA-drook er-web.jpg\;1500\;1983\; X-ALT-DESC;FMTTYPE=text/html:\\n\\n\\nContro il carcere e la società che lo rende necessario
\nIl 5 maggio 2022 il compagno anarchico Alfredo Cospito è st ato trasferito nel carcere di Bancali in Sardegna e rinchiuso nel regime d i 41 bis. Il 6 luglio la Cassazione ha condannato nel processo “Scripta ma nent” Anna\, Alfredo e Nicola per il reato di associazione sovversiva con finalità di terrorismo (articolo 270-bis c.p.). Inoltre\, la Corte ha acco lto la richiesta di riqualificare l’accusa verso Alfredo e Anna\, dal reat o di strage semplice al reato di strage politica (articolo 285 c.p.) – che prevede come pena l’ergastolo – in relazione ad un attentato esplosivo al la scuola allievi carabinieri di Fossano che ha provocato danni materiali alla struttura\, senza conseguenze lesive.
\nSempre a luglio Juan So rroche\, un altro compagno anarchico\, è stato condannato in primo grado a 28 anni di reclusione per il reato di attentato con finalità di terrorism o (articolo 280 c.p.) per due ordigni\, di cui uno inesploso\, che dannegg iarono il portone della sede della Lega Nord di Villorba (TV) nell’estate 2018.
\nQueste sentenze segnano un punto di svolta importante nella repressione da parte dello Stato italiano\, non solo nei confronti del mov imento anarchico\, ma più in generale verso chiunque provi a lottare e a r ibellarsi. Non è un caso che questo inasprirsi delle condanne e delle cond izioni detentive per i prigionieri anarchici e le prigioniere anarchiche a rrivi in un periodo di forte repressione che colpisce tutte le soggettivit à e gruppi che incrinano la pacificazione sociale perseguita dallo Stato.< /p>\n
Nello stato di emergenza perenne che ormai è diventato normalità\, qualsiasi protesta verso le imposizioni dello Stato è marchiata come mina ccia verso la società intera\; se poi dalla protesta si passa all’azione c oncreta\, l’accusa verso chi agisce deve essere esemplare. Ne sono un esem pio i diversi tentativi di contestazione di reati associativi susseguitisi negli ultimi anni\, ad esempio contro la lotta NO TAV\, contro la presenz a militare in Sardegna e più di recente contro i sindacati di base impegna ti nella lotta dei lavoratori nel settore della logistica.
\nL’inasp rirsi delle pene è rivolto verso tutte quelle azioni che mettono in crisi la pacificazione funzionale a Stato e capitale. Basti pensare alla riesuma zione del reato di devastazione e saccheggio (che prevede fino a 15 anni d i reclusione) nell’ambito di cortei\, a carico degli ultras e dei reclusi/ e in carceri o CPR. Oppure pensiamo all’aggravamento della pena prevista p er il reato di “blocco stradale” (pratica da sempre appartenente ai più sv ariati ambiti di lotta) che oggi prevede sino a 12 anni di reclusione.
\nSotto attacco non ci sono solo le azioni\, ma anche le idee. Diversi\ , ad esempio\, sono i musicisti che di recente si sono trovati accusati di istigazione a delinquere e vilipendio\, semplicemente per il contenuto de i loro testi inneggianti all’ostilità contro le forze dell’ordine\, i mili tari o le autorità più in generale. In ambito anarchico invece\, sempre pi ù spesso\, il reato di istigazione a delinquere viene affiancato dall’aggr avante di terrorismo ed utilizzato per costruire ipotesi associative. Si p ensi alle pubblicazioni messe sotto accusa per aver sostenuto la necessità della violenza rivoluzionaria e per aver dato voce al contributo alla lot ta che Alfredo non ha mai smesso di portare\, anche da dietro le sbarre de lle sezioni di alta sicurezza. Proprio per questo motivo si è visto trasfe rire a maggio 2022 in 41-bis a Bancali\, regime che prevede il blocco pres soché totale della corrispondenza.
\nEvidentemente le idee di Alfred o sono scomode perché\, coerentemente all’azione che nel 2012 lo ha portat o in carcere – la gambizzazione dell’amministratore delegato di Ansaldo Nu cleare – spiegano con semplicità lo slancio etico che sta dietro all’agire . Questa azione riconosce chiaramente come dietro allo sfruttamento della terra e dei popoli\, non ci sono solo dei nomi di multinazionali o di soci età per azioni ma uomini e donne che ogni giorno prendono decisioni che re ndono l’esistenza sempre più invivibile alla maggior parte della popolazio ne mondiale.
\nIn una società neoliberale come quella in cui viviamo è sempre più evidente che le condizioni di salute e benessere sono garant ite a una ristretta fascia di popolazione\, mentre per la restante parte l o sfruttamento lavorativo\, l’insicurezza abitativa e relazionale\, il mal essere fisico e psicologico sono la quotidianità. In questo contesto il ca rcere si configura come un “ghetto sociale” in cui vengono rinchiuse le pe rsone che per scelta\, o semplicemente per necessità\, si trovano a non ri spettare le leggi dello Stato e che non posseggono le risorse economiche p er pagarsi una difesa né tanto meno la copertura delle istituzioni concess a a chi ricopre posizioni di potere. É interessante notare come più della metà delle persone recluse abbia una condanna per reati legati alla legge sugli stupefacenti o contro la proprietà (furto\, rapina)\, che il 15% dei carcerati sia classificato come tossicodipendente e che oltre il 30% non abbia la cittadinanza italiana. La funzione riabilitativa del carcere rima ne una dichiarazione della propaganda di Stato per rendere più accettabile una situazione che di riabilitativo non ha nulla. Come può essere riabili tativo un luogo dove si vive in 3 metri quadrati di cella\, dove l’assiste nza medica è garantita solo quando si tratta di psicofarmaci\, dove si muo re per mancanza di cure adeguate e per suicidio (67 i suicidi da inizio 20 22)?
\nSe dentro come fuori dalle carceri le condizioni degli oppres si e delle oppresse sono sempre peggiori\, è chiaro come per lo Stato dive nti fondamentale recidere ogni potenziale legame di solidarietà. Lo vediam o nel nostro quotidiano dove\, da anni\, qualsiasi dimensione collettiva o comunitaria viene continuamente posta sotto attacco. Dalla precarietà e d al ricatto che caratterizzano ogni condizione lavorativa\, passando al mas sivo ricorso della tecnologia per mediare ogni forma di comunicazione e sc ambio\, alla soppressione pressoché totale di spazi fisici di aggregazione che non rispondono alla logica del profitto\, sino alla puntuale costruzi one di “nemici pubblici” contro cui\, ci vien detto\, ogni strumento repre ssivo è lecito.
\nL’emarginazione dell’individuo passa dunque anche
dal carcere\, strumento per eccellenza finalizzato ad annichilire l’indivi
duo attraverso l’isolamento dalla sua comunità di riferimento (che sia que
lla affettiva\, politica o altra). Al suo interno\, nel corso degli anni\,
sono nati circuiti pensati per determinati reati\, come quelli di Alta Si
curezza (AS)\, e il regime di carcere duro del 41bis. Quest’ultimo è stato
istituito sulla scia della cosiddetta lotta alla mafia e sull’onda emotiv
a della strage di Capaci. Il clima di paura e il mostro da annientare sono
stati la cornice che ha reso questo strumento socialmente accettabile. Is
olamento totale per anni\, discrezionalità totale e possibilità di rinnova
re continuamente questo stato detentivo\, limitazione nel tenere beni pers
onali (come la foto di un proprio caro) in cella\, divieto di ricevere lib
ri dall’esterno\, censura della posta e così via. Queste sono solo alcune
delle condizioni imposte per legge ai prigionieri e alle prigioniere in 41
bis\, ma ad esse si aggiungono quelle “discrezionali”: schermatura delle
finestre con pannelli di plexiglas\, sezioni poste sotto terra come quella
del carcere di Bancali\, primi due anni in totale isolamento. L’obiettivo
del regime è duplice: da un lato indurre il prigioniero a denunciare altr
e persone\, a “collaborare” per riguadagnare un po’ di vivibilità purché s
i getti nelle segrete medievali qualcun altro.
\nDall’altro\, isolare
in modo totale l’individuo\, spezzare ogni legame sociale sia dentro che
fuori le mura\, renderlo disumano e annientarlo.
Come sempre\, l’a
pplicazione di nuovi e più gravosi strumenti repressivi riguarda inizialme
nte chi già rientra nella classificazione di “nemico pubblico” e poi\, una
volta passati nell’assetto legislativo e nell’immaginario sociale\, viene
estesa anche ad altri. E così il 41 bis è stato esteso nel 2005 ai prigio
nieri/e politici delle BR-PCC Morandi\, Mezzasalma\, Lioce e Blefari\, que
st’ultima uccisa proprio dalle pesanti condizioni di questo regime. Ora\,
come dimostra il caso di Alfredo\,
\ntocca agli anarchici. E domani c
hissà.
Un altro tassello dell’annientamento del singolo e della su
a possibilità di essere parte di una comunità umana è l’ergastolo ostativo
\, strumento con cui lo Stato condanna l’individuo a un fine pena mai\, se
nza se e senza ma. Tra i tanti ergastolani\, ricordiamo Mario Trudu\, mort
o di carcere in Sardegna dopo una vita rinchiusa tra le sbarre. A chi è so
ttoposto all’ergastolo
\nostativo sono negati tutti i benefici\, in n
ome di una valutazione sulla “pericolosità” del soggetto basata sul rifiut
o di collaborare con lo Stato\, su legami veri o presunti con la criminali
tà organizzata o con la lotta politica\, o sulla mancata partecipazione al
l’opera “rieducativa”.
\nL’isolamento\, tuttavia\, si configura anche
quando non vengono applicati strumenti particolarmente afflittivi di cui
abbiamo parlato\; ci riferiamo ad esempio all’utilizzo di strumenti puniti
vi interni al carcere\, quali l’applicazione del regime 14 bis\, o le svar
iate condizioni di isolamento de facto.
L’ultimo tassello che vogl iamo aggiungere è quello della distanza fisica. La scelta attuata con il p iano carceri del 2009 di costruire le 4 nuove strutture detentive in Sarde gna (Bancali\, Uta\, Massama\, Nuchis)\, così come di trasferirvi numerosi prigionieri nelle sezioni speciali provenienti prevalentemente dal Sud It alia e infine il trasferimento di Alfredo\, si inscrivono nel processo di atomizzazione di cui stiamo parlando. L’isolamento dei detenuti diventa an cora più ampio perché di mezzo c’è il mare che allunga le distanze con la propria comunità.
\nLa storia della Sardegna\, oltre a essere storia
di conquista e colonizzazione\, è anche storia di carcerazione. L’introdu
zione del carcere avviene nel XVIII secolo con l’avvio della cosiddetta mo
dernità\, la sua affermazione passa attraverso la definizione del banditis
mo come piaga sociale ed endemica della Sardegna.
\nCon il Regno d’It
alia la Sardegna diviene il luogo in cui chiudere “gli irregolari”\, cioè
tutti coloro che non accettano le leggi del nuovo Stato o che\, ridotti in
miseria\, cercano fuori dalla legge spazi di sopravvivenza.
\nAncora
\, con la ristrutturazione del sistema penitenziario degli anni ‘70 del No
vecento\, essa diventa il luogo di detenzione e tortura prima per i detenu
ti accusati di reati di mafia poi per i prigionieri politici e ribelli. Co
n l’istituzione delle “carceri speciali”\, ben due delle prime cinque stru
tture individuate a tal fine si trovano sull’isola.
D’altronde l’e spandersi e l’evolversi del sistema carcerario sardo è da sempre legato a doppio filo con i momenti chiave della sua colonizzazione da parte dello S tato. Si pensi alla strenua opposizione contro l’esportazione della propri età privata da parte dei sabaudi nei primi dell’800\, al susseguirsi degli scioperi dei minatori nei primi del Novecento\, passando alle lotte contr o l’imposizione delle industrie petrolchimiche nel secolo scorso\, oppure contro le servitù militari.
\nL’ultima pagina di questa politica è s
tata\, come già accennato\, il Piano Carceri del 2009 che oltre ad aumenta
re notevolmente la capacità detentiva dell’isola\, per la prima volta ha p
redisposto la costruzione di un carcere appositamente progettato per l’app
licazione del 41 bis: Bancali.
\nIn totale ad oggi ci sono 10 struttu
re detentive di cui 5 carceri speciali\; 3 differenti 41 bis sparsi nel te
rritorio e un quarto in costruzione.
Perché abbiamo sentito la nec essità di scrivere tutto questo in vista della manifestazione di fine otto bre in solidarietà ad Alfredo e tutti i prigionieri e le prigioniere? Perc hé pensiamo che oggi più che mai sia necessario inserire la lotta contro i l carcere all’interno della nuova cornice politica e sociale nella quale s tiamo vivendo. Un mondo dove il controllo è sempre più pervasivo e dove l’ isolamento del prigioniero è speculare all’isolamento di ogni individuo. G li strumenti messi in campo sono molteplici\, ma l’obiettivo sembra comune : distruggere la dimensione comunitaria dell’individuo\, annichilire ogni possibilità di deviazione rispetto all’ordine costituito.
\nA chi qu ell’ordine costituito ha messo in discussione nelle parole e nei fatti va tutta la nostra solidarietà. Con chi lotta con ogni mezzo necessario contr o la disumanizzazione dell’individuo saremo al fianco.
\nPer Anna\, Alfredo\, Juan e tutte le prigioniere e i prigionieri che lottano saremo in strada il 29 Ottobre e oltre.
\nFuori Alf redo dal 41 bis! Chiudere il 41 bis! Liberi tutti\, libere tutte!
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