BEGIN:VCALENDAR VERSION:2.0 PRODID:-//mezzoradaria.subsite//NONSGML kigkonsult.se iCalcreator 2.20// CALSCALE:GREGORIAN METHOD:PUBLISH X-FROM-URL:https://www.autistici.org/mezzoradaria X-WR-TIMEZONE:Europe/Rome BEGIN:VTIMEZONE TZID:Europe/Rome X-LIC-LOCATION:Europe/Rome BEGIN:STANDARD DTSTART:20231029T030000 TZOFFSETFROM:+0200 TZOFFSETTO:+0100 RDATE:20241027T030000 TZNAME:CET END:STANDARD BEGIN:DAYLIGHT DTSTART:20240331T020000 TZOFFSETFROM:+0100 TZOFFSETTO:+0200 TZNAME:CEST END:DAYLIGHT END:VTIMEZONE BEGIN:VEVENT UID:ai1ec-3237@www.autistici.org/mezzoradaria DTSTAMP:20240329T051336Z CATEGORIES;LANGUAGE=it-IT:presidi CONTACT: DESCRIPTION: DTSTART;TZID=Europe/Rome:20210602T103000 LOCATION:Stazione Centrale @ Piazza Medaglie d'Oro\, Bologna SEQUENCE:0 SUMMARY:Presidio a Bologna URL:https://www.autistici.org/mezzoradaria/evento/presidio-a-bologna/ X-COST-TYPE:free X-WP-IMAGES-URL:thumbnail\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-conten t/uploads/2019/10/represion-e1508051851534-300x300.jpg\;300\;300\;1\,mediu m\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-content/uploads/2019/10/repre sion-e1508051851534.jpg\;500\;341\; X-ALT-DESC;FMTTYPE=text/html:\\n\\n
\\nLa gestio ne dell’immigrazione: un circuito infame e mortifero
\nL’eccidio che si consuma da anni alle frontiere è frutto dell
e politiche razziste funzionali al capitale saccheggiatore di vite e di ri
sorse. Nessuno mette a fuoco l’unica causa di queste morti: il divieto di
movimento per chi arriva dai paesi da depredare. Quando si vedono bambini
morti sulle spiagge o il numero delle vittime di uno degli ennesimi naufra
gi è troppo grande per voltare la testa dall’altra parte\, allora qualche
turbamento prende le anime belle democratiche e due o tre parole di cordog
lio escono dalle loro bocche\, per un giorno\, due\, poi più nulla. Si pas
sa ad altro e tutto continua come prima. Solo nei primi mesi del 2021 sono
già 700 i morti nel Mediterraneo\, per quanto è dato sapere. Ma chissà qu
anti barconi affondano continuamente senza lasciare traccia. Dal 2013 al 2
020 i morti e i dispersi nel mare davanti casa nostra sono stati quasi 22
mila. Almeno 1.773 emigranti sono morti alle frontiere interne dell’Europa
. Circa 3.174 persone sono morte\, dall’inizio del 2020\, nelle rotte migr
atorie mondiali. Senza una lotta contro le “politiche migratorie” degli st
ati\, le immagini delle morti alle frontiere\, la notizia dei soprusi e de
lle torture nei campi d’internamento fuori o dentro l’Europa\, produrranno
forse qualche senso di colpa\, ma senza atti conseguenti. “Le immagini de
i bambini morti sono inaccettabili” dice Draghi\, ma non sono le immagini
a essere inaccettabili\, è la loro morte che lo è. Come lo sono le morti n
ei Centri per il Rimpatrio\, ultimo infame anello del circuito dell’esclus
ione per gli emigranti sgraditi. Al CPR di Torino è morto un ragazzo di 23
anni\, Musa Balde\, che dopo aver subito un meschino pestaggio a Ventimig
lia da parte di tre italiani è stato incredibilmente rinchiuso in un CPR i
nvece di essere soccorso e protetto. Là ha trovato altri aguzzini? I pesta
ggi da parte della polizia all’interno di quei centri non sono certo un ev
ento raro\, prova ne sia l’ultimo nel tempo avvenuto il 25 maggio a Corell
i. Oltre a essere rinchiusi senza neppure aver commesso reati\, in spazi l
isci come le più inquietanti celle di isolamento in carcere\, ricevendo ci
bo avariato e nessuna assistenza né sanitaria né legale\, quando si “perme
ttono” di protestare ciò che li aspetta sono bastonate\, arresti e deporta
zioni. Dalla prima legge Martelli del 1990 in materia di rifugiati e profu
ghi\, fino ad arrivare all’ultimo pacchetto sicurezza Lamorgese del 2020\,
passando per la Turco-Napolitano del 1998 che istituì i centri di reclusi
one per i senza documenti e la Bossi-Fini con le sue spietate modifiche\,
la “questione migratoria” è sempre stata affrontata come un problema di or
dine pubblico ed economico. Il meccanismo fondamentale di controllo dell’i
mmigrazione rimane la politica dei flussi. Le ricadute per il sistema sono
evidenti: se si agisce una spietata repressione contro gli immigrati li s
i tiene sedati e ricattati\, uniti potrebbero creare sconvolgimenti diffic
ilmente gestibili\, e diventerebbe più semplice far accettare norme restri
ttive della libertà anche per tutti gli altri. Il razzismo è insito nella
pretesa di offrire accoglienza\, quando non esiste per queste persone la l
ibertà di muoversi. Decretando quali individui possano e quali no raggiung
ere una qualunque parte del mondo\, si aprono campi vastissimi per guadagn
are soldi e potere sulla pelle degli indesiderati. Gli emigrati sgraditi d
iventano una risorsa da mettere a profitto per trafficanti di varia specie
. Da chi gestisce centri ipocritamente definiti d’accoglienza\, lager da c
ui non si può uscire o luoghi in cui attendere improbabili documenti liber
atori\, da chi fornisce servizi per cibo e vestiario\, sempre di pessima q
ualità\, a chi si ricava uno stipendio come controllore\, mediatore o qual
unque figura possa impersonare per ritagliarsi una propria quota di profit
to nella divisione della torta.
\nUn colossale affare che gareggia co
n altri considerati deprecabili\, quelli d’armi e droga.
In solida
rietà con i reclusi e i rivoltosi dei CPR\, contro i Lager di Stato
\nInvitiamo al Presidio che si terrà il 5 giugno dalle 17 al CPR di Milano
in via Corelli
Punto di Rottura
\nFb: Punto di Rottura-Contr
o i CPR\; mail: puntodirottura@riseup.net
CI SONO MORTI CHE PER LO STATO PESANO COME PI UME
\nDa poco più di un anno dalla strage del carcere di Sa
nt’Anna il tribunale di Modena sarà chiamato a decidere sulla interruzione
delle indagini inerenti le cause di morte di ben otto sulle nove vittime
di quella terribile giornata.
\nL’archiviazione è stata richiesta all
a procura\, proprio nel marzo appena trascorso\, nonostante numerose incon
gruenze tra gli elementi di interrogazione.
Quando vuole\, la Gius
tizia italiana si rivela alquanto celere nonché senza vergogna nel permett
ersi di dichiarare che ad essa\, nonché agli addetti penitenziari che la r
appresentano\, “non si può addebitare alcuna responsabilità …”
\nCome già per i continui casi di suicidio nelle carceri\, ora persino
rispetto ad una strage di tale portata\, l’unica cosa che possono\, eviden
temente\, gli organi di Giustizia statale\, è l’arroganrsi di svincolarsi
dalla realtà del proprio coinvolgimento sulle sorti di chi reprime.
\nPare valga più la conservazione di una pena inflitta che la sopravvivenz
a di un detenuto.
LUNEDì 7 GIUGNO ALLE H. 11\, PRESIDIO CO
NTRO L’ARCHIVIAZIONE
\nin Corso Canalgrande presso i
l Tribunale di Modena
Comitato di Verità e Giusti zia per i Morti del Sant’Anna
\n\n
\n
\n
PRESIDIO IN SOLIDARIETA’ CON
I DETENUTI ANARCHICI
\nSOTTO IL CARCERE DI TERNI
\nSABATO 2 OTTOBRE 2021
Tra le mura d
ella sezione AS2 del carcere di Terni si trovano Juan e Alfredo\, due comp
agni anarchici imprigionati dallo Stato\, uno dal 2019\, l’altro da divers
i anni. Entrambi sono accusati di strage (accusa che può prevedere la pena
dell’ergastolo)\, un’accusa che si rivela ancora più infamante mentre sen
za tanti scrupoli nelle galere di tutta la penisola l’apparato statale ha
mostrato il pugno duro rivelando la sua vera natura stragista. Non occorre
andare indietro nel tempo: i morti di Modena\, Rieti\, Bologna\, il massa
cro di Santa Maria Capua Vetere dell’anno scorso\; ma anche i morti nel me
diterraneo\, la gestione militare dell’Epidemia di Covid\, l’imposizione d
el lasciapassare e la vita digitalizzata sono alcune delle manifestazioni
del dominio che ogni giorno aumenta nella direzione di incasellare l’inter
a società in una prigione a cielo aperto. Chi ha trovato e ancora trova il
coraggio di affrontarlo a testa alta\, con le parole e con l’azione\, è f
atto prigioniero\, zittito o addirittura ucciso.
\nDopo le pesanti co
ndanne dell’operazione Scripta Mantent e dell’operazione Panico\, anche le
richieste per l’operazione Prometeo vanno dai 17 ai 18 anni. Il 2 ottobre
a Treviso riprenderà il processo a Juan\, accusato di aver posizionato du
e ordigni\, di cui uno inesploso\, presso la sede della Lega di Villorba n
ell’agosto del 2018\, e tra non molto seguirà la sentenza.
Il nemico è chiaro\, il carcere è strutturalmente violento perché violent a è la natura dello Stato. Attaccarlo rimane l’unica poss ibilità per riconquistare qualche pezzo di libertà e aprire squarci per un a vita diversa.
\nLa solidarietà è la nostra arma.< /strong>
\n X-TAGS;LANGUAGE=it-IT:carcere\,presidio\,repressione\,solidarietà\,Terni X-INSTANT-EVENT:1 END:VEVENT BEGIN:VEVENT UID:ai1ec-3355@www.autistici.org/mezzoradaria DTSTAMP:20240329T051336Z CATEGORIES;LANGUAGE=it-IT:presidi CONTACT: DESCRIPTION:VIA SPALATO DOPO UN ANNO E MEZZO…\nDopo un anno e mezzo di conf inamento\, coprifuoco\, violenze di Stato\, vaccinazioni coatte e indotte da propaganda\, minacce e discriminazioni realizzate… dopo un anno e mezzo durante il quale il tecno-controllo sociale si è perfezionato spietatamen te\, ora che anche le nostre città assomigliano sempre più a galere a ciel o aperto\, con le loro sezioni differenziate in base al censo… il carcere \nrimane il paradigma della società penale\, la massima deterrenza\, la pi etra angolare di tutto l’edificio. Anche dopo i massacri di Santa Maria Ca pua Vetere\, sul proprio fondamento penale lo Stato\nnon discuterà mai.\nP erciò ritorniamo in via Spalato per riprendere il contatto e il dialogo co n i detenuti\, per capire qual è la loro condizione di vita in questi ulti mi mesi\, per capire in che condizione si trova l’area sanitaria\, il cui degrado cronico è stato pubblicamente denunciato dai detenuti stessi. Rito rniamo per ricordare Ziad\, il giovane morto in via Spalato il 15 marzo 20 20 a causa della malasanità e della psichiatrizzazione forzata praticata i n quel carcere.\nPer continuare la lotta e sostenere che si ribella a tutt o ciò!\nSABATO 2 OTTOBRE 2021\ndalle h 15.00 alle 17.00\nvia Ragusa angolo via Zara (laterale di via Cividale) – UDINE\nPresidio solidale con i dete nuti di via Spalato\nAssemblea permanente contro il carcere e la repressio ne FVG DTSTART;TZID=Europe/Rome:20211002T150000 DTEND;TZID=Europe/Rome:20211002T170000 LOCATION:Casa Circondariale @ via Ragusa angolo via Zara (laterale di via C ividale) – UDINE SEQUENCE:0 SUMMARY:Presidio sotto il carcere di Udine URL:https://www.autistici.org/mezzoradaria/evento/presidio-sotto-il-carcere -di-udine/ X-COST-TYPE:free X-WP-IMAGES-URL:thumbnail\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-conten t/uploads/2020/05/Bindweed_plant_breaking_through_asphalt_8_-_P1030678-300 x300.jpg\;300\;300\;1\,medium\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-c ontent/uploads/2020/05/Bindweed_plant_breaking_through_asphalt_8_-_P103067 8-660x495.jpg\;660\;495\;1\,large\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/ wp-content/uploads/2020/05/Bindweed_plant_breaking_through_asphalt_8_-_P10 30678-1920x1440.jpg\;618\;464\;1\,full\;https://www.autistici.org/mezzorad aria/wp-content/uploads/2020/05/Bindweed_plant_breaking_through_asphalt_8_ -_P1030678.jpg\;4608\;3456\; X-ALT-DESC;FMTTYPE=text/html:\\n\\n\\nVIA SPALATO DOPO UN ANNO E MEZZO…
\nDopo un anno e mezzo di confinamento\, coprifuoco\, violenze di
Stato\, vaccinazioni coatte e indotte da propaganda\, minacce e discrimina
zioni realizzate… dopo un anno e mezzo durante il quale il tecno-controllo
sociale si è perfezionato spietatamente\, ora che anche le nostre città a
ssomigliano sempre più a galere a cielo aperto\, con le loro sezioni diffe
renziate in base al censo… il carcere
\nrimane il paradigma della soc
ietà penale\, la massima deterrenza\, la pietra angolare di tutto l’edific
io. Anche dopo i massacri di Santa Maria Capua Vetere\, sul proprio fondam
ento penale lo Stato
\nnon discuterà mai.
Perciò ritorniamo i n via Spalato per riprendere il contatto e il dialogo con i detenuti\, per capire qual è la loro condizione di vita in questi ultimi mesi\, per capi re in che condizione si trova l’area sanitaria\, il cui degrado cronico è stato pubblicamente denunciato dai detenuti stessi. Ritorniamo per ricorda re Ziad\, il giovane morto in via Spalato il 15 marzo 2020 a causa della m alasanità e della psichiatrizzazione forzata praticata in quel carcere.
\nPer continuare la lotta e sostenere che si ribella a tutto ciò!
\nSABATO 2 OTTOBRE 2021
\ndalle h 15.00 all
e 17.00
\nvia Ragusa angolo via Zara (laterale di via Civida
le) – UDINE
Presidio solidale con i detenuti di via Spalat o
\nAssemblea permanente contro il carcere e la repressione FVG
\n X-TAGS;LANGUAGE=it-IT:carcere\,presidio\,solidarietà\,Udine END:VEVENT BEGIN:VEVENT UID:ai1ec-3373@www.autistici.org/mezzoradaria DTSTAMP:20240329T051336Z CATEGORIES;LANGUAGE=it-IT:presidi CONTACT: DESCRIPTION:I Centri di Permanenza per il Rimpatrio sono prigioni in cui ve ngono recluse le persone senza i giusti documenti: il loro scopo è quello di isolare e rimpatriare chi viene rinchiuso lì dentro. Queste strutture s ono uno degli elementi delle politiche di controllo della popolazione migr ante in mano allo Stato. Da anni però c’è chi lotta contro questi Centri\, da dentro e da fuori quelle mura. L’operazione Scintilla del febbraio del 2019\, legata allo sgombero dell’Asilo occupato a Torino\, va a colpire c ompagne e compagni che hanno lottato contro il sistema di detenzione ammin istrativa per persone senza documenti. Il 7 Ottobre inizierà il processo e per questo ci sarà un PRESIDIO a partire dalle ore 10:30 al Tribunale in via Giovanni Falcone\, per portare solidarietà a chi ha deciso di combatte re contro ogni gabbia. Ma soprattutto le persone recluse hanno dimostrato che questi lager si possono chiudere con il fuoco delle rivolte\, come è a ccaduto il 10 settembre quando\, a seguito di una rivolta dentro il Cpr di Corso Brunelleschi\, una delle aree del centro è stata resa completamente inagibile.\nPRESIDIO\nsotto le mura del CPR\nSabato 9 Ottobre\nalle ore 1 6\nin Corso Brunelleschi\nangolo via Monginevro Torino\nsempre solidali e complici di chi lotta per la libertà DTSTART;TZID=Europe/Rome:20211009T160000 LOCATION:Centro di Permanenza per i Rimpatri @ Corso Brunelleschi angolo vi a Monginevro - Torino SEQUENCE:0 SUMMARY:Torino: presidio al CPR di Corso Brunelleschi URL:https://www.autistici.org/mezzoradaria/evento/torino-presidio-al-cpr-di -corso-brunelleschi/ X-COST-TYPE:free X-WP-IMAGES-URL:thumbnail\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-conten t/uploads/2016/07/9677986925_f11ef40e1c_o-300x300.jpg\;300\;300\;1\,medium \;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-content/uploads/2016/07/967798 6925_f11ef40e1c_o-660x440.jpg\;660\;440\;1\,large\;https://www.autistici.o rg/mezzoradaria/wp-content/uploads/2016/07/9677986925_f11ef40e1c_o-1920x12 80.jpg\;618\;412\;1\,full\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-conte nt/uploads/2016/07/9677986925_f11ef40e1c_o.jpg\;2048\;1365\; X-ALT-DESC;FMTTYPE=text/html:\\n\\n\\nI Centri di Per manenza per il Rimpatrio sono prigioni in cui vengono recluse le persone s enza i giusti documenti: il loro scopo è quello di isolare e rimpatriare c hi viene rinchiuso lì dentro. Queste strutture sono uno degli elementi del le politiche di controllo della popolazione migrante in mano allo Stato. D a anni però c’è chi lotta contro questi Centri\, da dentro e da fuori quel le mura. L’operazione Scintilla del febbraio del 2019\, legata allo sgombe ro dell’Asilo occupato a Torino\, va a colpire compagne e compagni che han no lottato contro il sistema di detenzione amministrativa per persone senz a documenti. Il 7 Ottobre inizierà il processo e per ques to ci sarà un PRESIDIO a partire dalle ore 10:30 al Tribunale in via Giovanni Falcone\, per portare solidarietà a chi ha de ciso di combattere contro ogni gabbia. Ma soprattutto le persone recluse hanno dimostrato che questi lager si possono chiudere con il fuoco delle rivolte\, come è accaduto il 10 settembre quando\, a seguito di una rivolta dentro il Cpr di Corso Brunelleschi\, una delle aree del centro è stata resa completamente inagibile.
\nPRESIDIO
\nsotto le mura del CPR
Sabato 9 Ottobr
e
\nalle ore 16
\nin Corso Bru
nelleschi
\nangolo via Monginevro Torino
sempre solidali e complici di chi lotta per la libertà
\n X-TAGS;LANGUAGE=it-IT:cpr\,frontiere\,migranti\,presidio\,solidarietà\,tori no X-INSTANT-EVENT:1 END:VEVENT BEGIN:VEVENT UID:ai1ec-3378@www.autistici.org/mezzoradaria DTSTAMP:20240329T051336Z CATEGORIES;LANGUAGE=it-IT:presidi CONTACT: DESCRIPTION:Nel carcere Lorusso e Cotugno i detenuti sono stipati in spazi ristretti e fatiscenti invasi di blatte\, topi e muffe. Le emergenze sanit arie vengono trascurate e non è raro che reclusi muoiano o le loro condizi oni di salute si aggravino per mancate cure.\nMolte sono state le proteste dei detenuti e delle detenute durante questo anno.\nTorniamo fuori dal ca rcere per portare loro solidarietà e sostenere le loro lotte. DTSTART;TZID=Europe/Rome:20211024T160000 LOCATION:Casa Circondariale Lorusso e Cutugno @ Via Maria Adelaide Aglietta \, 35\, Torino TO SEQUENCE:0 SUMMARY:Torino: presidio in solidarietà alle prigioniere-i delle Vallette URL:https://www.autistici.org/mezzoradaria/evento/torino-presidio-in-solida rieta-alle-prigioniere-i-delle-vallette/ X-COST-TYPE:free X-WP-IMAGES-URL:thumbnail\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-conten t/uploads/2021/01/878355899_b10a060889_o-300x300.jpg\;300\;300\;1\,medium\ ;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-content/uploads/2021/01/8783558 99_b10a060889_o-660x439.jpg\;660\;439\;1\,large\;https://www.autistici.org /mezzoradaria/wp-content/uploads/2021/01/878355899_b10a060889_o.jpg\;618\; 411\;\,full\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-content/uploads/202 1/01/878355899_b10a060889_o.jpg\;1869\;1244\; X-ALT-DESC;FMTTYPE=text/html:\\n\\n\\nNel carc ere Lorusso e Cotugno i detenuti sono stipati in spazi ristretti e fatisce nti invasi di blatte\, topi e muffe. Le emergenze sanitarie vengono trascu rate e non è raro che reclusi muoiano o le loro condizioni di salute si ag gravino per mancate cure.
\nMolte sono state le proteste dei detenuti e delle detenute durante questo anno.
\nT orniamo fuori dal carcere per portare loro solidarietà e sostenere le loro lotte.
\n X-TAGS;LANGUAGE=it-IT:carcere\,presidio\,solidarietà\,torino X-INSTANT-EVENT:1 END:VEVENT BEGIN:VEVENT UID:ai1ec-3462@www.autistici.org/mezzoradaria DTSTAMP:20240329T051336Z CATEGORIES;LANGUAGE=it-IT:presidi CONTACT: DESCRIPTION:PDF Lo stato d emergenza genera stragi a cominciare dalle carce ri\n PDF 8 marzo 2020. Voci da dentro DTSTART;TZID=Europe/Rome:20220306T150000 SEQUENCE:0 SUMMARY:Roma. Presidio a Rebibbia: Lo stato d’emergenza genera stragi a com inciare dalle carceri URL:https://www.autistici.org/mezzoradaria/evento/roma-presidio-a-rebibbia- lo-stato-demergenza-genera-stragi-a-cominciare-dalle-carceri/ X-COST-TYPE:free X-WP-IMAGES-URL:thumbnail\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-conten t/uploads/2020/08/rebibbia-1-670x391-1-300x300.jpg\;300\;300\;1\,medium\;h ttps://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-content/uploads/2020/08/rebibbia- 1-670x391-1-660x385.jpg\;660\;385\;1\,large\;https://www.autistici.org/mez zoradaria/wp-content/uploads/2020/08/rebibbia-1-670x391-1.jpg\;618\;361\;\ ,full\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-content/uploads/2020/08/r ebibbia-1-670x391-1.jpg\;670\;391\; X-ALT-DESC;FMTTYPE=text/html:\\n\\n\\nPDF Lo stato d emergenza genera stragi a cominci are dalle carceri
\nPDF 8 marzo 2020. Voci da dentro
\n< /BODY> X-TAGS;LANGUAGE=it-IT:anticarcerario\,carcere\,femminile\,presidio\,Rebibbi a\,Roma\,solidarietà X-INSTANT-EVENT:1 END:VEVENT BEGIN:VEVENT UID:ai1ec-3483@www.autistici.org/mezzoradaria DTSTAMP:20240329T051336Z CATEGORIES;LANGUAGE=it-IT:mobilitazioni\,presidi CONTACT: DESCRIPTION: DTSTART;TZID=Europe/Rome:20220320T150000 LOCATION:Casa di Reclusione di Saluzzo 'Rodolfo Morandi' @ Regione Bronda\, 19/B\, Saluzzo CN SEQUENCE:0 SUMMARY:Saluzzo (CN): presidio sotto le mura del carcere URL:https://www.autistici.org/mezzoradaria/evento/saluzzo-cn-presidio-sotto -le-mura-del-carcere/ X-COST-TYPE:free X-WP-IMAGES-URL:thumbnail\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-conten t/uploads/2020/05/prison-mind-1-300x300.jpg\;300\;300\;1\,medium\;https:// www.autistici.org/mezzoradaria/wp-content/uploads/2020/05/prison-mind-1-66 0x440.jpg\;660\;440\;1\,large\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-c ontent/uploads/2020/05/prison-mind-1.jpg\;618\;412\;\,full\;https://www.au tistici.org/mezzoradaria/wp-content/uploads/2020/05/prison-mind-1.jpg\;750 \;500\; X-ALT-DESC;FMTTYPE=text/html:\\n\\n\\nSEMPRE AL FIANCO DI CHI LOTTA
\nI compagni anarchici Vincenzo e Dayvid sono sta
ti entrambi condannati per il reato di devastazione e saccheggio: il primo
in seguito ai fatti
\ndi Genova 2001\, durante il G8\, che avevano p
ortato alla condanna di 10 compagni e compagne\, il secondo invece per gli
scontri avvenuti a Roma il 15 ottobre 2011.
\nSia Vince che Dayvid a
vevano tuttavia deciso di rendersi irreperibili e di sottrarsi all’arresto
\, preferendo la via della latitanza alle patrie galere. La loro corsa si
è purtroppo conclusa con l’arresto: Vince è stato fermato dopo sette anni
dalla polizia francese in Bretagna\, mentre Dayvid è stato arrestato il 29
giugno scorso ad Atene. In entrambi i casi la cattura è stata resa possib
ile dalla collaborazione tra le diverse polizie europee nel contesto del M
AE\, il mandato d’arresto europeo.
\nIn seguito all’arresto Dayvid è
stato rimpatriato l’8 settembre e si trova attualmente nel carcere di Civ
itavecchia. Vince invece\, a più di vent’anni da Genova 2001\, dopo una lu
nga latitanza\, e a tre anni dal giorno della sua cattura in Francia\, è n
uovamente a forte rischio “estradizione”. Nell’autunno 2020 la Corte di An
ger aveva deciso di non consegnarlo all’Italia\, per l’accusa di “Devastaz
ione e Saccheggio”\, ma lo scorso 14 luglio la Corte di Giustizia Europea
si è espressa a favore della sua consegna alla giustizia italiana\, nonost
ante le incompatibilità tra il particolare e controverso reato di “Devasta
zione e Saccheggio” e il codice penale francese. La decisione definitiva s
petta adesso alla Corte di Cassazione di Parigi convocata per il prossimo
11 ottobre\, ma gli spazi per una decisione contraria si sono notevolmente
ridotti.
\nProponiamo quindi una cena benefit per sostenere Vince e
Dayvid e riferire brevemente alcuni aggiornamenti sulla loro situazione.
p>\n
\n
cena benefit par david “Ciga”
\n
\nore 20 cena Benefit e a s
eguire aggiornamenti e chiacchierate
\npresso L’Arro
tino\, in via Primo Maggio 24c\, Malavedo\, Lecco
< img class='alignnone size-medium wp-image-3599' src='https://www.autistici .org/mezzoradaria/wp-content/uploads/2022/09/Locandina-660x371.jpg' alt='' width='660' height='371' srcset='https://www.autistici.org/mezzoradaria/w p-content/uploads/2022/09/Locandina-660x371.jpg 660w\, https://www.autisti ci.org/mezzoradaria/wp-content/uploads/2022/09/Locandina-768x432.jpg 768w\ , https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-content/uploads/2022/09/Locand ina-1536x864.jpg 1536w\, https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-content /uploads/2022/09/Locandina.jpg 1920w' sizes='(max-width: 660px) 100vw\, 66 0px' />
\nCosa è stata quella giornata? Cosa ha significato per chi l’ha attraver
sata?
\nNe abbiamo parlato tante volte e vogliamo ancora farlo: per n
on dimenticare.
\nCosì come molti e molte di noi non hanno mai diment
icato Genova 2001 perché\, anche allora\, eravamo nel giusto. Si portava p
er le strade una chiave di lettura anticipatrice di ciò che oggi stiamo vi
vendo: devastazioni ambientali e guerre per l’appropriazione di risorse e
per l’occupazione dei punti nevralgici e strategici alle mire geopolitiche
degli Stati e delle potenti multinazionali\; la conseguente fuga di inter
e popolazioni da terre devastate e le condizioni di sfruttamento imposte l
oro dalle politiche degli Stati in cui approdano\, sempre che le loro vite
non siano risucchiate dalla liquidità dei muri che sono costretti ad attr
aversare in condizioni estreme\; l’immiserimento delle condizioni di vita
dei più.
\nCi sono dei giorni in cui la rassegnazione cede il posto a
lla gioiosità di una rabbia collettiva finalmente espressa\, in cui luoghi
\, simboli e responsabilità non sono più avvertiti come lontani e intoccab
ili. In cui non c’è più separazione tra desiderio e azione.
Dopo 11
anni Daiyvid\, ricercato dalle autorità italiane poiché condannato per qu
ella giornata del reato di devastazione e saccheggio\, è stato arrestato a
d Atene lo scorso mese di luglio. Il 19 agosto il tribunale greco ha decis
o a favore dell’applicazione del mandato di arresto europeo (MAE)\, ordina
ndone il rimpatrio.
\nDall’8 settembre si trova rinchiuso dentro il c
arcere di Civitavecchia.
Un altro nome che si aggiunge alla lista
dei “fuggitivi” agguantati per questo infausto reato in giro per l’Europa.
\nCome Vincenzo che è nuovamente a forte rischio “estradizione”\, a
tre anni dal giorno della sua cattura in Francia e a più di venti dalle ma
nifestazioni contro il G8 di Genova 2001 per cui è ricercato.
\nLo sc
orso 14 luglio la Corte di Giustizia Europea si è espressa a favore della
sua consegna\, nonostante le evidenti incompatibilità tra questo particola
re articolo di reato e il codice penale francese. Il prossimo 11 ottobre\,
la Corte di Cassazione di Parigi deciderà sulla sua estradizione ma gli s
pazi per una decisione contraria si sono notevolmente ridotti se non azzer
ati.
Due storie\, quella di Daiyvid e Vincenzo che intrecciano giu stizialismo all’italiana e garantismo all’europea\; se il primo ha armato la repressione verso i manifestanti che a Genova e a Roma protestavano con tro il nuovo Ordine globale\, il secondo disarma ora le difese per garanti re una “serena” collaborazione tra Stati in materia di “estradizione”. Si conferma\, infatti\, come il MAE – introdotto nel 2004 – tenda nella prass i a spianare la strada verso un sistema di riconsegne rapide e frettolose tra paesi alleati\, aggirando ciò che resta delle precedenti tutele in mat eria.
\nSe lo Stato non dimentica è bene che sappia che anche noi no n lo facciamo. Ieri come oggi\, la nostra solidarietà ai compagni colpiti dalla repressione non vacilla ma anzi si rafforza.
\nPortiam o domenica 25 settembre la nostra vicinanza fuori dalle mura del carcere d i Civitavecchia alle ore 11 e facciamola sentire forte e chiara a Daiyvid.
\nCassa di solidarietà La Lima
La notte tra venerdì
16 e sabato 17 settembre muore in carcere a Forlì
\nun ragazzo arrest
ato poche ore prima. Senza fissa dimora
\nrazzializzato (nato in Alba
nia)\, insomma\, uno degli ultimi di questa
\nsocietà infame\, uno ch
e non merita più di due righe su un giornale se
\nviene trovato impic
cato nella cella della Rocca.
A prescindere dalla cronaca\, una mo
rte in carcere è una morte DI
\ncarcere: ricordando che solo negli ul
timi 10 mesi sono state 62 le morti
\nin carcere di cu 7 in Emilia Ro
magna.
\nPer urlare questo alle infami guardie carcerarie e per far s
entire
\nvicinanza ai reclusi\, un gruppetto di nemiche delle galere
ha fatto un
\nsaluto sotto al carcere\, ieri: botti\, cori\, striscio
ni\, urla.
\nPurtroppo nessuna risposta da dentro.
Basta tace re\, basta rassegnazione!
\nPRESIDIO SOTTO AL CARCERE DI FOR
LÌ (ritrovo davanti al maschile\, viale
\ncorridoni)\,
\nPER SPEZZARE
L’ISOLAMENTO CHE LE MURA IMPONGONO
FUOCO ALLE GA LERE! LIBERE TUTTI!
\n\n\n X-TAGS;LANGUAGE=it-IT:carcere\,Forlì\,morti in carcere\,presidio\,solidarie tà X-INSTANT-EVENT:1 END:VEVENT BEGIN:VEVENT UID:ai1ec-3604@www.autistici.org/mezzoradaria DTSTAMP:20240329T051336Z CATEGORIES;LANGUAGE=it-IT:presidi CONTACT: DESCRIPTION:Mobilitiamoci contro la repressione\nCon la proclamazione della pandemia\, nei sistemi democratici capitalisti si sono affermate forme di governo basate sullo stato di emergenza permanente.\nSenza soluzione di c ontinuità siamo passati dalla reclusione di massa delle misure di sanità p ubbliche – coprifuoco\, lockdown\, ecc… – all’economia di guerra: aumentan o i prezzi dell’energia e dei beni primari (cibo) e i media parlano di raz ionamento energetico per l’inverno.\nGià stremati dall’emergenza sanitaria \, ora dobbiamo tirare la cinghia per pagare le spese di guerra mentre gli azionisti di Leonardo\, ENI e Stellantis riempiono i loro conti in banca. \nSiamo convinti che in molti paesi d’Europa una parte della popolazione s i mobiliterà contro un ulteriore abbassamento delle proprie condizioni di sopravvivenza\, ma siamo anche consapevoli che i governi\, e ormai da dive rsi anni\, hanno affilato i loro strumenti repressivi in vista di questa s ituazione.\nL’Italia fa scuola. Qui\, a gestire le “emergenze” in termini di repressione troviamo al primo posto la D.N.A.A.\, Direzione Nazionale A ntimafia e Antiterrorismo la quale\, tra le altre\, ha il compito di espri mersi in merito all’opportunità di assegnare questo o quel detenuto a regi mi detentivi speciali\, in primo luogo il 41 bis.\nL’Antimafia (che dal 20 15 si occupa anche di terrorismo) esporta nell’ambito della repressione po litica i metodi “eccezionali” ed “emergenziali” utilizzati contro la crimi nalità organizzata.\nIl 41 bis è una forma di tortura istituzionalizzata c he\, utilizzando le tecniche di deprivazione sensoriale\, mira a produrre danni psichici e fisici a chi è sottoposto a questo regime\, al fine di “p rodurre pentiti”.\nSi tratta di uno strumento già utilizzato ai fini della repressione politica e applicato a detenuti e detenute appartenenti all’o rganizzazione comunista br-pcc.\nNegli ultimi mesi\, sia la D.N.A.A. che i l 41 bis hanno avuto un ruolo chiave nell’inasprimento repressivo contro c ontro il movimento anarchico. Tra gli episodi più recenti vogliamo segnala re:\n– la pesante condanna a 28 anni di reclusione per 280 (attentato con finalità di terrorismo) a Juan Antonio Sorroche Fernandez accusato dell’at tacco alla sede di Treviso del partito razzista della Lega Nord.\n– la riq ualificazione nel reato di ” strage politica”\, da parte della Corte di Ca ssazione\, dell’attacco esplosivo contro la scuola allievi dei carabinieri di Fossano per cui sono stati condannati i compagni Anna Beniamino ed Alf redo Cospito. Entrambi gli attacchi non avevano provocato nessuna strage m a unicamente danni materiali.\n– lo scorso maggio\, il trasferimento di Al fredo nel carcere di Bancali (Sassari)\, in regime di 41 bis.\nQuesti atta cchi repressivi indicano la “tolleranza zero” verso l’azione diretta. Siam o consapevoli che si tratta di un avvertimento per tutti coloro che partec ipano attivamente al conflitto sociale e che determineranno\, a cascata\, un aumento della pressione repressiva su tutte le iniziative di lotta.\nPe rciò riteniamo che la difesa di questi compagni riguardi tutti e tutte\, c osì come riteniamo che estendere la solidarietà e difendersi collettivamen te dalla repressione sarà uno degli aspetti da affrontare nelle lotte del prossimo futuro.\nAbbiamo quindi deciso di dare corso ad una serie di iniz iative di lotta che riguardino le questioni specifiche che abbiamo indicat o\, con l’intento di allargare il fronte della lotta alla repressione.\nPr imo appuntamento della mobilitazione:\nVenerdì 30 Settembre\nPresidio alla Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo\, responsabile\ndell’appli cazione del 41 bis\n( vicolo della Moretta\, ore 10:00)\nCompagne e compag ni anarchici DTSTART;TZID=Europe/Rome:20220930T100000 LOCATION:Direzione Nazionale Antimafia @ vicolo della Moretta\, Roma SEQUENCE:0 SUMMARY:Roma: presidio contro la repressione URL:https://www.autistici.org/mezzoradaria/evento/roma-presidio-contro-la-r epressione/ X-COST-TYPE:free X-WP-IMAGES-URL:thumbnail\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-conten t/uploads/2019/11/41-bis-300x300.jpg\;300\;300\;1\,medium\;https://www.aut istici.org/mezzoradaria/wp-content/uploads/2019/11/41-bis-660x434.jpg\;660 \;434\;1\,large\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-content/uploads /2019/11/41-bis-1920x1264.jpg\;618\;407\;1\,full\;https://www.autistici.or g/mezzoradaria/wp-content/uploads/2019/11/41-bis.jpg\;2048\;1348\; X-ALT-DESC;FMTTYPE=text/html:\\n\\n\\n
Mobilitiamoci contro la repressione
\nCon la proclamazione della pandemi
a\, nei sistemi democratici capitalisti si sono affermate forme di governo
basate sullo stato di emergenza permanente.
\nSenza soluzione di con
tinuità siamo passati dalla reclusione di massa delle misure di sanità pub
bliche – coprifuoco\, lockdown\, ecc… – all’economia di guerra: aumentano
i prezzi dell’energia e dei beni primari (cibo) e i media parlano di razio
namento energetico per l’inverno.
\nGià stremati dall’emergenza sanit
aria\, ora dobbiamo tirare la cinghia per pagare le spese di guerra mentre
gli azionisti di Leonardo\, ENI e Stellantis riempiono i loro conti in ba
nca.
Siamo convinti che in molti paesi d’Europa una parte della po polazione si mobiliterà contro un ulteriore abbassamento delle proprie con dizioni di sopravvivenza\, ma siamo anche consapevoli che i governi\, e or mai da diversi anni\, hanno affilato i loro strumenti repressivi in vista di questa situazione.
\nL’Italia fa scuola. Qui\, a gestire le “emer
genze” in termini di repressione troviamo al primo posto la D.N.A.A.\, Dir
ezione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo la quale\, tra le altre\, ha i
l compito di esprimersi in merito all’opportunità di assegnare questo o qu
el detenuto a regimi detentivi speciali\, in primo luogo il 41 bis.
\nL’Antimafia (che dal 2015 si occupa anche di terrorismo) esporta nell’am
bito della repressione politica i metodi “eccezionali” ed “emergenziali” u
tilizzati contro la criminalità organizzata.
\nIl 41 bis è una forma
di tortura istituzionalizzata che\, utilizzando le tecniche di deprivazion
e sensoriale\, mira a produrre danni psichici e fisici a chi è sottoposto
a questo regime\, al fine di “produrre pentiti”.
\nSi tratta di uno s
trumento già utilizzato ai fini della repressione politica e applicato a d
etenuti e detenute appartenenti all’organizzazione comunista br-pcc.
Negli ultimi mesi\, sia la D.N.A.A. che il 41 bis hanno avuto un ruolo
chiave nell’inasprimento repressivo contro contro il movimento anarchico.
Tra gli episodi più recenti vogliamo segnalare:
\n– la pesante condan
na a 28 anni di reclusione per 280 (attentato con finalità di terrorismo)
a Juan Antonio Sorroche Fernandez accusato dell’attacco alla sede di Trevi
so del partito razzista della Lega Nord.
\n– la riqualificazione nel
reato di ” strage politica”\, da parte della Corte di Cassazione\, dell’at
tacco esplosivo contro la scuola allievi dei carabinieri di Fossano per cu
i sono stati condannati i compagni Anna Beniamino ed Alfredo Cospito. Entr
ambi gli attacchi non avevano provocato nessuna strage ma unicamente danni
materiali.
\n– lo scorso maggio\, il trasferimento di Alfredo nel ca
rcere di Bancali (Sassari)\, in regime di 41 bis.
Questi attacchi repressivi indicano la “tolleranza zero” verso l’azione diretta. Siamo con sapevoli che si tratta di un avvertimento per tutti coloro che partecipano attivamente al conflitto sociale e che determineranno\, a cascata\, un au mento della pressione repressiva su tutte le iniziative di lotta.
\nPerciò riteniamo che la difesa di questi compagni riguardi tutti e tutte\, così come riteniamo che estendere la solidarietà e difendersi collettivam ente dalla repressione sarà uno degli aspetti da affrontare nelle lotte de l prossimo futuro.
\nAbbiamo quindi deciso di dare corso ad una seri e di iniziative di lotta che riguardino le questioni specifiche che abbiam o indicato\, con l’intento di allargare il fronte della lotta alla repress ione.
\nPrimo appuntamento della mobilitazione:
\nVenerdì 30 Settembre
\nPresidio alla Di
rezione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo\, responsabile
\ndell’applicazione del 41 bis
\n( vicolo de
lla Moretta\, ore 10:00)
Compagne e compagni anarchici
\n\n
GENOVA 2001-PARIGI 2022
\nA PIÙ DI VENT’AN NI DAL G8 DI GENOVA 2001\, SI DECIDONO A PARIGI LE SORTI DI VINCENZO VECC HI
\nRICERCATO IN ITALIA PER AVER MANIFESTATO LA SUA OPPOSIZIONE AI GRANDI DELLA TERRA
\nCONDANNATO NEL 2012 AD UNA PENA TANTO PESANTE Q UANTO ASSURDA\, COME È STATO PER TUTTI I CONDANNATI PER GENOVA 2001
\n< p>CATTURATO IN FRANCIA NELL’AGOSTO 2019 DOPO DIECI ANNI DI PROCESSI E QUAS I ALTRETTANTI DI LATITANZA\nVINCENZO SI TROVA ATTUALMENTE LIBERO GR AZIE ALLA MOBILITAZIONE SOLIDALE CRESCIUTA IN FRANCIA AL MOMENTO DEL SUO A RRESTO
\nDOPO ALCUNE SENTENZE POSITIVE DEI TRIBUNALI FRANCESI\, CHE HANNO RIGETTATO IL REATO DI DEVASTAZIONE E SACCHEGGIO UTILIZZATO DAI GIUDI CI ITALIANI\, UNA SENTENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA RISCHIA ORA DI RIBALTARE LA DECISIONE FRANCESE DI NON ESTRADARE VINCENZO
\nPER QUE STO LA SUA LIBERTÀ È DI NUOVO IN PERICOLO E I COMITATI DI SOLIDARIETÀ SON O TORNATI PER LE STRADE
\nIL PROSSIMO 11 OTTOBRE LA CORTE DI CASSAZI ONE DI PARIGI PRENDERÀ UNA DECISIONE CHE POTREBBE ESSERE QUELLA DEFINITIVA
\nCOME FAMILIARI\, AMICI E COMPAGNI DI VINCENZO INVITIAMO CHIUNQUE POSSA E VOGLIA FARLO A MOBILITARSI ANCHE IN ITALIA
\nDAL PRO SSIMO 1º OTTOBRE
\nIN OGNI MANIERA\, ANCHE SOLO CON UN PRES
IDIO\, UN VOLANTINAGGIO\, UNO STRISCIONE\, UN DISEGNO O UNA SCRITTA SU UN
MURO
\n(se puoi\, comunicaci quanto hai intenzione di fare e\, se pos
sibile\, inviaci immagini da condividere con i comitati francesi\, a quest
o contatto: info@sosteniamovincenzo.org)
IN VISTA DI UN CORTEO A MILANO SABATO 8 OTTOBRE< br />\nORE 15\,00 P.ta GENOVA
\nPER SOSTENERE CHE LE RAGIONI DI CHI ALLORA SCESE PER LE STRADE DI GENOVA SONO OGGI ANCORA PI Ù GIUSTE ED URGENTI
\nPER RIBADIRE CHE I GOVERNANTI NON VANNO LASCIA TI TRANQUILLI MENTRE DEVASTANO E SACCHEGGIANO IL PIANETA SU CUI VIVIAMO
\nPER PROTESTARE CONTRO UNA GIUSTIZIA EUROPEA OSTAGGIO DEGLI INTERESSI COMMERCIALI E MILITARI
\nPER RICORDARE CHE IL CARCERE NON È UNA SOL UZIONE MA UN PROBLEMA
\nNESSUNA ESTRADIZIONE\, NESSUNA PRIGI
ONE!
\nVINCENZO LIBERO\, LIBERI/E TUTTI/E!<
/p>\n
Assemblea di sostegno a Vincenzo\, 18 settembre\, Milano (prossimi appuntamenti: www.sosteniamovincenzo.org)
\n X-TAGS;LANGUAGE=it-IT:carcere\,Genova 2001\,mobilitazioni\,presidio\,repres sione\,solidarietà\,vincenzo X-INSTANT-EVENT:1 END:VEVENT BEGIN:VEVENT UID:ai1ec-3625@www.autistici.org/mezzoradaria DTSTAMP:20240329T051336Z CATEGORIES;LANGUAGE=it-IT:presidi CONTACT: DESCRIPTION: DTSTART;TZID=Europe/Rome:20221015T150000 LOCATION:Casa Circondariale @ Via Spalto S. Marco 20\, Brescia SEQUENCE:0 SUMMARY:Brescia: presidio sotto il carcere URL:https://www.autistici.org/mezzoradaria/evento/brescia-presidio-sotto-il -carcere/ X-COST-TYPE:free X-WP-IMAGES-URL:thumbnail\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-conten t/uploads/2019/02/IA-drooker-web-300x300.jpg\;300\;300\;1\,medium\;https:/ /www.autistici.org/mezzoradaria/wp-content/uploads/2019/02/IA-drooker-web- 499x660.jpg\;499\;660\;1\,large\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp -content/uploads/2019/02/IA-drooker-web-1452x1920.jpg\;618\;817\;1\,full\; https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-content/uploads/2019/02/IA-drook er-web.jpg\;1500\;1983\; X-ALT-DESC;FMTTYPE=text/html:\\n\\n\\nContro il carcere e la società che lo rende necessario
\nIl 5 maggio 2022 il compagno anarchico Alfredo Cospito è st ato trasferito nel carcere di Bancali in Sardegna e rinchiuso nel regime d i 41 bis. Il 6 luglio la Cassazione ha condannato nel processo “Scripta ma nent” Anna\, Alfredo e Nicola per il reato di associazione sovversiva con finalità di terrorismo (articolo 270-bis c.p.). Inoltre\, la Corte ha acco lto la richiesta di riqualificare l’accusa verso Alfredo e Anna\, dal reat o di strage semplice al reato di strage politica (articolo 285 c.p.) – che prevede come pena l’ergastolo – in relazione ad un attentato esplosivo al la scuola allievi carabinieri di Fossano che ha provocato danni materiali alla struttura\, senza conseguenze lesive.
\nSempre a luglio Juan So rroche\, un altro compagno anarchico\, è stato condannato in primo grado a 28 anni di reclusione per il reato di attentato con finalità di terrorism o (articolo 280 c.p.) per due ordigni\, di cui uno inesploso\, che dannegg iarono il portone della sede della Lega Nord di Villorba (TV) nell’estate 2018.
\nQueste sentenze segnano un punto di svolta importante nella repressione da parte dello Stato italiano\, non solo nei confronti del mov imento anarchico\, ma più in generale verso chiunque provi a lottare e a r ibellarsi. Non è un caso che questo inasprirsi delle condanne e delle cond izioni detentive per i prigionieri anarchici e le prigioniere anarchiche a rrivi in un periodo di forte repressione che colpisce tutte le soggettivit à e gruppi che incrinano la pacificazione sociale perseguita dallo Stato.< /p>\n
Nello stato di emergenza perenne che ormai è diventato normalità\, qualsiasi protesta verso le imposizioni dello Stato è marchiata come mina ccia verso la società intera\; se poi dalla protesta si passa all’azione c oncreta\, l’accusa verso chi agisce deve essere esemplare. Ne sono un esem pio i diversi tentativi di contestazione di reati associativi susseguitisi negli ultimi anni\, ad esempio contro la lotta NO TAV\, contro la presenz a militare in Sardegna e più di recente contro i sindacati di base impegna ti nella lotta dei lavoratori nel settore della logistica.
\nL’inasp rirsi delle pene è rivolto verso tutte quelle azioni che mettono in crisi la pacificazione funzionale a Stato e capitale. Basti pensare alla riesuma zione del reato di devastazione e saccheggio (che prevede fino a 15 anni d i reclusione) nell’ambito di cortei\, a carico degli ultras e dei reclusi/ e in carceri o CPR. Oppure pensiamo all’aggravamento della pena prevista p er il reato di “blocco stradale” (pratica da sempre appartenente ai più sv ariati ambiti di lotta) che oggi prevede sino a 12 anni di reclusione.
\nSotto attacco non ci sono solo le azioni\, ma anche le idee. Diversi\ , ad esempio\, sono i musicisti che di recente si sono trovati accusati di istigazione a delinquere e vilipendio\, semplicemente per il contenuto de i loro testi inneggianti all’ostilità contro le forze dell’ordine\, i mili tari o le autorità più in generale. In ambito anarchico invece\, sempre pi ù spesso\, il reato di istigazione a delinquere viene affiancato dall’aggr avante di terrorismo ed utilizzato per costruire ipotesi associative. Si p ensi alle pubblicazioni messe sotto accusa per aver sostenuto la necessità della violenza rivoluzionaria e per aver dato voce al contributo alla lot ta che Alfredo non ha mai smesso di portare\, anche da dietro le sbarre de lle sezioni di alta sicurezza. Proprio per questo motivo si è visto trasfe rire a maggio 2022 in 41-bis a Bancali\, regime che prevede il blocco pres soché totale della corrispondenza.
\nEvidentemente le idee di Alfred o sono scomode perché\, coerentemente all’azione che nel 2012 lo ha portat o in carcere – la gambizzazione dell’amministratore delegato di Ansaldo Nu cleare – spiegano con semplicità lo slancio etico che sta dietro all’agire . Questa azione riconosce chiaramente come dietro allo sfruttamento della terra e dei popoli\, non ci sono solo dei nomi di multinazionali o di soci età per azioni ma uomini e donne che ogni giorno prendono decisioni che re ndono l’esistenza sempre più invivibile alla maggior parte della popolazio ne mondiale.
\nIn una società neoliberale come quella in cui viviamo è sempre più evidente che le condizioni di salute e benessere sono garant ite a una ristretta fascia di popolazione\, mentre per la restante parte l o sfruttamento lavorativo\, l’insicurezza abitativa e relazionale\, il mal essere fisico e psicologico sono la quotidianità. In questo contesto il ca rcere si configura come un “ghetto sociale” in cui vengono rinchiuse le pe rsone che per scelta\, o semplicemente per necessità\, si trovano a non ri spettare le leggi dello Stato e che non posseggono le risorse economiche p er pagarsi una difesa né tanto meno la copertura delle istituzioni concess a a chi ricopre posizioni di potere. É interessante notare come più della metà delle persone recluse abbia una condanna per reati legati alla legge sugli stupefacenti o contro la proprietà (furto\, rapina)\, che il 15% dei carcerati sia classificato come tossicodipendente e che oltre il 30% non abbia la cittadinanza italiana. La funzione riabilitativa del carcere rima ne una dichiarazione della propaganda di Stato per rendere più accettabile una situazione che di riabilitativo non ha nulla. Come può essere riabili tativo un luogo dove si vive in 3 metri quadrati di cella\, dove l’assiste nza medica è garantita solo quando si tratta di psicofarmaci\, dove si muo re per mancanza di cure adeguate e per suicidio (67 i suicidi da inizio 20 22)?
\nSe dentro come fuori dalle carceri le condizioni degli oppres si e delle oppresse sono sempre peggiori\, è chiaro come per lo Stato dive nti fondamentale recidere ogni potenziale legame di solidarietà. Lo vediam o nel nostro quotidiano dove\, da anni\, qualsiasi dimensione collettiva o comunitaria viene continuamente posta sotto attacco. Dalla precarietà e d al ricatto che caratterizzano ogni condizione lavorativa\, passando al mas sivo ricorso della tecnologia per mediare ogni forma di comunicazione e sc ambio\, alla soppressione pressoché totale di spazi fisici di aggregazione che non rispondono alla logica del profitto\, sino alla puntuale costruzi one di “nemici pubblici” contro cui\, ci vien detto\, ogni strumento repre ssivo è lecito.
\nL’emarginazione dell’individuo passa dunque anche
dal carcere\, strumento per eccellenza finalizzato ad annichilire l’indivi
duo attraverso l’isolamento dalla sua comunità di riferimento (che sia que
lla affettiva\, politica o altra). Al suo interno\, nel corso degli anni\,
sono nati circuiti pensati per determinati reati\, come quelli di Alta Si
curezza (AS)\, e il regime di carcere duro del 41bis. Quest’ultimo è stato
istituito sulla scia della cosiddetta lotta alla mafia e sull’onda emotiv
a della strage di Capaci. Il clima di paura e il mostro da annientare sono
stati la cornice che ha reso questo strumento socialmente accettabile. Is
olamento totale per anni\, discrezionalità totale e possibilità di rinnova
re continuamente questo stato detentivo\, limitazione nel tenere beni pers
onali (come la foto di un proprio caro) in cella\, divieto di ricevere lib
ri dall’esterno\, censura della posta e così via. Queste sono solo alcune
delle condizioni imposte per legge ai prigionieri e alle prigioniere in 41
bis\, ma ad esse si aggiungono quelle “discrezionali”: schermatura delle
finestre con pannelli di plexiglas\, sezioni poste sotto terra come quella
del carcere di Bancali\, primi due anni in totale isolamento. L’obiettivo
del regime è duplice: da un lato indurre il prigioniero a denunciare altr
e persone\, a “collaborare” per riguadagnare un po’ di vivibilità purché s
i getti nelle segrete medievali qualcun altro.
\nDall’altro\, isolare
in modo totale l’individuo\, spezzare ogni legame sociale sia dentro che
fuori le mura\, renderlo disumano e annientarlo.
Come sempre\, l’a
pplicazione di nuovi e più gravosi strumenti repressivi riguarda inizialme
nte chi già rientra nella classificazione di “nemico pubblico” e poi\, una
volta passati nell’assetto legislativo e nell’immaginario sociale\, viene
estesa anche ad altri. E così il 41 bis è stato esteso nel 2005 ai prigio
nieri/e politici delle BR-PCC Morandi\, Mezzasalma\, Lioce e Blefari\, que
st’ultima uccisa proprio dalle pesanti condizioni di questo regime. Ora\,
come dimostra il caso di Alfredo\,
\ntocca agli anarchici. E domani c
hissà.
Un altro tassello dell’annientamento del singolo e della su
a possibilità di essere parte di una comunità umana è l’ergastolo ostativo
\, strumento con cui lo Stato condanna l’individuo a un fine pena mai\, se
nza se e senza ma. Tra i tanti ergastolani\, ricordiamo Mario Trudu\, mort
o di carcere in Sardegna dopo una vita rinchiusa tra le sbarre. A chi è so
ttoposto all’ergastolo
\nostativo sono negati tutti i benefici\, in n
ome di una valutazione sulla “pericolosità” del soggetto basata sul rifiut
o di collaborare con lo Stato\, su legami veri o presunti con la criminali
tà organizzata o con la lotta politica\, o sulla mancata partecipazione al
l’opera “rieducativa”.
\nL’isolamento\, tuttavia\, si configura anche
quando non vengono applicati strumenti particolarmente afflittivi di cui
abbiamo parlato\; ci riferiamo ad esempio all’utilizzo di strumenti puniti
vi interni al carcere\, quali l’applicazione del regime 14 bis\, o le svar
iate condizioni di isolamento de facto.
L’ultimo tassello che vogl iamo aggiungere è quello della distanza fisica. La scelta attuata con il p iano carceri del 2009 di costruire le 4 nuove strutture detentive in Sarde gna (Bancali\, Uta\, Massama\, Nuchis)\, così come di trasferirvi numerosi prigionieri nelle sezioni speciali provenienti prevalentemente dal Sud It alia e infine il trasferimento di Alfredo\, si inscrivono nel processo di atomizzazione di cui stiamo parlando. L’isolamento dei detenuti diventa an cora più ampio perché di mezzo c’è il mare che allunga le distanze con la propria comunità.
\nLa storia della Sardegna\, oltre a essere storia
di conquista e colonizzazione\, è anche storia di carcerazione. L’introdu
zione del carcere avviene nel XVIII secolo con l’avvio della cosiddetta mo
dernità\, la sua affermazione passa attraverso la definizione del banditis
mo come piaga sociale ed endemica della Sardegna.
\nCon il Regno d’It
alia la Sardegna diviene il luogo in cui chiudere “gli irregolari”\, cioè
tutti coloro che non accettano le leggi del nuovo Stato o che\, ridotti in
miseria\, cercano fuori dalla legge spazi di sopravvivenza.
\nAncora
\, con la ristrutturazione del sistema penitenziario degli anni ‘70 del No
vecento\, essa diventa il luogo di detenzione e tortura prima per i detenu
ti accusati di reati di mafia poi per i prigionieri politici e ribelli. Co
n l’istituzione delle “carceri speciali”\, ben due delle prime cinque stru
tture individuate a tal fine si trovano sull’isola.
D’altronde l’e spandersi e l’evolversi del sistema carcerario sardo è da sempre legato a doppio filo con i momenti chiave della sua colonizzazione da parte dello S tato. Si pensi alla strenua opposizione contro l’esportazione della propri età privata da parte dei sabaudi nei primi dell’800\, al susseguirsi degli scioperi dei minatori nei primi del Novecento\, passando alle lotte contr o l’imposizione delle industrie petrolchimiche nel secolo scorso\, oppure contro le servitù militari.
\nL’ultima pagina di questa politica è s
tata\, come già accennato\, il Piano Carceri del 2009 che oltre ad aumenta
re notevolmente la capacità detentiva dell’isola\, per la prima volta ha p
redisposto la costruzione di un carcere appositamente progettato per l’app
licazione del 41 bis: Bancali.
\nIn totale ad oggi ci sono 10 struttu
re detentive di cui 5 carceri speciali\; 3 differenti 41 bis sparsi nel te
rritorio e un quarto in costruzione.
Perché abbiamo sentito la nec essità di scrivere tutto questo in vista della manifestazione di fine otto bre in solidarietà ad Alfredo e tutti i prigionieri e le prigioniere? Perc hé pensiamo che oggi più che mai sia necessario inserire la lotta contro i l carcere all’interno della nuova cornice politica e sociale nella quale s tiamo vivendo. Un mondo dove il controllo è sempre più pervasivo e dove l’ isolamento del prigioniero è speculare all’isolamento di ogni individuo. G li strumenti messi in campo sono molteplici\, ma l’obiettivo sembra comune : distruggere la dimensione comunitaria dell’individuo\, annichilire ogni possibilità di deviazione rispetto all’ordine costituito.
\nA chi qu ell’ordine costituito ha messo in discussione nelle parole e nei fatti va tutta la nostra solidarietà. Con chi lotta con ogni mezzo necessario contr o la disumanizzazione dell’individuo saremo al fianco.
\nPer Anna\, Alfredo\, Juan e tutte le prigioniere e i prigionieri che lottano saremo in strada il 29 Ottobre e oltre.
\nFuori Alf redo dal 41 bis! Chiudere il 41 bis! Liberi tutti\, libere tutte!
\n X-TAGS;LANGUAGE=it-IT:41bis\,carcere\,corteo\,repressione\,solidarietà X-INSTANT-EVENT:1 END:VEVENT BEGIN:VEVENT UID:ai1ec-3643@www.autistici.org/mezzoradaria DTSTAMP:20240329T051336Z CATEGORIES;LANGUAGE=it-IT:assemblee e incontri CONTACT: DESCRIPTION: DTSTART;TZID=Europe/Rome:20221103T190000 LOCATION:Cortile di Radio Blackout @ Via Antonio Cecchi\, 21/A\, Torino SEQUENCE:0 SUMMARY:Torino: assemblea pubblica di solidarietà URL:https://www.autistici.org/mezzoradaria/evento/torino-assemblea-pubblica -di-solidarieta/ X-COST-TYPE:free X-WP-IMAGES-URL:thumbnail\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-conten t/uploads/2022/10/RADIO-BLACKOUT-300x300.jpg\;300\;300\;1\,medium\;https:/ /www.autistici.org/mezzoradaria/wp-content/uploads/2022/10/RADIO-BLACKOUT. jpg\;600\;309\; X-ALT-DESC;FMTTYPE=text/html:\\n\\n\\nCONCERTO BENEFIT
PRIGIONIER* MAPUCHE\, INDIVIDUALITA’ ANARCHICHE e
\nANTISPECISTE rin
chius* nelle galere presenti sul territorio occupato
\ndallo stato ci
leno!
Le recenti condanne inflitte a Mónica Caballero e Francisco
Solar\, le
\nlunghe detenzioni di molte individualità anarchiche\, an
tiautoritarie e
\nmapuche (tra quest’ultimi c’è chi prosegue il lungo
sciopero della fame
\niniziato nei primi giorni di novembre) e la fo
rte repressione contro le
\norganizzazioni più combattive mapuche\, n
on hanno intimorito chi ha
\ndeciso di proseguire una reale lotta con
tro la violenza dello stato
\n$ileno e del capitale usurpatore. Con o
gni mezzo necessario!
Solidarizzare realmente con loro\, è quello che possiamo fare quì e ora.
\nFIN QUANDO ESISTERA’ MISERIA\, ESISTE RA’ RIBELLIONE!!
\nRete internazionalista per il popolo Mapuche
\n\n X-TAGS;LANGUAGE=it-IT:benefit\,concerto\,mapuche\,solidarietà X-INSTANT-EVENT:1 END:VEVENT END:VCALENDAR