BEGIN:VCALENDAR VERSION:2.0 PRODID:-//mezzoradaria.subsite//NONSGML kigkonsult.se iCalcreator 2.20// CALSCALE:GREGORIAN METHOD:PUBLISH X-FROM-URL:https://www.autistici.org/mezzoradaria X-WR-TIMEZONE:Europe/Rome BEGIN:VTIMEZONE TZID:Europe/Rome X-LIC-LOCATION:Europe/Rome BEGIN:STANDARD DTSTART:20231029T030000 TZOFFSETFROM:+0200 TZOFFSETTO:+0100 RDATE:20241027T030000 TZNAME:CET END:STANDARD BEGIN:DAYLIGHT DTSTART:20240331T020000 TZOFFSETFROM:+0100 TZOFFSETTO:+0200 TZNAME:CEST END:DAYLIGHT END:VTIMEZONE BEGIN:VEVENT UID:ai1ec-3384@www.autistici.org/mezzoradaria DTSTAMP:20240329T020339Z CATEGORIES;LANGUAGE=it-IT:assemblee e incontri CONTACT: DESCRIPTION: DTSTART;TZID=Europe/Rome:20211024T180000 LOCATION:C.S.O.A. COX 18 @ Via Conchetta 18\, Milano SEQUENCE:0 SUMMARY:Milano – Il CPR: un posto da chiudere URL:https://www.autistici.org/mezzoradaria/evento/milano-il-cpr-un-posto-da -chiudere/ X-COST-TYPE:free X-WP-IMAGES-URL:thumbnail\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-conten t/uploads/2020/08/Lager-Gradisca-300x300.jpg\;300\;300\;1\,medium\;https:/ /www.autistici.org/mezzoradaria/wp-content/uploads/2020/08/Lager-Gradisca- 660x588.jpg\;660\;588\;1\,large\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp -content/uploads/2020/08/Lager-Gradisca.jpg\;618\;550\;\,full\;https://www .autistici.org/mezzoradaria/wp-content/uploads/2020/08/Lager-Gradisca.jpg\ ;714\;636\; X-ALT-DESC;FMTTYPE=text/html:\\n\\n
\\nSEMPRE AL FIANCO DI CHI LOTTA
\nI compagni anarchici Vincenzo e Dayvid sono sta
ti entrambi condannati per il reato di devastazione e saccheggio: il primo
in seguito ai fatti
\ndi Genova 2001\, durante il G8\, che avevano p
ortato alla condanna di 10 compagni e compagne\, il secondo invece per gli
scontri avvenuti a Roma il 15 ottobre 2011.
\nSia Vince che Dayvid a
vevano tuttavia deciso di rendersi irreperibili e di sottrarsi all’arresto
\, preferendo la via della latitanza alle patrie galere. La loro corsa si
è purtroppo conclusa con l’arresto: Vince è stato fermato dopo sette anni
dalla polizia francese in Bretagna\, mentre Dayvid è stato arrestato il 29
giugno scorso ad Atene. In entrambi i casi la cattura è stata resa possib
ile dalla collaborazione tra le diverse polizie europee nel contesto del M
AE\, il mandato d’arresto europeo.
\nIn seguito all’arresto Dayvid è
stato rimpatriato l’8 settembre e si trova attualmente nel carcere di Civ
itavecchia. Vince invece\, a più di vent’anni da Genova 2001\, dopo una lu
nga latitanza\, e a tre anni dal giorno della sua cattura in Francia\, è n
uovamente a forte rischio “estradizione”. Nell’autunno 2020 la Corte di An
ger aveva deciso di non consegnarlo all’Italia\, per l’accusa di “Devastaz
ione e Saccheggio”\, ma lo scorso 14 luglio la Corte di Giustizia Europea
si è espressa a favore della sua consegna alla giustizia italiana\, nonost
ante le incompatibilità tra il particolare e controverso reato di “Devasta
zione e Saccheggio” e il codice penale francese. La decisione definitiva s
petta adesso alla Corte di Cassazione di Parigi convocata per il prossimo
11 ottobre\, ma gli spazi per una decisione contraria si sono notevolmente
ridotti.
\nProponiamo quindi una cena benefit per sostenere Vince e
Dayvid e riferire brevemente alcuni aggiornamenti sulla loro situazione.
p>\n
\n
cena benefit par david “Ciga”
\n
\nore 20 cena Benefit e a s
eguire aggiornamenti e chiacchierate
\npresso L’Arro
tino\, in via Primo Maggio 24c\, Malavedo\, Lecco
IL CAPITALISMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE
\n“Una buona salute mentale c
onsente alle persone di lavorare in modo produttivo e di realizzare appien
o il proprio potenziale. Al contrario\, una cattiva salute mentale interfe
risce con la capacità di lavorare\, studiare e apprendere nuove competenze
. Essa ostacola i risultati scolastici dei bambini e può avere un impatto
sulle prospettive occupazionali future.
\nI ricercatori stimano che s
olo a causa della depressione e dell’ansia si perdono ogni anno 12 miliard
i di giorni lavorativi produttivi\, per un costo di quasi 1.000 miliardi d
i dollari. Questo dato comprende i giorni persi per assenteismo\, presenzi
alismo (quando si va al lavoro ma non si lavora) e turnover del personale.
” (World mental Health report. Tranforming mental health for all\; Cap. 4.
3.2 Economic Benefits\; OMS 2022).
\nIl 13 e 14 ottobre 2022 si terrà
a Roma l’incontro internazionale promosso dall’OMS (Organizzazone Mondial
e della Sanità) in cui si presenterà il World Mental Health Report. È in q
uesta occasione che nasce la chiamata a scendere in piazza a Roma Giovedì
13 Ottobre.
OCCUPARSI DELLE CAUSE NON GENERA PROFITTO
\nLa gestione sanitaria dell’emergenza pandemica ha evidenziato
una totale assenza di interventi diretti ad approfondire le cause che l’h
anno determinata\, occupandosi esclusivamente dei sintomi. Focalizzare l’a
ttenzione sulla ricerca delle cause avrebbe significato inevitabilmente at
tuare una radicale trasformazione delle politiche sociali\, economiche\, a
mbientali\, sanitarie\, relazionali.
\nTroppo costoso e quindi\, poco
produttivo. La psichiatria funziona con le stesse modalità: al presentars
i di una crisi non vengono prese in considerazione le cause che l’hanno de
terminata\, la persona viene espropriata della possibilità di esprimere i
propri significati e di autodeterminarsi attraverso un potere del tutto ar
bitrario il cui interesse non é affatto quello dichiarato della cura\, ma
piuttosto la progressiva medicalizzazione e cronicizzazione della crisi.\nLo Stato in questi due anni si è comportato allo stesso modo: in nom
e di una presunta irresponsabilità collettiva ha imposto le sue direttive
dall’alto imponendosi come organo iper-razionale\, una mente che ‘decide’
e sovradetermina il ‘corpo’ sociale\, che in quanto ‘corpo’ è ad esso subo
rdinato secondo un dualismo riduzionista para-psichiatrico appunto. Lo Sta
to e i suoi tecnici hanno valutato lo ‘stato di necessità’ secondo le legg
i dell’economia\, e gestito l’emergenza/crisi con la contenzione – l’espro
prio della salute – esattamente come avviene in psichiatria. Allo stesso m
odo si è imposto un trattamento farmacologico col ricatto\, impedendo alle
persone di esprimere il proprio consenso\, assicurando l’immediato introi
to per Big Pharma e lasciando solo chi ha subito le conseguenze sulla prop
ria salute degli effetti collaterali del vaccino.
PER LA L IBERTÀ DI SCELTA CONTRO L’OBBLIGO DI CURA
\nL’attuale prass
i nelle istituzioni psichiatriche prevede l’assunzione obbligatoria di psi
cofarmaci che a lungo termine risultano il più delle volte essere dannosi
e invalidanti. La progressiva cronicizzazione della sofferenza è funzional
e da un lato alla presa in carico a vita dall’altro al profitto delle mult
inazionali del farmaco.
\nLa parola della persona non viene presa in
considerazione o addirittura giudicata come sintomo della malattia\, mentr
e vivere in una società fondata sulla prestazione e l’individualismo\, la
solitudine e l’assenza di una dimensione comunitaria sembra cosa del tutto
normale. Si interviene sui sintomi categorizzandoli come espressione di “
malattia mentale” ricorrendo ai TSO\, alla contenzione fisica\, meccanica
e farmacologica. Nei CIM i colloqui sono troppo brevi e non c’è nessuna po
ssibilità di essere ascoltatз o di esprimere dubbi e difficoltà.
\nCr
ediamo che rivendicare il diritto ad avere parola e ad autodeterminarsi si
gnifichi anche riappropriarsi delle proprie esperienze\, delle difficoltà\
, della sofferenza e della molteplicità di modi per affrontarla. Siamo con
vintз che ci siano persone\, tra coloro che operano all’interno delle stru
tture sanitarie\, che si rifiutano di essere complici di questo sistema di
oppressione e che preferiscono slegare piuttosto che contenere\, ascoltar
e piuttosto che mettere a tacere con i farmaci\, essere solidali con chi s
i sottrae alle logiche di competizione. Sono loro che vorremmo al nostro f
ianco.
TECNOLOGIE E DIGITALIZZAZIONE: LA RELAZIONE NEGATA< /strong>
\nSi parla di “salute mentale digitale”\, un processo che s trumentalizza le retoriche dell’innovazione\, dell’accessibilità e dell’in clusione\, introducendo invece forme sempre più specializzate di controllo \, disciplinamento ed esclusione. Una “salute” sempre più delegata al disp ositivo tecnico\, costruita intorno alle esigenze del mercato dell’industr ia tecnologica e all’inesorabile sottrazione di reali spazi di soggettivaz ione\, autodeterminazione e solidarietà dal basso.
\nCONTRO IL PROIBIZIONISMO PER LA RIDUZIONE DEL DANNO
\nC’è un’evide nte contraddizione nei proclami dell’OMS\, da un lato si promuove il consu mo di sostanze “psicotrope” legali con effetti disastrosi\, dall’altro si criminalizza l’autoconsumo di sostanze psicoattive. Al mondo un detenuto s u cinque è in carcere per violazioni delle leggi sulle droghe. In Italia c irca un terzo della popolazione detenuta è in carcere per questo motivo. I l proibizionismo non solo ha fallito\, ma è esclusivamente funzionale al c ontrollo sociale e a finanziare narco-mafie e narco-stati utili al riciclo e alla riproduzione del Capitale. E’ fondamentale dare voce allз consumat orз\, attivando politiche dal basso improntate alla riduzione del danno e al consumo consapevole.
\nPER L’ABOLIZIONE DELLA CONTENZIONE E DELL’ELETTROSHOCK
\nNonostante le belle parole dell’OMS
nei reparti psichiatrici si continua a morire legati nei letti di contenzi
one. Continuano ad essere praticati dispositivi manicomiali e coercitivi c
ome l’uso dell’elettroshock\, l’obbligo di cura\, la contenzione farmacolo
gica\, le porte chiuse\, le grate alle finestre\, le limitazioni e il cont
rollo della libertà personale.
\nNon c’è salute nei CPR\, nelle carce
ri\, negli SPDC\, luoghi di tortura e annientamento delle persone. Non c’è
salute dove c’è violenza e discriminazione di genere\, senza diritto effe
ttivo all’aborto e supporto alla genitorialità. Non c’è salute nelle polit
iche economiche che finanziano armamenti e guerre\, sottraendo risorse all
a collettività e ai bisogni delle persone.
\nLa salute che vogliamo s
i basa su percorsi di solidarietà\, autogestione e mutualismo dal basso. E
’ il frutto dell’interdipendenza tra corpi\, condizioni sociali e ambienta
li.
\nNon si può garantire salute per tuttз\, senza lavoro\, scuola e
università\, spazi comuni e di socialità liberati dalle logiche del profi
tto neoliberista. Crediamo che non ci sia bisogno di uno Stato né di un’or
ganizzazione Mondiale che si proponga di riorganizzare e che sovradetermin
i la nostra salute e le nostre vite. Siamo convintз che ritrovarsi\, ricos
truire delle relazioni e delle comunità\, riprendersi strade e spazi\, pos
sa essere un primo passo per aprire un orizzonte nel quale dar vita a luog
hi liberi dalle dinamiche individualistiche\, di sfruttamento e mercificaz
ione.
PRESIDIO COMUNICATIVO
\nGiovedì 13 ott
obre alle ore 11.00 – Piazza del Risorgimento – Roma
\nINVITI
AMO TUTT3 A PARTECIPARE!
Assemblea Antipsichiatrica
\n< /BODY> X-TAGS;LANGUAGE=it-IT:antipsichiatria\,presidio\,repressione\,salute X-INSTANT-EVENT:1 END:VEVENT BEGIN:VEVENT UID:ai1ec-3643@www.autistici.org/mezzoradaria DTSTAMP:20240329T020339Z CATEGORIES;LANGUAGE=it-IT:assemblee e incontri CONTACT: DESCRIPTION: DTSTART;TZID=Europe/Rome:20221103T190000 LOCATION:Cortile di Radio Blackout @ Via Antonio Cecchi\, 21/A\, Torino SEQUENCE:0 SUMMARY:Torino: assemblea pubblica di solidarietà URL:https://www.autistici.org/mezzoradaria/evento/torino-assemblea-pubblica -di-solidarieta/ X-COST-TYPE:free X-WP-IMAGES-URL:thumbnail\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-conten t/uploads/2022/10/RADIO-BLACKOUT-300x300.jpg\;300\;300\;1\,medium\;https:/ /www.autistici.org/mezzoradaria/wp-content/uploads/2022/10/RADIO-BLACKOUT. jpg\;600\;309\; X-ALT-DESC;FMTTYPE=text/html:\\n\\n\\n