BEGIN:VCALENDAR VERSION:2.0 PRODID:-//mezzoradaria.subsite//NONSGML kigkonsult.se iCalcreator 2.20// CALSCALE:GREGORIAN METHOD:PUBLISH X-FROM-URL:https://www.autistici.org/mezzoradaria X-WR-TIMEZONE:Europe/Rome BEGIN:VTIMEZONE TZID:Europe/Rome X-LIC-LOCATION:Europe/Rome BEGIN:STANDARD DTSTART:20231029T030000 TZOFFSETFROM:+0200 TZOFFSETTO:+0100 RDATE:20241027T030000 TZNAME:CET END:STANDARD BEGIN:DAYLIGHT DTSTART:20240331T020000 TZOFFSETFROM:+0100 TZOFFSETTO:+0200 TZNAME:CEST END:DAYLIGHT END:VTIMEZONE BEGIN:VEVENT UID:ai1ec-3237@www.autistici.org/mezzoradaria DTSTAMP:20240329T155734Z CATEGORIES;LANGUAGE=it-IT:presidi CONTACT: DESCRIPTION: DTSTART;TZID=Europe/Rome:20210602T103000 LOCATION:Stazione Centrale @ Piazza Medaglie d'Oro\, Bologna SEQUENCE:0 SUMMARY:Presidio a Bologna URL:https://www.autistici.org/mezzoradaria/evento/presidio-a-bologna/ X-COST-TYPE:free X-WP-IMAGES-URL:thumbnail\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-conten t/uploads/2019/10/represion-e1508051851534-300x300.jpg\;300\;300\;1\,mediu m\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-content/uploads/2019/10/repre sion-e1508051851534.jpg\;500\;341\; X-ALT-DESC;FMTTYPE=text/html:\\n\\n
\\nLa gestio ne dell’immigrazione: un circuito infame e mortifero
\nL’eccidio che si consuma da anni alle frontiere è frutto dell
e politiche razziste funzionali al capitale saccheggiatore di vite e di ri
sorse. Nessuno mette a fuoco l’unica causa di queste morti: il divieto di
movimento per chi arriva dai paesi da depredare. Quando si vedono bambini
morti sulle spiagge o il numero delle vittime di uno degli ennesimi naufra
gi è troppo grande per voltare la testa dall’altra parte\, allora qualche
turbamento prende le anime belle democratiche e due o tre parole di cordog
lio escono dalle loro bocche\, per un giorno\, due\, poi più nulla. Si pas
sa ad altro e tutto continua come prima. Solo nei primi mesi del 2021 sono
già 700 i morti nel Mediterraneo\, per quanto è dato sapere. Ma chissà qu
anti barconi affondano continuamente senza lasciare traccia. Dal 2013 al 2
020 i morti e i dispersi nel mare davanti casa nostra sono stati quasi 22
mila. Almeno 1.773 emigranti sono morti alle frontiere interne dell’Europa
. Circa 3.174 persone sono morte\, dall’inizio del 2020\, nelle rotte migr
atorie mondiali. Senza una lotta contro le “politiche migratorie” degli st
ati\, le immagini delle morti alle frontiere\, la notizia dei soprusi e de
lle torture nei campi d’internamento fuori o dentro l’Europa\, produrranno
forse qualche senso di colpa\, ma senza atti conseguenti. “Le immagini de
i bambini morti sono inaccettabili” dice Draghi\, ma non sono le immagini
a essere inaccettabili\, è la loro morte che lo è. Come lo sono le morti n
ei Centri per il Rimpatrio\, ultimo infame anello del circuito dell’esclus
ione per gli emigranti sgraditi. Al CPR di Torino è morto un ragazzo di 23
anni\, Musa Balde\, che dopo aver subito un meschino pestaggio a Ventimig
lia da parte di tre italiani è stato incredibilmente rinchiuso in un CPR i
nvece di essere soccorso e protetto. Là ha trovato altri aguzzini? I pesta
ggi da parte della polizia all’interno di quei centri non sono certo un ev
ento raro\, prova ne sia l’ultimo nel tempo avvenuto il 25 maggio a Corell
i. Oltre a essere rinchiusi senza neppure aver commesso reati\, in spazi l
isci come le più inquietanti celle di isolamento in carcere\, ricevendo ci
bo avariato e nessuna assistenza né sanitaria né legale\, quando si “perme
ttono” di protestare ciò che li aspetta sono bastonate\, arresti e deporta
zioni. Dalla prima legge Martelli del 1990 in materia di rifugiati e profu
ghi\, fino ad arrivare all’ultimo pacchetto sicurezza Lamorgese del 2020\,
passando per la Turco-Napolitano del 1998 che istituì i centri di reclusi
one per i senza documenti e la Bossi-Fini con le sue spietate modifiche\,
la “questione migratoria” è sempre stata affrontata come un problema di or
dine pubblico ed economico. Il meccanismo fondamentale di controllo dell’i
mmigrazione rimane la politica dei flussi. Le ricadute per il sistema sono
evidenti: se si agisce una spietata repressione contro gli immigrati li s
i tiene sedati e ricattati\, uniti potrebbero creare sconvolgimenti diffic
ilmente gestibili\, e diventerebbe più semplice far accettare norme restri
ttive della libertà anche per tutti gli altri. Il razzismo è insito nella
pretesa di offrire accoglienza\, quando non esiste per queste persone la l
ibertà di muoversi. Decretando quali individui possano e quali no raggiung
ere una qualunque parte del mondo\, si aprono campi vastissimi per guadagn
are soldi e potere sulla pelle degli indesiderati. Gli emigrati sgraditi d
iventano una risorsa da mettere a profitto per trafficanti di varia specie
. Da chi gestisce centri ipocritamente definiti d’accoglienza\, lager da c
ui non si può uscire o luoghi in cui attendere improbabili documenti liber
atori\, da chi fornisce servizi per cibo e vestiario\, sempre di pessima q
ualità\, a chi si ricava uno stipendio come controllore\, mediatore o qual
unque figura possa impersonare per ritagliarsi una propria quota di profit
to nella divisione della torta.
\nUn colossale affare che gareggia co
n altri considerati deprecabili\, quelli d’armi e droga.
In solida
rietà con i reclusi e i rivoltosi dei CPR\, contro i Lager di Stato
\nInvitiamo al Presidio che si terrà il 5 giugno dalle 17 al CPR di Milano
in via Corelli
Punto di Rottura
\nFb: Punto di Rottura-Contr
o i CPR\; mail: puntodirottura@riseup.net
\n
\n
\n
PRESIDIO IN SOLIDARIETA’ CON
I DETENUTI ANARCHICI
\nSOTTO IL CARCERE DI TERNI
\nSABATO 2 OTTOBRE 2021
Tra le mura d
ella sezione AS2 del carcere di Terni si trovano Juan e Alfredo\, due comp
agni anarchici imprigionati dallo Stato\, uno dal 2019\, l’altro da divers
i anni. Entrambi sono accusati di strage (accusa che può prevedere la pena
dell’ergastolo)\, un’accusa che si rivela ancora più infamante mentre sen
za tanti scrupoli nelle galere di tutta la penisola l’apparato statale ha
mostrato il pugno duro rivelando la sua vera natura stragista. Non occorre
andare indietro nel tempo: i morti di Modena\, Rieti\, Bologna\, il massa
cro di Santa Maria Capua Vetere dell’anno scorso\; ma anche i morti nel me
diterraneo\, la gestione militare dell’Epidemia di Covid\, l’imposizione d
el lasciapassare e la vita digitalizzata sono alcune delle manifestazioni
del dominio che ogni giorno aumenta nella direzione di incasellare l’inter
a società in una prigione a cielo aperto. Chi ha trovato e ancora trova il
coraggio di affrontarlo a testa alta\, con le parole e con l’azione\, è f
atto prigioniero\, zittito o addirittura ucciso.
\nDopo le pesanti co
ndanne dell’operazione Scripta Mantent e dell’operazione Panico\, anche le
richieste per l’operazione Prometeo vanno dai 17 ai 18 anni. Il 2 ottobre
a Treviso riprenderà il processo a Juan\, accusato di aver posizionato du
e ordigni\, di cui uno inesploso\, presso la sede della Lega di Villorba n
ell’agosto del 2018\, e tra non molto seguirà la sentenza.
Il nemico è chiaro\, il carcere è strutturalmente violento perché violent a è la natura dello Stato. Attaccarlo rimane l’unica poss ibilità per riconquistare qualche pezzo di libertà e aprire squarci per un a vita diversa.
\nLa solidarietà è la nostra arma.< /strong>
\n X-TAGS;LANGUAGE=it-IT:carcere\,presidio\,repressione\,solidarietà\,Terni X-INSTANT-EVENT:1 END:VEVENT BEGIN:VEVENT UID:ai1ec-3373@www.autistici.org/mezzoradaria DTSTAMP:20240329T155734Z CATEGORIES;LANGUAGE=it-IT:presidi CONTACT: DESCRIPTION:I Centri di Permanenza per il Rimpatrio sono prigioni in cui ve ngono recluse le persone senza i giusti documenti: il loro scopo è quello di isolare e rimpatriare chi viene rinchiuso lì dentro. Queste strutture s ono uno degli elementi delle politiche di controllo della popolazione migr ante in mano allo Stato. Da anni però c’è chi lotta contro questi Centri\, da dentro e da fuori quelle mura. L’operazione Scintilla del febbraio del 2019\, legata allo sgombero dell’Asilo occupato a Torino\, va a colpire c ompagne e compagni che hanno lottato contro il sistema di detenzione ammin istrativa per persone senza documenti. Il 7 Ottobre inizierà il processo e per questo ci sarà un PRESIDIO a partire dalle ore 10:30 al Tribunale in via Giovanni Falcone\, per portare solidarietà a chi ha deciso di combatte re contro ogni gabbia. Ma soprattutto le persone recluse hanno dimostrato che questi lager si possono chiudere con il fuoco delle rivolte\, come è a ccaduto il 10 settembre quando\, a seguito di una rivolta dentro il Cpr di Corso Brunelleschi\, una delle aree del centro è stata resa completamente inagibile.\nPRESIDIO\nsotto le mura del CPR\nSabato 9 Ottobre\nalle ore 1 6\nin Corso Brunelleschi\nangolo via Monginevro Torino\nsempre solidali e complici di chi lotta per la libertà DTSTART;TZID=Europe/Rome:20211009T160000 LOCATION:Centro di Permanenza per i Rimpatri @ Corso Brunelleschi angolo vi a Monginevro - Torino SEQUENCE:0 SUMMARY:Torino: presidio al CPR di Corso Brunelleschi URL:https://www.autistici.org/mezzoradaria/evento/torino-presidio-al-cpr-di -corso-brunelleschi/ X-COST-TYPE:free X-WP-IMAGES-URL:thumbnail\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-conten t/uploads/2016/07/9677986925_f11ef40e1c_o-300x300.jpg\;300\;300\;1\,medium \;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-content/uploads/2016/07/967798 6925_f11ef40e1c_o-660x440.jpg\;660\;440\;1\,large\;https://www.autistici.o rg/mezzoradaria/wp-content/uploads/2016/07/9677986925_f11ef40e1c_o-1920x12 80.jpg\;618\;412\;1\,full\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-conte nt/uploads/2016/07/9677986925_f11ef40e1c_o.jpg\;2048\;1365\; X-ALT-DESC;FMTTYPE=text/html:\\n\\n\\nI Centri di Per manenza per il Rimpatrio sono prigioni in cui vengono recluse le persone s enza i giusti documenti: il loro scopo è quello di isolare e rimpatriare c hi viene rinchiuso lì dentro. Queste strutture sono uno degli elementi del le politiche di controllo della popolazione migrante in mano allo Stato. D a anni però c’è chi lotta contro questi Centri\, da dentro e da fuori quel le mura. L’operazione Scintilla del febbraio del 2019\, legata allo sgombe ro dell’Asilo occupato a Torino\, va a colpire compagne e compagni che han no lottato contro il sistema di detenzione amministrativa per persone senz a documenti. Il 7 Ottobre inizierà il processo e per ques to ci sarà un PRESIDIO a partire dalle ore 10:30 al Tribunale in via Giovanni Falcone\, per portare solidarietà a chi ha de ciso di combattere contro ogni gabbia. Ma soprattutto le persone recluse hanno dimostrato che questi lager si possono chiudere con il fuoco delle rivolte\, come è accaduto il 10 settembre quando\, a seguito di una rivolta dentro il Cpr di Corso Brunelleschi\, una delle aree del centro è stata resa completamente inagibile.
\nPRESIDIO
\nsotto le mura del CPR
Sabato 9 Ottobr
e
\nalle ore 16
\nin Corso Bru
nelleschi
\nangolo via Monginevro Torino
sempre solidali e complici di chi lotta per la libertà
\n X-TAGS;LANGUAGE=it-IT:cpr\,frontiere\,migranti\,presidio\,solidarietà\,tori no X-INSTANT-EVENT:1 END:VEVENT BEGIN:VEVENT UID:ai1ec-3483@www.autistici.org/mezzoradaria DTSTAMP:20240329T155734Z CATEGORIES;LANGUAGE=it-IT:mobilitazioni\,presidi CONTACT: DESCRIPTION: DTSTART;TZID=Europe/Rome:20220320T150000 LOCATION:Casa di Reclusione di Saluzzo 'Rodolfo Morandi' @ Regione Bronda\, 19/B\, Saluzzo CN SEQUENCE:0 SUMMARY:Saluzzo (CN): presidio sotto le mura del carcere URL:https://www.autistici.org/mezzoradaria/evento/saluzzo-cn-presidio-sotto -le-mura-del-carcere/ X-COST-TYPE:free X-WP-IMAGES-URL:thumbnail\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-conten t/uploads/2020/05/prison-mind-1-300x300.jpg\;300\;300\;1\,medium\;https:// www.autistici.org/mezzoradaria/wp-content/uploads/2020/05/prison-mind-1-66 0x440.jpg\;660\;440\;1\,large\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-c ontent/uploads/2020/05/prison-mind-1.jpg\;618\;412\;\,full\;https://www.au tistici.org/mezzoradaria/wp-content/uploads/2020/05/prison-mind-1.jpg\;750 \;500\; X-ALT-DESC;FMTTYPE=text/html:\\n\\n\\n< img class='alignnone size-medium wp-image-3599' src='https://www.autistici .org/mezzoradaria/wp-content/uploads/2022/09/Locandina-660x371.jpg' alt='' width='660' height='371' srcset='https://www.autistici.org/mezzoradaria/w p-content/uploads/2022/09/Locandina-660x371.jpg 660w\, https://www.autisti ci.org/mezzoradaria/wp-content/uploads/2022/09/Locandina-768x432.jpg 768w\ , https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-content/uploads/2022/09/Locand ina-1536x864.jpg 1536w\, https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-content /uploads/2022/09/Locandina.jpg 1920w' sizes='(max-width: 660px) 100vw\, 66 0px' />
\nCosa è stata quella giornata? Cosa ha significato per chi l’ha attraver
sata?
\nNe abbiamo parlato tante volte e vogliamo ancora farlo: per n
on dimenticare.
\nCosì come molti e molte di noi non hanno mai diment
icato Genova 2001 perché\, anche allora\, eravamo nel giusto. Si portava p
er le strade una chiave di lettura anticipatrice di ciò che oggi stiamo vi
vendo: devastazioni ambientali e guerre per l’appropriazione di risorse e
per l’occupazione dei punti nevralgici e strategici alle mire geopolitiche
degli Stati e delle potenti multinazionali\; la conseguente fuga di inter
e popolazioni da terre devastate e le condizioni di sfruttamento imposte l
oro dalle politiche degli Stati in cui approdano\, sempre che le loro vite
non siano risucchiate dalla liquidità dei muri che sono costretti ad attr
aversare in condizioni estreme\; l’immiserimento delle condizioni di vita
dei più.
\nCi sono dei giorni in cui la rassegnazione cede il posto a
lla gioiosità di una rabbia collettiva finalmente espressa\, in cui luoghi
\, simboli e responsabilità non sono più avvertiti come lontani e intoccab
ili. In cui non c’è più separazione tra desiderio e azione.
Dopo 11
anni Daiyvid\, ricercato dalle autorità italiane poiché condannato per qu
ella giornata del reato di devastazione e saccheggio\, è stato arrestato a
d Atene lo scorso mese di luglio. Il 19 agosto il tribunale greco ha decis
o a favore dell’applicazione del mandato di arresto europeo (MAE)\, ordina
ndone il rimpatrio.
\nDall’8 settembre si trova rinchiuso dentro il c
arcere di Civitavecchia.
Un altro nome che si aggiunge alla lista
dei “fuggitivi” agguantati per questo infausto reato in giro per l’Europa.
\nCome Vincenzo che è nuovamente a forte rischio “estradizione”\, a
tre anni dal giorno della sua cattura in Francia e a più di venti dalle ma
nifestazioni contro il G8 di Genova 2001 per cui è ricercato.
\nLo sc
orso 14 luglio la Corte di Giustizia Europea si è espressa a favore della
sua consegna\, nonostante le evidenti incompatibilità tra questo particola
re articolo di reato e il codice penale francese. Il prossimo 11 ottobre\,
la Corte di Cassazione di Parigi deciderà sulla sua estradizione ma gli s
pazi per una decisione contraria si sono notevolmente ridotti se non azzer
ati.
Due storie\, quella di Daiyvid e Vincenzo che intrecciano giu stizialismo all’italiana e garantismo all’europea\; se il primo ha armato la repressione verso i manifestanti che a Genova e a Roma protestavano con tro il nuovo Ordine globale\, il secondo disarma ora le difese per garanti re una “serena” collaborazione tra Stati in materia di “estradizione”. Si conferma\, infatti\, come il MAE – introdotto nel 2004 – tenda nella prass i a spianare la strada verso un sistema di riconsegne rapide e frettolose tra paesi alleati\, aggirando ciò che resta delle precedenti tutele in mat eria.
\nSe lo Stato non dimentica è bene che sappia che anche noi no n lo facciamo. Ieri come oggi\, la nostra solidarietà ai compagni colpiti dalla repressione non vacilla ma anzi si rafforza.
\nPortiam o domenica 25 settembre la nostra vicinanza fuori dalle mura del carcere d i Civitavecchia alle ore 11 e facciamola sentire forte e chiara a Daiyvid.
\nCassa di solidarietà La Lima
Mobilitiamoci contro la repressione
\nCon la proclamazione della pandemi
a\, nei sistemi democratici capitalisti si sono affermate forme di governo
basate sullo stato di emergenza permanente.
\nSenza soluzione di con
tinuità siamo passati dalla reclusione di massa delle misure di sanità pub
bliche – coprifuoco\, lockdown\, ecc… – all’economia di guerra: aumentano
i prezzi dell’energia e dei beni primari (cibo) e i media parlano di razio
namento energetico per l’inverno.
\nGià stremati dall’emergenza sanit
aria\, ora dobbiamo tirare la cinghia per pagare le spese di guerra mentre
gli azionisti di Leonardo\, ENI e Stellantis riempiono i loro conti in ba
nca.
Siamo convinti che in molti paesi d’Europa una parte della po polazione si mobiliterà contro un ulteriore abbassamento delle proprie con dizioni di sopravvivenza\, ma siamo anche consapevoli che i governi\, e or mai da diversi anni\, hanno affilato i loro strumenti repressivi in vista di questa situazione.
\nL’Italia fa scuola. Qui\, a gestire le “emer
genze” in termini di repressione troviamo al primo posto la D.N.A.A.\, Dir
ezione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo la quale\, tra le altre\, ha i
l compito di esprimersi in merito all’opportunità di assegnare questo o qu
el detenuto a regimi detentivi speciali\, in primo luogo il 41 bis.
\nL’Antimafia (che dal 2015 si occupa anche di terrorismo) esporta nell’am
bito della repressione politica i metodi “eccezionali” ed “emergenziali” u
tilizzati contro la criminalità organizzata.
\nIl 41 bis è una forma
di tortura istituzionalizzata che\, utilizzando le tecniche di deprivazion
e sensoriale\, mira a produrre danni psichici e fisici a chi è sottoposto
a questo regime\, al fine di “produrre pentiti”.
\nSi tratta di uno s
trumento già utilizzato ai fini della repressione politica e applicato a d
etenuti e detenute appartenenti all’organizzazione comunista br-pcc.
Negli ultimi mesi\, sia la D.N.A.A. che il 41 bis hanno avuto un ruolo
chiave nell’inasprimento repressivo contro contro il movimento anarchico.
Tra gli episodi più recenti vogliamo segnalare:
\n– la pesante condan
na a 28 anni di reclusione per 280 (attentato con finalità di terrorismo)
a Juan Antonio Sorroche Fernandez accusato dell’attacco alla sede di Trevi
so del partito razzista della Lega Nord.
\n– la riqualificazione nel
reato di ” strage politica”\, da parte della Corte di Cassazione\, dell’at
tacco esplosivo contro la scuola allievi dei carabinieri di Fossano per cu
i sono stati condannati i compagni Anna Beniamino ed Alfredo Cospito. Entr
ambi gli attacchi non avevano provocato nessuna strage ma unicamente danni
materiali.
\n– lo scorso maggio\, il trasferimento di Alfredo nel ca
rcere di Bancali (Sassari)\, in regime di 41 bis.
Questi attacchi repressivi indicano la “tolleranza zero” verso l’azione diretta. Siamo con sapevoli che si tratta di un avvertimento per tutti coloro che partecipano attivamente al conflitto sociale e che determineranno\, a cascata\, un au mento della pressione repressiva su tutte le iniziative di lotta.
\nPerciò riteniamo che la difesa di questi compagni riguardi tutti e tutte\, così come riteniamo che estendere la solidarietà e difendersi collettivam ente dalla repressione sarà uno degli aspetti da affrontare nelle lotte de l prossimo futuro.
\nAbbiamo quindi deciso di dare corso ad una seri e di iniziative di lotta che riguardino le questioni specifiche che abbiam o indicato\, con l’intento di allargare il fronte della lotta alla repress ione.
\nPrimo appuntamento della mobilitazione:
\nVenerdì 30 Settembre
\nPresidio alla Di
rezione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo\, responsabile
\ndell’applicazione del 41 bis
\n( vicolo de
lla Moretta\, ore 10:00)
Compagne e compagni anarchici
\n\n
GENOVA 2001-PARIGI 2022
\nA PIÙ DI VENT’AN NI DAL G8 DI GENOVA 2001\, SI DECIDONO A PARIGI LE SORTI DI VINCENZO VECC HI
\nRICERCATO IN ITALIA PER AVER MANIFESTATO LA SUA OPPOSIZIONE AI GRANDI DELLA TERRA
\nCONDANNATO NEL 2012 AD UNA PENA TANTO PESANTE Q UANTO ASSURDA\, COME È STATO PER TUTTI I CONDANNATI PER GENOVA 2001
\n< p>CATTURATO IN FRANCIA NELL’AGOSTO 2019 DOPO DIECI ANNI DI PROCESSI E QUAS I ALTRETTANTI DI LATITANZA\nVINCENZO SI TROVA ATTUALMENTE LIBERO GR AZIE ALLA MOBILITAZIONE SOLIDALE CRESCIUTA IN FRANCIA AL MOMENTO DEL SUO A RRESTO
\nDOPO ALCUNE SENTENZE POSITIVE DEI TRIBUNALI FRANCESI\, CHE HANNO RIGETTATO IL REATO DI DEVASTAZIONE E SACCHEGGIO UTILIZZATO DAI GIUDI CI ITALIANI\, UNA SENTENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA RISCHIA ORA DI RIBALTARE LA DECISIONE FRANCESE DI NON ESTRADARE VINCENZO
\nPER QUE STO LA SUA LIBERTÀ È DI NUOVO IN PERICOLO E I COMITATI DI SOLIDARIETÀ SON O TORNATI PER LE STRADE
\nIL PROSSIMO 11 OTTOBRE LA CORTE DI CASSAZI ONE DI PARIGI PRENDERÀ UNA DECISIONE CHE POTREBBE ESSERE QUELLA DEFINITIVA
\nCOME FAMILIARI\, AMICI E COMPAGNI DI VINCENZO INVITIAMO CHIUNQUE POSSA E VOGLIA FARLO A MOBILITARSI ANCHE IN ITALIA
\nDAL PRO SSIMO 1º OTTOBRE
\nIN OGNI MANIERA\, ANCHE SOLO CON UN PRES
IDIO\, UN VOLANTINAGGIO\, UNO STRISCIONE\, UN DISEGNO O UNA SCRITTA SU UN
MURO
\n(se puoi\, comunicaci quanto hai intenzione di fare e\, se pos
sibile\, inviaci immagini da condividere con i comitati francesi\, a quest
o contatto: info@sosteniamovincenzo.org)
IN VISTA DI UN CORTEO A MILANO SABATO 8 OTTOBRE< br />\nORE 15\,00 P.ta GENOVA
\nPER SOSTENERE CHE LE RAGIONI DI CHI ALLORA SCESE PER LE STRADE DI GENOVA SONO OGGI ANCORA PI Ù GIUSTE ED URGENTI
\nPER RIBADIRE CHE I GOVERNANTI NON VANNO LASCIA TI TRANQUILLI MENTRE DEVASTANO E SACCHEGGIANO IL PIANETA SU CUI VIVIAMO
\nPER PROTESTARE CONTRO UNA GIUSTIZIA EUROPEA OSTAGGIO DEGLI INTERESSI COMMERCIALI E MILITARI
\nPER RICORDARE CHE IL CARCERE NON È UNA SOL UZIONE MA UN PROBLEMA
\nNESSUNA ESTRADIZIONE\, NESSUNA PRIGI
ONE!
\nVINCENZO LIBERO\, LIBERI/E TUTTI/E!<
/p>\n
Assemblea di sostegno a Vincenzo\, 18 settembre\, Milano (prossimi appuntamenti: www.sosteniamovincenzo.org)
\n X-TAGS;LANGUAGE=it-IT:carcere\,Genova 2001\,mobilitazioni\,presidio\,repres sione\,solidarietà\,vincenzo X-INSTANT-EVENT:1 END:VEVENT BEGIN:VEVENT UID:ai1ec-3615@www.autistici.org/mezzoradaria DTSTAMP:20240329T155734Z CATEGORIES;LANGUAGE=it-IT:mobilitazioni\,presidi CONTACT: DESCRIPTION:IL CAPITALISMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE\n“Una buona salute mentale consente alle persone di lavorare in modo produttivo e di realizza re appieno il proprio potenziale. Al contrario\, una cattiva salute mental e interferisce con la capacità di lavorare\, studiare e apprendere nuove c ompetenze. Essa ostacola i risultati scolastici dei bambini e può avere un impatto sulle prospettive occupazionali future.\nI ricercatori stimano ch e solo a causa della depressione e dell’ansia si perdono ogni anno 12 mili ardi di giorni lavorativi produttivi\, per un costo di quasi 1.000 miliard i di dollari. Questo dato comprende i giorni persi per assenteismo\, prese nzialismo (quando si va al lavoro ma non si lavora) e turnover del persona le.” (World mental Health report. Tranforming mental health for all\; Cap. 4.3.2 Economic Benefits\; OMS 2022).\nIl 13 e 14 ottobre 2022 si terrà a Roma l’incontro internazionale promosso dall’OMS (Organizzazone Mondiale d ella Sanità) in cui si presenterà il World Mental Health Report. È in ques ta occasione che nasce la chiamata a scendere in piazza a Roma Giovedì 13 Ottobre.\nOCCUPARSI DELLE CAUSE NON GENERA PROFITTO\nLa gestione sanitaria dell’emergenza pandemica ha evidenziato una totale assenza di interventi diretti ad approfondire le cause che l’hanno determinata\, occupandosi esc lusivamente dei sintomi. Focalizzare l’attenzione sulla ricerca delle caus e avrebbe significato inevitabilmente attuare una radicale trasformazione delle politiche sociali\, economiche\, ambientali\, sanitarie\, relazional i.\nTroppo costoso e quindi\, poco produttivo. La psichiatria funziona con le stesse modalità: al presentarsi di una crisi non vengono prese in cons iderazione le cause che l’hanno determinata\, la persona viene espropriata della possibilità di esprimere i propri significati e di autodeterminarsi attraverso un potere del tutto arbitrario il cui interesse non é affatto quello dichiarato della cura\, ma piuttosto la progressiva medicalizzazion e e cronicizzazione della crisi.\nLo Stato in questi due anni si è comport ato allo stesso modo: in nome di una presunta irresponsabilità collettiva ha imposto le sue direttive dall’alto imponendosi come organo iper-raziona le\, una mente che ‘decide’ e sovradetermina il ‘corpo’ sociale\, che in q uanto ‘corpo’ è ad esso subordinato secondo un dualismo riduzionista para- psichiatrico appunto. Lo Stato e i suoi tecnici hanno valutato lo ‘stato d i necessità’ secondo le leggi dell’economia\, e gestito l’emergenza/crisi con la contenzione – l’esproprio della salute – esattamente come avviene i n psichiatria. Allo stesso modo si è imposto un trattamento farmacologico col ricatto\, impedendo alle persone di esprimere il proprio consenso\, as sicurando l’immediato introito per Big Pharma e lasciando solo chi ha subi to le conseguenze sulla propria salute degli effetti collaterali del vacci no.\nPER LA LIBERTÀ DI SCELTA CONTRO L’OBBLIGO DI CURA\nL’attuale prassi n elle istituzioni psichiatriche prevede l’assunzione obbligatoria di psicof armaci che a lungo termine risultano il più delle volte essere dannosi e i nvalidanti. La progressiva cronicizzazione della sofferenza è funzionale d a un lato alla presa in carico a vita dall’altro al profitto delle multina zionali del farmaco.\nLa parola della persona non viene presa in considera zione o addirittura giudicata come sintomo della malattia\, mentre vivere in una società fondata sulla prestazione e l’individualismo\, la solitudin e e l’assenza di una dimensione comunitaria sembra cosa del tutto normale. Si interviene sui sintomi categorizzandoli come espressione di “malattia mentale” ricorrendo ai TSO\, alla contenzione fisica\, meccanica e farmaco logica. Nei CIM i colloqui sono troppo brevi e non c’è nessuna possibilità di essere ascoltatз o di esprimere dubbi e difficoltà.\nCrediamo che rive ndicare il diritto ad avere parola e ad autodeterminarsi significhi anche riappropriarsi delle proprie esperienze\, delle difficoltà\, della soffere nza e della molteplicità di modi per affrontarla. Siamo convintз che ci si ano persone\, tra coloro che operano all’interno delle strutture sanitarie \, che si rifiutano di essere complici di questo sistema di oppressione e che preferiscono slegare piuttosto che contenere\, ascoltare piuttosto che mettere a tacere con i farmaci\, essere solidali con chi si sottrae alle logiche di competizione. Sono loro che vorremmo al nostro fianco.\nTECNOLO GIE E DIGITALIZZAZIONE: LA RELAZIONE NEGATA\nSi parla di “salute mentale d igitale”\, un processo che strumentalizza le retoriche dell’innovazione\, dell’accessibilità e dell’inclusione\, introducendo invece forme sempre pi ù specializzate di controllo\, disciplinamento ed esclusione. Una “salute” sempre più delegata al dispositivo tecnico\, costruita intorno alle esige nze del mercato dell’industria tecnologica e all’inesorabile sottrazione d i reali spazi di soggettivazione\, autodeterminazione e solidarietà dal ba sso.\nCONTRO IL PROIBIZIONISMO PER LA RIDUZIONE DEL DANNO\nC’è un’evidente contraddizione nei proclami dell’OMS\, da un lato si promuove il consumo di sostanze “psicotrope” legali con effetti disastrosi\, dall’altro si cri minalizza l’autoconsumo di sostanze psicoattive. Al mondo un detenuto su c inque è in carcere per violazioni delle leggi sulle droghe. In Italia circ a un terzo della popolazione detenuta è in carcere per questo motivo. Il p roibizionismo non solo ha fallito\, ma è esclusivamente funzionale al cont rollo sociale e a finanziare narco-mafie e narco-stati utili al riciclo e alla riproduzione del Capitale. E’ fondamentale dare voce allз consumatorз \, attivando politiche dal basso improntate alla riduzione del danno e al consumo consapevole.\nPER L’ABOLIZIONE DELLA CONTENZIONE E DELL’ELETTROSHO CK\nNonostante le belle parole dell’OMS nei reparti psichiatrici si contin ua a morire legati nei letti di contenzione. Continuano ad essere praticat i dispositivi manicomiali e coercitivi come l’uso dell’elettroshock\, l’ob bligo di cura\, la contenzione farmacologica\, le porte chiuse\, le grate alle finestre\, le limitazioni e il controllo della libertà personale.\nNo n c’è salute nei CPR\, nelle carceri\, negli SPDC\, luoghi di tortura e an nientamento delle persone. Non c’è salute dove c’è violenza e discriminazi one di genere\, senza diritto effettivo all’aborto e supporto alla genitor ialità. Non c’è salute nelle politiche economiche che finanziano armamenti e guerre\, sottraendo risorse alla collettività e ai bisogni delle person e.\nLa salute che vogliamo si basa su percorsi di solidarietà\, autogestio ne e mutualismo dal basso. E’ il frutto dell’interdipendenza tra corpi\, c ondizioni sociali e ambientali.\nNon si può garantire salute per tuttз\, s enza lavoro\, scuola e università\, spazi comuni e di socialità liberati d alle logiche del profitto neoliberista. Crediamo che non ci sia bisogno di uno Stato né di un’organizzazione Mondiale che si proponga di riorganizza re e che sovradetermini la nostra salute e le nostre vite. Siamo convintз che ritrovarsi\, ricostruire delle relazioni e delle comunità\, riprenders i strade e spazi\, possa essere un primo passo per aprire un orizzonte nel quale dar vita a luoghi liberi dalle dinamiche individualistiche\, di sfr uttamento e mercificazione.\nPRESIDIO COMUNICATIVO\nGiovedì 13 ottobre all e ore 11.00 – Piazza del Risorgimento – Roma\nINVITIAMO TUTT3 A PARTECIPAR E!\nAssemblea Antipsichiatrica DTSTART;TZID=Europe/Rome:20221013T110000 LOCATION:Piazza del Risorgimento – Roma SEQUENCE:0 SUMMARY:Presidio anti-psichiatrico a Roma URL:https://www.autistici.org/mezzoradaria/evento/presidio-anti-psichiatric o-a-roma/ X-COST-TYPE:free X-WP-IMAGES-URL:thumbnail\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-conten t/uploads/2020/05/4309.0.450063121-kx1H-U431805064099677pE-1224x916@Corrie re-Web-Sezioni-300x300.jpg\;300\;300\;1\,medium\;https://www.autistici.org /mezzoradaria/wp-content/uploads/2020/05/4309.0.450063121-kx1H-U4318050640 99677pE-1224x916@Corriere-Web-Sezioni-660x494.jpg\;660\;494\;1\,large\;htt ps://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-content/uploads/2020/05/4309.0.4500 63121-kx1H-U431805064099677pE-1224x916@Corriere-Web-Sezioni.jpg\;618\;462\ ;\,full\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-content/uploads/2020/05 /4309.0.450063121-kx1H-U431805064099677pE-1224x916@Corriere-Web-Sezioni.jp g\;1224\;916\; X-ALT-DESC;FMTTYPE=text/html:\\n\\n\\nIL CAPITALISMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE
\n“Una buona salute mentale c
onsente alle persone di lavorare in modo produttivo e di realizzare appien
o il proprio potenziale. Al contrario\, una cattiva salute mentale interfe
risce con la capacità di lavorare\, studiare e apprendere nuove competenze
. Essa ostacola i risultati scolastici dei bambini e può avere un impatto
sulle prospettive occupazionali future.
\nI ricercatori stimano che s
olo a causa della depressione e dell’ansia si perdono ogni anno 12 miliard
i di giorni lavorativi produttivi\, per un costo di quasi 1.000 miliardi d
i dollari. Questo dato comprende i giorni persi per assenteismo\, presenzi
alismo (quando si va al lavoro ma non si lavora) e turnover del personale.
” (World mental Health report. Tranforming mental health for all\; Cap. 4.
3.2 Economic Benefits\; OMS 2022).
\nIl 13 e 14 ottobre 2022 si terrà
a Roma l’incontro internazionale promosso dall’OMS (Organizzazone Mondial
e della Sanità) in cui si presenterà il World Mental Health Report. È in q
uesta occasione che nasce la chiamata a scendere in piazza a Roma Giovedì
13 Ottobre.
OCCUPARSI DELLE CAUSE NON GENERA PROFITTO
\nLa gestione sanitaria dell’emergenza pandemica ha evidenziato
una totale assenza di interventi diretti ad approfondire le cause che l’h
anno determinata\, occupandosi esclusivamente dei sintomi. Focalizzare l’a
ttenzione sulla ricerca delle cause avrebbe significato inevitabilmente at
tuare una radicale trasformazione delle politiche sociali\, economiche\, a
mbientali\, sanitarie\, relazionali.
\nTroppo costoso e quindi\, poco
produttivo. La psichiatria funziona con le stesse modalità: al presentars
i di una crisi non vengono prese in considerazione le cause che l’hanno de
terminata\, la persona viene espropriata della possibilità di esprimere i
propri significati e di autodeterminarsi attraverso un potere del tutto ar
bitrario il cui interesse non é affatto quello dichiarato della cura\, ma
piuttosto la progressiva medicalizzazione e cronicizzazione della crisi.\nLo Stato in questi due anni si è comportato allo stesso modo: in nom
e di una presunta irresponsabilità collettiva ha imposto le sue direttive
dall’alto imponendosi come organo iper-razionale\, una mente che ‘decide’
e sovradetermina il ‘corpo’ sociale\, che in quanto ‘corpo’ è ad esso subo
rdinato secondo un dualismo riduzionista para-psichiatrico appunto. Lo Sta
to e i suoi tecnici hanno valutato lo ‘stato di necessità’ secondo le legg
i dell’economia\, e gestito l’emergenza/crisi con la contenzione – l’espro
prio della salute – esattamente come avviene in psichiatria. Allo stesso m
odo si è imposto un trattamento farmacologico col ricatto\, impedendo alle
persone di esprimere il proprio consenso\, assicurando l’immediato introi
to per Big Pharma e lasciando solo chi ha subito le conseguenze sulla prop
ria salute degli effetti collaterali del vaccino.
PER LA L IBERTÀ DI SCELTA CONTRO L’OBBLIGO DI CURA
\nL’attuale prass
i nelle istituzioni psichiatriche prevede l’assunzione obbligatoria di psi
cofarmaci che a lungo termine risultano il più delle volte essere dannosi
e invalidanti. La progressiva cronicizzazione della sofferenza è funzional
e da un lato alla presa in carico a vita dall’altro al profitto delle mult
inazionali del farmaco.
\nLa parola della persona non viene presa in
considerazione o addirittura giudicata come sintomo della malattia\, mentr
e vivere in una società fondata sulla prestazione e l’individualismo\, la
solitudine e l’assenza di una dimensione comunitaria sembra cosa del tutto
normale. Si interviene sui sintomi categorizzandoli come espressione di “
malattia mentale” ricorrendo ai TSO\, alla contenzione fisica\, meccanica
e farmacologica. Nei CIM i colloqui sono troppo brevi e non c’è nessuna po
ssibilità di essere ascoltatз o di esprimere dubbi e difficoltà.
\nCr
ediamo che rivendicare il diritto ad avere parola e ad autodeterminarsi si
gnifichi anche riappropriarsi delle proprie esperienze\, delle difficoltà\
, della sofferenza e della molteplicità di modi per affrontarla. Siamo con
vintз che ci siano persone\, tra coloro che operano all’interno delle stru
tture sanitarie\, che si rifiutano di essere complici di questo sistema di
oppressione e che preferiscono slegare piuttosto che contenere\, ascoltar
e piuttosto che mettere a tacere con i farmaci\, essere solidali con chi s
i sottrae alle logiche di competizione. Sono loro che vorremmo al nostro f
ianco.
TECNOLOGIE E DIGITALIZZAZIONE: LA RELAZIONE NEGATA< /strong>
\nSi parla di “salute mentale digitale”\, un processo che s trumentalizza le retoriche dell’innovazione\, dell’accessibilità e dell’in clusione\, introducendo invece forme sempre più specializzate di controllo \, disciplinamento ed esclusione. Una “salute” sempre più delegata al disp ositivo tecnico\, costruita intorno alle esigenze del mercato dell’industr ia tecnologica e all’inesorabile sottrazione di reali spazi di soggettivaz ione\, autodeterminazione e solidarietà dal basso.
\nCONTRO IL PROIBIZIONISMO PER LA RIDUZIONE DEL DANNO
\nC’è un’evide nte contraddizione nei proclami dell’OMS\, da un lato si promuove il consu mo di sostanze “psicotrope” legali con effetti disastrosi\, dall’altro si criminalizza l’autoconsumo di sostanze psicoattive. Al mondo un detenuto s u cinque è in carcere per violazioni delle leggi sulle droghe. In Italia c irca un terzo della popolazione detenuta è in carcere per questo motivo. I l proibizionismo non solo ha fallito\, ma è esclusivamente funzionale al c ontrollo sociale e a finanziare narco-mafie e narco-stati utili al riciclo e alla riproduzione del Capitale. E’ fondamentale dare voce allз consumat orз\, attivando politiche dal basso improntate alla riduzione del danno e al consumo consapevole.
\nPER L’ABOLIZIONE DELLA CONTENZIONE E DELL’ELETTROSHOCK
\nNonostante le belle parole dell’OMS
nei reparti psichiatrici si continua a morire legati nei letti di contenzi
one. Continuano ad essere praticati dispositivi manicomiali e coercitivi c
ome l’uso dell’elettroshock\, l’obbligo di cura\, la contenzione farmacolo
gica\, le porte chiuse\, le grate alle finestre\, le limitazioni e il cont
rollo della libertà personale.
\nNon c’è salute nei CPR\, nelle carce
ri\, negli SPDC\, luoghi di tortura e annientamento delle persone. Non c’è
salute dove c’è violenza e discriminazione di genere\, senza diritto effe
ttivo all’aborto e supporto alla genitorialità. Non c’è salute nelle polit
iche economiche che finanziano armamenti e guerre\, sottraendo risorse all
a collettività e ai bisogni delle persone.
\nLa salute che vogliamo s
i basa su percorsi di solidarietà\, autogestione e mutualismo dal basso. E
’ il frutto dell’interdipendenza tra corpi\, condizioni sociali e ambienta
li.
\nNon si può garantire salute per tuttз\, senza lavoro\, scuola e
università\, spazi comuni e di socialità liberati dalle logiche del profi
tto neoliberista. Crediamo che non ci sia bisogno di uno Stato né di un’or
ganizzazione Mondiale che si proponga di riorganizzare e che sovradetermin
i la nostra salute e le nostre vite. Siamo convintз che ritrovarsi\, ricos
truire delle relazioni e delle comunità\, riprendersi strade e spazi\, pos
sa essere un primo passo per aprire un orizzonte nel quale dar vita a luog
hi liberi dalle dinamiche individualistiche\, di sfruttamento e mercificaz
ione.
PRESIDIO COMUNICATIVO
\nGiovedì 13 ott
obre alle ore 11.00 – Piazza del Risorgimento – Roma
\nINVITI
AMO TUTT3 A PARTECIPARE!
Assemblea Antipsichiatrica
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