BEGIN:VCALENDAR VERSION:2.0 PRODID:-//mezzoradaria.subsite//NONSGML kigkonsult.se iCalcreator 2.20// CALSCALE:GREGORIAN METHOD:PUBLISH X-FROM-URL:https://www.autistici.org/mezzoradaria X-WR-TIMEZONE:Europe/Rome BEGIN:VTIMEZONE TZID:Europe/Rome X-LIC-LOCATION:Europe/Rome BEGIN:STANDARD DTSTART:20231029T030000 TZOFFSETFROM:+0200 TZOFFSETTO:+0100 RDATE:20241027T030000 TZNAME:CET END:STANDARD BEGIN:DAYLIGHT DTSTART:20240331T020000 TZOFFSETFROM:+0100 TZOFFSETTO:+0200 TZNAME:CEST END:DAYLIGHT END:VTIMEZONE BEGIN:VEVENT UID:ai1ec-3258@www.autistici.org/mezzoradaria DTSTAMP:20240328T152251Z CATEGORIES;LANGUAGE=it-IT:presidi CONTACT:Punto di Rottura-Contro i CPR\; puntodirottura@riseup.net DESCRIPTION:
\nLa gestione dell’immigrazione: un circu ito infame e mortifero
\nL’eccidio che si consuma da anni a
lle frontiere è frutto delle politiche razziste funzionali al capitale sac
cheggiatore di vite e di risorse. Nessuno mette a fuoco l’unica causa di q
ueste morti: il divieto di movimento per chi arriva dai paesi da depredare
. Quando si vedono bambini morti sulle spiagge o il numero delle vittime d
i uno degli ennesimi naufragi è troppo grande per voltare la testa dall’al
tra parte\, allora qualche turbamento prende le anime belle democratiche e
due o tre parole di cordoglio escono dalle loro bocche\, per un giorno\,
due\, poi più nulla. Si passa ad altro e tutto continua come prima. Solo n
ei primi mesi del 2021 sono già 700 i morti nel Mediterraneo\, per quanto
è dato sapere. Ma chissà quanti barconi affondano continuamente senza lasc
iare traccia. Dal 2013 al 2020 i morti e i dispersi nel mare davanti casa
nostra sono stati quasi 22 mila. Almeno 1.773 emigranti sono morti alle fr
ontiere interne dell’Europa. Circa 3.174 persone sono morte\, dall’inizio
del 2020\, nelle rotte migratorie mondiali. Senza una lotta contro le “pol
itiche migratorie” degli stati\, le immagini delle morti alle frontiere\,
la notizia dei soprusi e delle torture nei campi d’internamento fuori o de
ntro l’Europa\, produrranno forse qualche senso di colpa\, ma senza atti c
onseguenti. “Le immagini dei bambini morti sono inaccettabili” dice Draghi
\, ma non sono le immagini a essere inaccettabili\, è la loro morte che lo
è. Come lo sono le morti nei Centri per il Rimpatrio\, ultimo infame anel
lo del circuito dell’esclusione per gli emigranti sgraditi. Al CPR di Tori
no è morto un ragazzo di 23 anni\, Musa Balde\, che dopo aver subito un me
schino pestaggio a Ventimiglia da parte di tre italiani è stato incredibil
mente rinchiuso in un CPR invece di essere soccorso e protetto. Là ha trov
ato altri aguzzini? I pestaggi da parte della polizia all’interno di quei
centri non sono certo un evento raro\, prova ne sia l’ultimo nel tempo avv
enuto il 25 maggio a Corelli. Oltre a essere rinchiusi senza neppure aver
commesso reati\, in spazi lisci come le più inquietanti celle di isolament
o in carcere\, ricevendo cibo avariato e nessuna assistenza né sanitaria n
é legale\, quando si “permettono” di protestare ciò che li aspetta sono ba
stonate\, arresti e deportazioni. Dalla prima legge Martelli del 1990 in m
ateria di rifugiati e profughi\, fino ad arrivare all’ultimo pacchetto sic
urezza Lamorgese del 2020\, passando per la Turco-Napolitano del 1998 che
istituì i centri di reclusione per i senza documenti e la Bossi-Fini con l
e sue spietate modifiche\, la “questione migratoria” è sempre stata affron
tata come un problema di ordine pubblico ed economico. Il meccanismo fonda
mentale di controllo dell’immigrazione rimane la politica dei flussi. Le r
icadute per il sistema sono evidenti: se si agisce una spietata repression
e contro gli immigrati li si tiene sedati e ricattati\, uniti potrebbero c
reare sconvolgimenti difficilmente gestibili\, e diventerebbe più semplice
far accettare norme restrittive della libertà anche per tutti gli altri.
Il razzismo è insito nella pretesa di offrire accoglienza\, quando non esi
ste per queste persone la libertà di muoversi. Decretando quali individui
possano e quali no raggiungere una qualunque parte del mondo\, si aprono c
ampi vastissimi per guadagnare soldi e potere sulla pelle degli indesidera
ti. Gli emigrati sgraditi diventano una risorsa da mettere a profitto per
trafficanti di varia specie. Da chi gestisce centri ipocritamente definiti
d’accoglienza\, lager da cui non si può uscire o luoghi in cui attendere
improbabili documenti liberatori\, da chi fornisce servizi per cibo e vest
iario\, sempre di pessima qualità\, a chi si ricava uno stipendio come con
trollore\, mediatore o qualunque figura possa impersonare per ritagliarsi
una propria quota di profitto nella divisione della torta.
\nUn colos
sale affare che gareggia con altri considerati deprecabili\, quelli d’armi
e droga.
In solidarietà con i reclusi e i rivoltosi dei CPR\, con
tro i Lager di Stato
\nInvitiamo al Presidio che si terrà il 5 giugno
dalle 17 al CPR di Milano in via Corelli
Punto di Rottura
\n
Fb: Punto di Rottura-Contro i CPR\; mail: puntodirottura@riseup
.net