BEGIN:VCALENDAR VERSION:2.0 PRODID:-//mezzoradaria.subsite//NONSGML kigkonsult.se iCalcreator 2.20// CALSCALE:GREGORIAN METHOD:PUBLISH X-FROM-URL:https://www.autistici.org/mezzoradaria X-WR-TIMEZONE:Europe/Rome BEGIN:VTIMEZONE TZID:Europe/Rome X-LIC-LOCATION:Europe/Rome BEGIN:STANDARD DTSTART:20231029T030000 TZOFFSETFROM:+0200 TZOFFSETTO:+0100 RDATE:20241027T030000 TZNAME:CET END:STANDARD BEGIN:DAYLIGHT DTSTART:20240331T020000 TZOFFSETFROM:+0100 TZOFFSETTO:+0200 TZNAME:CEST END:DAYLIGHT END:VTIMEZONE BEGIN:VEVENT UID:ai1ec-3237@www.autistici.org/mezzoradaria DTSTAMP:20240329T112555Z CATEGORIES;LANGUAGE=it-IT:presidi CONTACT: DESCRIPTION:
\n DTSTART;TZID=Europe/Rome:20210602T103000 LOCATION:Stazione Centrale @ Piazza Medaglie d'Oro\, Bologna SEQUENCE:0 SUMMARY:Presidio a Bologna URL:https://www.autistici.org/mezzoradaria/evento/presidio-a-bologna/ X-COST-TYPE:free X-WP-IMAGES-URL:thumbnail\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-conten t/uploads/2019/10/represion-e1508051851534-300x300.jpg\;300\;300\;1\,mediu m\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-content/uploads/2019/10/repre sion-e1508051851534.jpg\;500\;341\; X-TAGS;LANGUAGE=it-IT:Bologna\,carcere\,frontiere\,presidio\,repressione\,s olidarietà X-INSTANT-EVENT:1 END:VEVENT BEGIN:VEVENT UID:ai1ec-3253@www.autistici.org/mezzoradaria DTSTAMP:20240329T112555Z CATEGORIES;LANGUAGE=it-IT:mobilitazioni\,presidi\,processi CONTACT: DESCRIPTION:\nCI SONO MORTI CHE PER LO STATO PESANO COME PIUME
\nDa poco più di un anno dal
la strage del carcere di Sant’Anna il tribunale di Modena sarà chiamato a
decidere sulla interruzione delle indagini inerenti le cause di morte di b
en otto sulle nove vittime di quella terribile giornata.
\nL’archivia
zione è stata richiesta alla procura\, proprio nel marzo appena trascorso\
, nonostante numerose incongruenze tra gli elementi di interrogazione.
Quando vuole\, la Giustizia italiana si rivela alquanto celere nonché
senza vergogna nel permettersi di dichiarare che ad essa\, nonché agli ad
detti penitenziari che la rappresentano\, “non si può addebitare alcun
a responsabilità …”
\nCome già per i continui casi di suicidio n
elle carceri\, ora persino rispetto ad una strage di tale portata\, l’unic
a cosa che possono\, evidentemente\, gli organi di Giustizia statale\, è l
’arroganrsi di svincolarsi dalla realtà del proprio coinvolgimento sulle s
orti di chi reprime.
\nPare valga più la conservazione di una pena in
flitta che la sopravvivenza di un detenuto.
LUNEDì 7 GIUGN
O ALLE H. 11\, PRESIDIO CONTRO L’ARCHIVIAZIONE
\nin
Corso Canalgrande presso il Tribunale di Modena
C omitato di Verità e Giustizia per i Morti del Sant’Anna
\n DTSTART;TZID=Europe/Rome:20210607T110000 LOCATION:Tribunale di Modena @ Corso Canalgrande SEQUENCE:0 SUMMARY:Presidio a Modena per non dimenticare la strage del Sant’Anna URL:https://www.autistici.org/mezzoradaria/evento/presidio-a-modena-per-non -dimenticare-la-strage-del-santanna/ X-COST-TYPE:free X-WP-IMAGES-URL:thumbnail\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-conten t/uploads/2021/06/ZEROCALC1-300x288-1.jpg\;300\;288\; X-TAGS;LANGUAGE=it-IT:anticarcerario\,carcere\,morti in carcere\,presidio\, solidarietà X-INSTANT-EVENT:1 END:VEVENT BEGIN:VEVENT UID:ai1ec-3301@www.autistici.org/mezzoradaria DTSTAMP:20240329T112555Z CATEGORIES;LANGUAGE=it-IT:cortei CONTACT: DESCRIPTION:\n DTSTART;TZID=Europe/Rome:20210711T170000 LOCATION:P.zza XXIV maggio - Milano SEQUENCE:0 SUMMARY:Corteo a Milano contro la violenza della polizia URL:https://www.autistici.org/mezzoradaria/evento/corteo-a-milano-contro-la -violenza-della-polizia/ X-COST-TYPE:free X-WP-IMAGES-URL:thumbnail\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-conten t/uploads/2021/06/zerocalc3-1024x408-1-300x300.jpg\;300\;300\;1\,medium\;h ttps://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-content/uploads/2021/06/zerocalc3 -1024x408-1-660x263.jpg\;660\;263\;1\,large\;https://www.autistici.org/mez zoradaria/wp-content/uploads/2021/06/zerocalc3-1024x408-1.jpg\;618\;246\;\ ,full\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-content/uploads/2021/06/z erocalc3-1024x408-1.jpg\;1024\;408\; X-TAGS;LANGUAGE=it-IT:anticarcerario\,corteo\,Milano\,repressione\,solidari età X-INSTANT-EVENT:1 END:VEVENT BEGIN:VEVENT UID:ai1ec-3353@www.autistici.org/mezzoradaria DTSTAMP:20240329T112555Z CATEGORIES;LANGUAGE=it-IT:presidi CONTACT: DESCRIPTION:\nP
RESIDIO IN SOLIDARIETA’ CON I DETENUTI ANARCHICI
\nS
OTTO IL CARCERE DI TERNI
\nSABATO 2 OTTOBRE 2021
Tra le mura della sezione AS2 del carcere di Terni si trovan
o Juan e Alfredo\, due compagni anarchici imprigionati dallo Stato\, uno d
al 2019\, l’altro da diversi anni. Entrambi sono accusati di strage (accus
a che può prevedere la pena dell’ergastolo)\, un’accusa che si rivela anco
ra più infamante mentre senza tanti scrupoli nelle galere di tutta la peni
sola l’apparato statale ha mostrato il pugno duro rivelando la sua vera na
tura stragista. Non occorre andare indietro nel tempo: i morti di Modena\,
Rieti\, Bologna\, il massacro di Santa Maria Capua Vetere dell’anno scors
o\; ma anche i morti nel mediterraneo\, la gestione militare dell’Epidemia
di Covid\, l’imposizione del lasciapassare e la vita digitalizzata sono a
lcune delle manifestazioni del dominio che ogni giorno aumenta nella direz
ione di incasellare l’intera società in una prigione a cielo aperto. Chi h
a trovato e ancora trova il coraggio di affrontarlo a testa alta\, con le
parole e con l’azione\, è fatto prigioniero\, zittito o addirittura ucciso
.
\nDopo le pesanti condanne dell’operazione Scripta Mantent e dell’o
perazione Panico\, anche le richieste per l’operazione Prometeo vanno dai
17 ai 18 anni. Il 2 ottobre a Treviso riprenderà il processo a Juan\, accu
sato di aver posizionato due ordigni\, di cui uno inesploso\, presso la se
de della Lega di Villorba nell’agosto del 2018\, e tra non molto seguirà l
a sentenza.
Il nemico è chiaro\, il carcere è strutturalme nte violento perché violenta è la natura dello Stato. Attaccarlo rimane l’unica possibilità per riconquistare qualche pezzo di libe rtà e aprire squarci per una vita diversa.
\nLa sol idarietà è la nostra arma.
\nPDF Lo stato d emerge nza genera stragi a cominciare dalle carceri
\nPDF 8 marzo 2020. Voci da dentro
\n DTSTART;TZID=Europe/Rome:20220306T150000 SEQUENCE:0 SUMMARY:Roma. Presidio a Rebibbia: Lo stato d’emergenza genera stragi a com inciare dalle carceri URL:https://www.autistici.org/mezzoradaria/evento/roma-presidio-a-rebibbia- lo-stato-demergenza-genera-stragi-a-cominciare-dalle-carceri/ X-COST-TYPE:free X-WP-IMAGES-URL:thumbnail\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-conten t/uploads/2020/08/rebibbia-1-670x391-1-300x300.jpg\;300\;300\;1\,medium\;h ttps://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-content/uploads/2020/08/rebibbia- 1-670x391-1-660x385.jpg\;660\;385\;1\,large\;https://www.autistici.org/mez zoradaria/wp-content/uploads/2020/08/rebibbia-1-670x391-1.jpg\;618\;361\;\ ,full\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-content/uploads/2020/08/r ebibbia-1-670x391-1.jpg\;670\;391\; X-TAGS;LANGUAGE=it-IT:anticarcerario\,carcere\,femminile\,presidio\,Rebibbi a\,Roma\,solidarietà X-INSTANT-EVENT:1 END:VEVENT BEGIN:VEVENT UID:ai1ec-3483@www.autistici.org/mezzoradaria DTSTAMP:20240329T112555Z CATEGORIES;LANGUAGE=it-IT:mobilitazioni\,presidi CONTACT: DESCRIPTION:\n DTSTART;TZID=Europe/Rome:20220320T150000 LOCATION:Casa di Reclusione di Saluzzo 'Rodolfo Morandi' @ Regione Bronda\, 19/B\, Saluzzo CN SEQUENCE:0 SUMMARY:Saluzzo (CN): presidio sotto le mura del carcere URL:https://www.autistici.org/mezzoradaria/evento/saluzzo-cn-presidio-sotto -le-mura-del-carcere/ X-COST-TYPE:free X-WP-IMAGES-URL:thumbnail\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-conten t/uploads/2020/05/prison-mind-1-300x300.jpg\;300\;300\;1\,medium\;https:// www.autistici.org/mezzoradaria/wp-content/uploads/2020/05/prison-mind-1-66 0x440.jpg\;660\;440\;1\,large\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-c ontent/uploads/2020/05/prison-mind-1.jpg\;618\;412\;\,full\;https://www.au tistici.org/mezzoradaria/wp-content/uploads/2020/05/prison-mind-1.jpg\;750 \;500\; X-TAGS;LANGUAGE=it-IT:carcere\,presidio\,repressione\,Saluzzo\,solidarietà X-INSTANT-EVENT:1 END:VEVENT BEGIN:VEVENT UID:ai1ec-3595@www.autistici.org/mezzoradaria DTSTAMP:20240329T112555Z CATEGORIES;LANGUAGE=it-IT:assemblee e incontri CONTACT: DESCRIPTION:\n< strong>SEMPRE AL FIANCO DI CHI LOTTA
\nI compagni anarchici
Vincenzo e Dayvid sono stati entrambi condannati per il reato di devastaz
ione e saccheggio: il primo in seguito ai fatti
\ndi Genova 2001\, du
rante il G8\, che avevano portato alla condanna di 10 compagni e compagne\
, il secondo invece per gli scontri avvenuti a Roma il 15 ottobre 2011.
\nSia Vince che Dayvid avevano tuttavia deciso di rendersi irreperibili
e di sottrarsi all’arresto\, preferendo la via della latitanza alle patri
e galere. La loro corsa si è purtroppo conclusa con l’arresto: Vince è sta
to fermato dopo sette anni dalla polizia francese in Bretagna\, mentre Day
vid è stato arrestato il 29 giugno scorso ad Atene. In entrambi i casi la
cattura è stata resa possibile dalla collaborazione tra le diverse polizie
europee nel contesto del MAE\, il mandato d’arresto europeo.
\nIn s
eguito all’arresto Dayvid è stato rimpatriato l’8 settembre e si trova att
ualmente nel carcere di Civitavecchia. Vince invece\, a più di vent’anni d
a Genova 2001\, dopo una lunga latitanza\, e a tre anni dal giorno della s
ua cattura in Francia\, è nuovamente a forte rischio “estradizione”. Nell’
autunno 2020 la Corte di Anger aveva deciso di non consegnarlo all’Italia\
, per l’accusa di “Devastazione e Saccheggio”\, ma lo scorso 14 luglio la
Corte di Giustizia Europea si è espressa a favore della sua consegna alla
giustizia italiana\, nonostante le incompatibilità tra il particolare e co
ntroverso reato di “Devastazione e Saccheggio” e il codice penale francese
. La decisione definitiva spetta adesso alla Corte di Cassazione di Parigi
convocata per il prossimo 11 ottobre\, ma gli spazi per una decisione con
traria si sono notevolmente ridotti.
\nProponiamo quindi una cena ben
efit per sostenere Vince e Dayvid e riferire brevemente alcuni aggiornamen
ti sulla loro situazione.
\n
cena benefit par david
“Ciga”
\nSABATO 24 SETTEMBRE
\n
Cosa è stata quella giornata? Cosa ha signif
icato per chi l’ha attraversata?
\nNe abbiamo parlato tante volte e v
ogliamo ancora farlo: per non dimenticare.
\nCosì come molti e molte
di noi non hanno mai dimenticato Genova 2001 perché\, anche allora\, erava
mo nel giusto. Si portava per le strade una chiave di lettura anticipatric
e di ciò che oggi stiamo vivendo: devastazioni ambientali e guerre per l’a
ppropriazione di risorse e per l’occupazione dei punti nevralgici e strate
gici alle mire geopolitiche degli Stati e delle potenti multinazionali\; l
a conseguente fuga di intere popolazioni da terre devastate e le condizion
i di sfruttamento imposte loro dalle politiche degli Stati in cui approdan
o\, sempre che le loro vite non siano risucchiate dalla liquidità dei muri
che sono costretti ad attraversare in condizioni estreme\; l’immiseriment
o delle condizioni di vita dei più.
\nCi sono dei giorni in cui la ra
ssegnazione cede il posto alla gioiosità di una rabbia collettiva finalmen
te espressa\, in cui luoghi\, simboli e responsabilità non sono più avvert
iti come lontani e intoccabili. In cui non c’è più separazione tra desider
io e azione.
Dopo 11 anni Daiyvid\, ricercato dalle autorità italia
ne poiché condannato per quella giornata del reato di devastazione e sacch
eggio\, è stato arrestato ad Atene lo scorso mese di luglio. Il 19 agosto
il tribunale greco ha deciso a favore dell’applicazione del mandato di arr
esto europeo (MAE)\, ordinandone il rimpatrio.
\nDall’8 settembre si
trova rinchiuso dentro il carcere di Civitavecchia.
Un altro nome
che si aggiunge alla lista dei “fuggitivi” agguantati per questo infausto
reato in giro per l’Europa.
\nCome Vincenzo che è nuovamente a forte
rischio “estradizione”\, a tre anni dal giorno della sua cattura in Franci
a e a più di venti dalle manifestazioni contro il G8 di Genova 2001 per cu
i è ricercato.
\nLo scorso 14 luglio la Corte di Giustizia Europea si
è espressa a favore della sua consegna\, nonostante le evidenti incompati
bilità tra questo particolare articolo di reato e il codice penale frances
e. Il prossimo 11 ottobre\, la Corte di Cassazione di Parigi deciderà sull
a sua estradizione ma gli spazi per una decisione contraria si sono notevo
lmente ridotti se non azzerati.
Due storie\, quella di Daiyvid e V incenzo che intrecciano giustizialismo all’italiana e garantismo all’europ ea\; se il primo ha armato la repressione verso i manifestanti che a Genov a e a Roma protestavano contro il nuovo Ordine globale\, il secondo disarm a ora le difese per garantire una “serena” collaborazione tra Stati in mat eria di “estradizione”. Si conferma\, infatti\, come il MAE – introdotto n el 2004 – tenda nella prassi a spianare la strada verso un sistema di rico nsegne rapide e frettolose tra paesi alleati\, aggirando ciò che resta del le precedenti tutele in materia.
\nSe lo Stato non dimentica è bene che sappia che anche noi non lo facciamo. Ieri come oggi\, la nostra solid arietà ai compagni colpiti dalla repressione non vacilla ma anzi si raffor za.
\nPortiamo domenica 25 settembre la nostra vicinanza fuo ri dalle mura del carcere di Civitavecchia alle ore 11 e facciamola sentir e forte e chiara a Daiyvid.
\nCassa di solidarietà La L ima
Mobilitiamoci contro la repressione
\nCon la
proclamazione della pandemia\, nei sistemi democratici capitalisti si sono
affermate forme di governo basate sullo stato di emergenza permanente.
\nSenza soluzione di continuità siamo passati dalla reclusione di massa
delle misure di sanità pubbliche – coprifuoco\, lockdown\, ecc… – all’eco
nomia di guerra: aumentano i prezzi dell’energia e dei beni primari (cibo)
e i media parlano di razionamento energetico per l’inverno.
\nGià st
remati dall’emergenza sanitaria\, ora dobbiamo tirare la cinghia per pagar
e le spese di guerra mentre gli azionisti di Leonardo\, ENI e Stellantis r
iempiono i loro conti in banca.
Siamo convinti che in molti paesi d’Europa una parte della popolazione si mobiliterà contro un ulteriore abb assamento delle proprie condizioni di sopravvivenza\, ma siamo anche consa pevoli che i governi\, e ormai da diversi anni\, hanno affilato i loro str umenti repressivi in vista di questa situazione.
\nL’Italia fa scuol
a. Qui\, a gestire le “emergenze” in termini di repressione troviamo al pr
imo posto la D.N.A.A.\, Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo la
quale\, tra le altre\, ha il compito di esprimersi in merito all’opportuni
tà di assegnare questo o quel detenuto a regimi detentivi speciali\, in pr
imo luogo il 41 bis.
\nL’Antimafia (che dal 2015 si occupa anche di t
errorismo) esporta nell’ambito della repressione politica i metodi “eccezi
onali” ed “emergenziali” utilizzati contro la criminalità organizzata.
\nIl 41 bis è una forma di tortura istituzionalizzata che\, utilizzando
le tecniche di deprivazione sensoriale\, mira a produrre danni psichici e
fisici a chi è sottoposto a questo regime\, al fine di “produrre pentiti”.
\nSi tratta di uno strumento già utilizzato ai fini della repression
e politica e applicato a detenuti e detenute appartenenti all’organizzazio
ne comunista br-pcc.
Negli ultimi mesi\, sia la D.N.A.A. che il 41
bis hanno avuto un ruolo chiave nell’inasprimento repressivo contro contr
o il movimento anarchico. Tra gli episodi più recenti vogliamo segnalare:<
br />\n– la pesante condanna a 28 anni di reclusione per 280 (attentato co
n finalità di terrorismo) a Juan Antonio Sorroche Fernandez accusato dell’
attacco alla sede di Treviso del partito razzista della Lega Nord.
\n
– la riqualificazione nel reato di ” strage politica”\, da parte della Cor
te di Cassazione\, dell’attacco esplosivo contro la scuola allievi dei car
abinieri di Fossano per cui sono stati condannati i compagni Anna Beniamin
o ed Alfredo Cospito. Entrambi gli attacchi non avevano provocato nessuna
strage ma unicamente danni materiali.
\n– lo scorso maggio\, il trasf
erimento di Alfredo nel carcere di Bancali (Sassari)\, in regime di 41 bis
.
Questi attacchi repressivi indicano la “tolleranza zero” verso l ’azione diretta. Siamo consapevoli che si tratta di un avvertimento per tu tti coloro che partecipano attivamente al conflitto sociale e che determin eranno\, a cascata\, un aumento della pressione repressiva su tutte le ini ziative di lotta.
\nPerciò riteniamo che la difesa di questi compagn i riguardi tutti e tutte\, così come riteniamo che estendere la solidariet à e difendersi collettivamente dalla repressione sarà uno degli aspetti da affrontare nelle lotte del prossimo futuro.
\nAbbiamo quindi deciso di dare corso ad una serie di iniziative di lotta che riguardino le quest ioni specifiche che abbiamo indicato\, con l’intento di allargare il front e della lotta alla repressione.
\nPrimo appuntamento della m obilitazione:
\nVenerdì 30 Settembre
\nPresidio alla Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo\, r
esponsabile
\ndell’applicazione del 41 bis<
br />\n( vicolo della Moretta\, ore 10:00)
Compagne e compagni anarchici
\n DTSTART;TZID=Europe/Rome:20220930T100000 LOCATION:Direzione Nazionale Antimafia @ vicolo della Moretta\, Roma SEQUENCE:0 SUMMARY:Roma: presidio contro la repressione URL:https://www.autistici.org/mezzoradaria/evento/roma-presidio-contro-la-r epressione/ X-COST-TYPE:free X-WP-IMAGES-URL:thumbnail\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-conten t/uploads/2019/11/41-bis-300x300.jpg\;300\;300\;1\,medium\;https://www.aut istici.org/mezzoradaria/wp-content/uploads/2019/11/41-bis-660x434.jpg\;660 \;434\;1\,large\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-content/uploads /2019/11/41-bis-1920x1264.jpg\;618\;407\;1\,full\;https://www.autistici.or g/mezzoradaria/wp-content/uploads/2019/11/41-bis.jpg\;2048\;1348\; X-TAGS;LANGUAGE=it-IT:41 bis\,presidio\,repressione\,Roma\,solidarietà X-INSTANT-EVENT:1 END:VEVENT BEGIN:VEVENT UID:ai1ec-3601@www.autistici.org/mezzoradaria DTSTAMP:20240329T112555Z CATEGORIES;LANGUAGE=it-IT:cortei\,mobilitazioni CONTACT: DESCRIPTION:GENOVA 2001-PARIGI 2022
\nA PIÙ DI VENT’ANNI DAL G8 DI GENOVA 2001\, SI DECIDONO A PARIGI LE SORTI DI VINCENZO VECCHI
\nRICERCATO IN ITALIA PER AVER MANIFES TATO LA SUA OPPOSIZIONE AI GRANDI DELLA TERRA
\nCONDANNATO NEL 2012 AD UNA PENA TANTO PESANTE QUANTO ASSURDA\, COME È STATO PER TUTTI I CONDAN NATI PER GENOVA 2001
\nCATTURATO IN FRANCIA NELL’AGOSTO 2019 DOPO DI ECI ANNI DI PROCESSI E QUASI ALTRETTANTI DI LATITANZA
\nVINCENZO SI TROVA ATTUALMENTE LIBERO GRAZIE ALLA MOBILITAZIONE SOLIDALE CRESCIUTA IN F RANCIA AL MOMENTO DEL SUO ARRESTO
\nDOPO ALCUNE SENTENZE POSITIVE DE I TRIBUNALI FRANCESI\, CHE HANNO RIGETTATO IL REATO DI DEVASTAZIONE E SACC HEGGIO UTILIZZATO DAI GIUDICI ITALIANI\, UNA SENTENZA DELLA CORTE DI GIUST IZIA EUROPEA RISCHIA ORA DI RIBALTARE LA DECISIONE FRANCESE DI NON ESTRADA RE VINCENZO
\nPER QUESTO LA SUA LIBERTÀ È DI NUOVO IN PERICOLO E I COMITATI DI SOLIDARIETÀ SONO TORNATI PER LE STRADE
\nIL PROSSIMO 11 OTTOBRE LA CORTE DI CASSAZIONE DI PARIGI PRENDERÀ UNA DECISIONE CHE POTREB BE ESSERE QUELLA DEFINITIVA
\nCOME FAMILIARI\, AMICI E COMPAGNI DI V INCENZO INVITIAMO CHIUNQUE POSSA E VOGLIA FARLO A MOBILITARSI ANCHE IN ITA LIA
\nDAL PROSSIMO 1º OTTOBRE
\nIN OGNI MANIE
RA\, ANCHE SOLO CON UN PRESIDIO\, UN VOLANTINAGGIO\, UNO STRISCIONE\, UN D
ISEGNO O UNA SCRITTA SU UN MURO
\n(se puoi\, comunicaci quanto hai in
tenzione di fare e\, se possibile\, inviaci immagini da condividere con i
comitati francesi\, a questo contatto: info@sosteniamovincenz
o.org)
IN VISTA DI UN CORTEO A MILANO
SABATO 8 OTTOBRE
\nORE 15\,00 P.ta GENOVA<
/p>\n
PER SOSTENERE CHE LE RAGIONI DI CHI ALLORA SCESE PER LE STRADE DI GENOVA SONO OGGI ANCORA PIÙ GIUSTE ED URGENTI
\nPER RIBADIRE CHE I GOVERNANTI NON VANNO LASCIATI TRANQUILLI MENTRE DEVASTANO E SACCHEGGIANO I L PIANETA SU CUI VIVIAMO
\nPER PROTESTARE CONTRO UNA GIUSTIZIA EUROP EA OSTAGGIO DEGLI INTERESSI COMMERCIALI E MILITARI
\nPER RICORDARE C HE IL CARCERE NON È UNA SOLUZIONE MA UN PROBLEMA
\nNESSUNA E
STRADIZIONE\, NESSUNA PRIGIONE!
\nVINCENZO LIBERO\,
LIBERI/E TUTTI/E!
Assemblea di sostegno a Vincenzo\, 18 s ettembre\, Milano (prossimi appuntamenti: www.sosteniamo vincenzo.org)
\n DTSTART;TZID=Europe/Rome:20221008T150000 LOCATION:Porta Genova - Milano SEQUENCE:0 SUMMARY:Presidio solidale con Vincenzo URL:https://www.autistici.org/mezzoradaria/evento/presidio-solidale-con-vin cenzo/ X-COST-TYPE:free X-WP-IMAGES-URL:thumbnail\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-conten t/uploads/2022/09/2-300x300.jpg\;300\;300\;1\,medium\;https://www.autistic i.org/mezzoradaria/wp-content/uploads/2022/09/2-660x438.jpg\;660\;438\;1\, large\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-content/uploads/2022/09/2 .jpg\;618\;410\;\,full\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-content/ uploads/2022/09/2.jpg\;1680\;1115\; X-TAGS;LANGUAGE=it-IT:carcere\,Genova 2001\,mobilitazioni\,presidio\,repres sione\,solidarietà\,vincenzo X-INSTANT-EVENT:1 END:VEVENT BEGIN:VEVENT UID:ai1ec-3615@www.autistici.org/mezzoradaria DTSTAMP:20240329T112555Z CATEGORIES;LANGUAGE=it-IT:mobilitazioni\,presidi CONTACT: DESCRIPTION: \nIL CAPITALISMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE
\n
“Una buona salute mentale consente alle persone di lavorare in modo produt
tivo e di realizzare appieno il proprio potenziale. Al contrario\, una cat
tiva salute mentale interferisce con la capacità di lavorare\, studiare e
apprendere nuove competenze. Essa ostacola i risultati scolastici dei bamb
ini e può avere un impatto sulle prospettive occupazionali future.
\n
I ricercatori stimano che solo a causa della depressione e dell’ansia si p
erdono ogni anno 12 miliardi di giorni lavorativi produttivi\, per un cost
o di quasi 1.000 miliardi di dollari. Questo dato comprende i giorni persi
per assenteismo\, presenzialismo (quando si va al lavoro ma non si lavora
) e turnover del personale.” (World mental Health report. Tranforming ment
al health for all\; Cap. 4.3.2 Economic Benefits\; OMS 2022).
\nIl 13
e 14 ottobre 2022 si terrà a Roma l’incontro internazionale promosso dall
’OMS (Organizzazone Mondiale della Sanità) in cui si presenterà il World M
ental Health Report. È in questa occasione che nasce la chiamata a scender
e in piazza a Roma Giovedì 13 Ottobre.
OCCUPARSI DELLE CAU SE NON GENERA PROFITTO
\nLa gestione sanitaria dell’emergen
za pandemica ha evidenziato una totale assenza di interventi diretti ad ap
profondire le cause che l’hanno determinata\, occupandosi esclusivamente d
ei sintomi. Focalizzare l’attenzione sulla ricerca delle cause avrebbe sig
nificato inevitabilmente attuare una radicale trasformazione delle politic
he sociali\, economiche\, ambientali\, sanitarie\, relazionali.
\nTro
ppo costoso e quindi\, poco produttivo. La psichiatria funziona con le ste
sse modalità: al presentarsi di una crisi non vengono prese in considerazi
one le cause che l’hanno determinata\, la persona viene espropriata della
possibilità di esprimere i propri significati e di autodeterminarsi attrav
erso un potere del tutto arbitrario il cui interesse non é affatto quello
dichiarato della cura\, ma piuttosto la progressiva medicalizzazione e cro
nicizzazione della crisi.
\nLo Stato in questi due anni si è comporta
to allo stesso modo: in nome di una presunta irresponsabilità collettiva h
a imposto le sue direttive dall’alto imponendosi come organo iper-razional
e\, una mente che ‘decide’ e sovradetermina il ‘corpo’ sociale\, che in qu
anto ‘corpo’ è ad esso subordinato secondo un dualismo riduzionista para-p
sichiatrico appunto. Lo Stato e i suoi tecnici hanno valutato lo ‘stato di
necessità’ secondo le leggi dell’economia\, e gestito l’emergenza/crisi c
on la contenzione – l’esproprio della salute – esattamente come avviene in
psichiatria. Allo stesso modo si è imposto un trattamento farmacologico c
ol ricatto\, impedendo alle persone di esprimere il proprio consenso\, ass
icurando l’immediato introito per Big Pharma e lasciando solo chi ha subit
o le conseguenze sulla propria salute degli effetti collaterali del vaccin
o.
PER LA LIBERTÀ DI SCELTA CONTRO L’OBBLIGO DI CURA
\nL’attuale prassi nelle istituzioni psichiatriche prevede l’ass
unzione obbligatoria di psicofarmaci che a lungo termine risultano il più
delle volte essere dannosi e invalidanti. La progressiva cronicizzazione d
ella sofferenza è funzionale da un lato alla presa in carico a vita dall’a
ltro al profitto delle multinazionali del farmaco.
\nLa parola della
persona non viene presa in considerazione o addirittura giudicata come sin
tomo della malattia\, mentre vivere in una società fondata sulla prestazio
ne e l’individualismo\, la solitudine e l’assenza di una dimensione comuni
taria sembra cosa del tutto normale. Si interviene sui sintomi categorizza
ndoli come espressione di “malattia mentale” ricorrendo ai TSO\, alla cont
enzione fisica\, meccanica e farmacologica. Nei CIM i colloqui sono troppo
brevi e non c’è nessuna possibilità di essere ascoltatз o di esprimere du
bbi e difficoltà.
\nCrediamo che rivendicare il diritto ad avere paro
la e ad autodeterminarsi significhi anche riappropriarsi delle proprie esp
erienze\, delle difficoltà\, della sofferenza e della molteplicità di modi
per affrontarla. Siamo convintз che ci siano persone\, tra coloro che ope
rano all’interno delle strutture sanitarie\, che si rifiutano di essere co
mplici di questo sistema di oppressione e che preferiscono slegare piuttos
to che contenere\, ascoltare piuttosto che mettere a tacere con i farmaci\
, essere solidali con chi si sottrae alle logiche di competizione. Sono lo
ro che vorremmo al nostro fianco.
TECNOLOGIE E DIGITALIZZA ZIONE: LA RELAZIONE NEGATA
\nSi parla di “salute mentale di gitale”\, un processo che strumentalizza le retoriche dell’innovazione\, d ell’accessibilità e dell’inclusione\, introducendo invece forme sempre più specializzate di controllo\, disciplinamento ed esclusione. Una “salute” sempre più delegata al dispositivo tecnico\, costruita intorno alle esigen ze del mercato dell’industria tecnologica e all’inesorabile sottrazione di reali spazi di soggettivazione\, autodeterminazione e solidarietà dal bas so.
\nCONTRO IL PROIBIZIONISMO PER LA RIDUZIONE DEL DANNO
\nC’è un’evidente contraddizione nei proclami dell’OMS\, da u n lato si promuove il consumo di sostanze “psicotrope” legali con effetti disastrosi\, dall’altro si criminalizza l’autoconsumo di sostanze psicoatt ive. Al mondo un detenuto su cinque è in carcere per violazioni delle legg i sulle droghe. In Italia circa un terzo della popolazione detenuta è in c arcere per questo motivo. Il proibizionismo non solo ha fallito\, ma è esc lusivamente funzionale al controllo sociale e a finanziare narco-mafie e n arco-stati utili al riciclo e alla riproduzione del Capitale. E’ fondament ale dare voce allз consumatorз\, attivando politiche dal basso improntate alla riduzione del danno e al consumo consapevole.
\nPER L’A BOLIZIONE DELLA CONTENZIONE E DELL’ELETTROSHOCK
\nNonostant
e le belle parole dell’OMS nei reparti psichiatrici si continua a morire l
egati nei letti di contenzione. Continuano ad essere praticati dispositivi
manicomiali e coercitivi come l’uso dell’elettroshock\, l’obbligo di cura
\, la contenzione farmacologica\, le porte chiuse\, le grate alle finestre
\, le limitazioni e il controllo della libertà personale.
\nNon c’è s
alute nei CPR\, nelle carceri\, negli SPDC\, luoghi di tortura e annientam
ento delle persone. Non c’è salute dove c’è violenza e discriminazione di
genere\, senza diritto effettivo all’aborto e supporto alla genitorialità.
Non c’è salute nelle politiche economiche che finanziano armamenti e guer
re\, sottraendo risorse alla collettività e ai bisogni delle persone.
\nLa salute che vogliamo si basa su percorsi di solidarietà\, autogestion
e e mutualismo dal basso. E’ il frutto dell’interdipendenza tra corpi\, co
ndizioni sociali e ambientali.
\nNon si può garantire salute per tutt
з\, senza lavoro\, scuola e università\, spazi comuni e di socialità liber
ati dalle logiche del profitto neoliberista. Crediamo che non ci sia bisog
no di uno Stato né di un’organizzazione Mondiale che si proponga di riorga
nizzare e che sovradetermini la nostra salute e le nostre vite. Siamo conv
intз che ritrovarsi\, ricostruire delle relazioni e delle comunità\, ripre
ndersi strade e spazi\, possa essere un primo passo per aprire un orizzont
e nel quale dar vita a luoghi liberi dalle dinamiche individualistiche\, d
i sfruttamento e mercificazione.
PRESIDIO COMUNICATIVO
\nGiovedì 13 ottobre alle ore 11.00 – Piazza del Risorgimento –
Roma
\nINVITIAMO TUTT3 A PARTECIPARE!
Assemblea Antipsichiatrica
\n DTSTART;TZID=Europe/Rome:20221013T110000 LOCATION:Piazza del Risorgimento – Roma SEQUENCE:0 SUMMARY:Presidio anti-psichiatrico a Roma URL:https://www.autistici.org/mezzoradaria/evento/presidio-anti-psichiatric o-a-roma/ X-COST-TYPE:free X-WP-IMAGES-URL:thumbnail\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-conten t/uploads/2020/05/4309.0.450063121-kx1H-U431805064099677pE-1224x916@Corrie re-Web-Sezioni-300x300.jpg\;300\;300\;1\,medium\;https://www.autistici.org /mezzoradaria/wp-content/uploads/2020/05/4309.0.450063121-kx1H-U4318050640 99677pE-1224x916@Corriere-Web-Sezioni-660x494.jpg\;660\;494\;1\,large\;htt ps://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-content/uploads/2020/05/4309.0.4500 63121-kx1H-U431805064099677pE-1224x916@Corriere-Web-Sezioni.jpg\;618\;462\ ;\,full\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-content/uploads/2020/05 /4309.0.450063121-kx1H-U431805064099677pE-1224x916@Corriere-Web-Sezioni.jp g\;1224\;916\; X-TAGS;LANGUAGE=it-IT:antipsichiatria\,presidio\,repressione\,salute X-INSTANT-EVENT:1 END:VEVENT BEGIN:VEVENT UID:ai1ec-3629@www.autistici.org/mezzoradaria DTSTAMP:20240329T112555Z CATEGORIES;LANGUAGE=it-IT:benefit CONTACT: DESCRIPTION:\n DTSTART;TZID=Europe/Rome:20221015T230000 LOCATION:El Paso occupato @ Via Passo Buole 47\, Torino SEQUENCE:0 SUMMARY:Concerto benefit a Torino URL:https://www.autistici.org/mezzoradaria/evento/concerto-benefit-a-torino / X-COST-TYPE:free X-WP-IMAGES-URL:thumbnail\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-conten t/uploads/2020/05/d03cb0bf54313e420e3d8b280ae2ac23-300x300.jpg\;300\;300\; 1\,medium\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-content/uploads/2020/ 05/d03cb0bf54313e420e3d8b280ae2ac23.jpg\;458\;480\; X-TAGS;LANGUAGE=it-IT:anticarcerario\,benefit\,solidarietà X-INSTANT-EVENT:1 END:VEVENT BEGIN:VEVENT UID:ai1ec-3627@www.autistici.org/mezzoradaria DTSTAMP:20240329T112555Z CATEGORIES;LANGUAGE=it-IT:cortei CONTACT: DESCRIPTION:Contro il carcere e la società che lo rende necessario
\nIl 5 maggio 2022 il compagno ana rchico Alfredo Cospito è stato trasferito nel carcere di Bancali in Sardeg na e rinchiuso nel regime di 41 bis. Il 6 luglio la Cassazione ha condanna to nel processo “Scripta manent” Anna\, Alfredo e Nicola per il reato di a ssociazione sovversiva con finalità di terrorismo (articolo 270-bis c.p.). Inoltre\, la Corte ha accolto la richiesta di riqualificare l’accusa vers o Alfredo e Anna\, dal reato di strage semplice al reato di strage politic a (articolo 285 c.p.) – che prevede come pena l’ergastolo – in relazione a d un attentato esplosivo alla scuola allievi carabinieri di Fossano che ha provocato danni materiali alla struttura\, senza conseguenze lesive.
\nSempre a luglio Juan Sorroche\, un altro compagno anarchico\, è stato condannato in primo grado a 28 anni di reclusione per il reato di attenta to con finalità di terrorismo (articolo 280 c.p.) per due ordigni\, di cui uno inesploso\, che danneggiarono il portone della sede della Lega Nord d i Villorba (TV) nell’estate 2018.
\nQueste sentenze segnano un punto di svolta importante nella repressione da parte dello Stato italiano\, no n solo nei confronti del movimento anarchico\, ma più in generale verso ch iunque provi a lottare e a ribellarsi. Non è un caso che questo inasprirsi delle condanne e delle condizioni detentive per i prigionieri anarchici e le prigioniere anarchiche arrivi in un periodo di forte repressione che c olpisce tutte le soggettività e gruppi che incrinano la pacificazione soci ale perseguita dallo Stato.
\nNello stato di emergenza perenne che o rmai è diventato normalità\, qualsiasi protesta verso le imposizioni dello Stato è marchiata come minaccia verso la società intera\; se poi dalla pr otesta si passa all’azione concreta\, l’accusa verso chi agisce deve esser e esemplare. Ne sono un esempio i diversi tentativi di contestazione di re ati associativi susseguitisi negli ultimi anni\, ad esempio contro la lott a NO TAV\, contro la presenza militare in Sardegna e più di recente contro i sindacati di base impegnati nella lotta dei lavoratori nel settore dell a logistica.
\nL’inasprirsi delle pene è rivolto verso tutte quelle azioni che mettono in crisi la pacificazione funzionale a Stato e capitale . Basti pensare alla riesumazione del reato di devastazione e saccheggio ( che prevede fino a 15 anni di reclusione) nell’ambito di cortei\, a carico degli ultras e dei reclusi/e in carceri o CPR. Oppure pensiamo all’aggrav amento della pena prevista per il reato di “blocco stradale” (pratica da s empre appartenente ai più svariati ambiti di lotta) che oggi prevede sino a 12 anni di reclusione.
\nSotto attacco non ci sono solo le azioni\ , ma anche le idee. Diversi\, ad esempio\, sono i musicisti che di recente si sono trovati accusati di istigazione a delinquere e vilipendio\, sempl icemente per il contenuto dei loro testi inneggianti all’ostilità contro l e forze dell’ordine\, i militari o le autorità più in generale. In ambito anarchico invece\, sempre più spesso\, il reato di istigazione a delinquer e viene affiancato dall’aggravante di terrorismo ed utilizzato per costrui re ipotesi associative. Si pensi alle pubblicazioni messe sotto accusa per aver sostenuto la necessità della violenza rivoluzionaria e per aver dato voce al contributo alla lotta che Alfredo non ha mai smesso di portare\, anche da dietro le sbarre delle sezioni di alta sicurezza. Proprio per que sto motivo si è visto trasferire a maggio 2022 in 41-bis a Bancali\, regim e che prevede il blocco pressoché totale della corrispondenza.
\nEvi dentemente le idee di Alfredo sono scomode perché\, coerentemente all’azio ne che nel 2012 lo ha portato in carcere – la gambizzazione dell’amministr atore delegato di Ansaldo Nucleare – spiegano con semplicità lo slancio et ico che sta dietro all’agire. Questa azione riconosce chiaramente come die tro allo sfruttamento della terra e dei popoli\, non ci sono solo dei nomi di multinazionali o di società per azioni ma uomini e donne che ogni gior no prendono decisioni che rendono l’esistenza sempre più invivibile alla m aggior parte della popolazione mondiale.
\nIn una società neoliberal e come quella in cui viviamo è sempre più evidente che le condizioni di sa lute e benessere sono garantite a una ristretta fascia di popolazione\, me ntre per la restante parte lo sfruttamento lavorativo\, l’insicurezza abit ativa e relazionale\, il malessere fisico e psicologico sono la quotidiani tà. In questo contesto il carcere si configura come un “ghetto sociale” in cui vengono rinchiuse le persone che per scelta\, o semplicemente per nec essità\, si trovano a non rispettare le leggi dello Stato e che non posseg gono le risorse economiche per pagarsi una difesa né tanto meno la copertu ra delle istituzioni concessa a chi ricopre posizioni di potere. É interes sante notare come più della metà delle persone recluse abbia una condanna per reati legati alla legge sugli stupefacenti o contro la proprietà (furt o\, rapina)\, che il 15% dei carcerati sia classificato come tossicodipend ente e che oltre il 30% non abbia la cittadinanza italiana. La funzione ri abilitativa del carcere rimane una dichiarazione della propaganda di Stato per rendere più accettabile una situazione che di riabilitativo non ha nu lla. Come può essere riabilitativo un luogo dove si vive in 3 metri quadra ti di cella\, dove l’assistenza medica è garantita solo quando si tratta d i psicofarmaci\, dove si muore per mancanza di cure adeguate e per suicidi o (67 i suicidi da inizio 2022)?
\nSe dentro come fuori dalle carcer i le condizioni degli oppressi e delle oppresse sono sempre peggiori\, è c hiaro come per lo Stato diventi fondamentale recidere ogni potenziale lega me di solidarietà. Lo vediamo nel nostro quotidiano dove\, da anni\, quals iasi dimensione collettiva o comunitaria viene continuamente posta sotto a ttacco. Dalla precarietà e dal ricatto che caratterizzano ogni condizione lavorativa\, passando al massivo ricorso della tecnologia per mediare ogni forma di comunicazione e scambio\, alla soppressione pressoché totale di spazi fisici di aggregazione che non rispondono alla logica del profitto\, sino alla puntuale costruzione di “nemici pubblici” contro cui\, ci vien detto\, ogni strumento repressivo è lecito.
\nL’emarginazione dell’i
ndividuo passa dunque anche dal carcere\, strumento per eccellenza finaliz
zato ad annichilire l’individuo attraverso l’isolamento dalla sua comunità
di riferimento (che sia quella affettiva\, politica o altra). Al suo inte
rno\, nel corso degli anni\, sono nati circuiti pensati per determinati re
ati\, come quelli di Alta Sicurezza (AS)\, e il regime di carcere duro del
41bis. Quest’ultimo è stato istituito sulla scia della cosiddetta lotta a
lla mafia e sull’onda emotiva della strage di Capaci. Il clima di paura e
il mostro da annientare sono stati la cornice che ha reso questo strumento
socialmente accettabile. Isolamento totale per anni\, discrezionalità tot
ale e possibilità di rinnovare continuamente questo stato detentivo\, limi
tazione nel tenere beni personali (come la foto di un proprio caro) in cel
la\, divieto di ricevere libri dall’esterno\, censura della posta e così v
ia. Queste sono solo alcune delle condizioni imposte per legge ai prigioni
eri e alle prigioniere in 41 bis\, ma ad esse si aggiungono quelle “discre
zionali”: schermatura delle finestre con pannelli di plexiglas\, sezioni p
oste sotto terra come quella del carcere di Bancali\, primi due anni in to
tale isolamento. L’obiettivo del regime è duplice: da un lato indurre il p
rigioniero a denunciare altre persone\, a “collaborare” per riguadagnare u
n po’ di vivibilità purché si getti nelle segrete medievali qualcun altro.
\nDall’altro\, isolare in modo totale l’individuo\, spezzare ogni le
game sociale sia dentro che fuori le mura\, renderlo disumano e annientarl
o.
Come sempre\, l’applicazione di nuovi e più gravosi strumenti r
epressivi riguarda inizialmente chi già rientra nella classificazione di “
nemico pubblico” e poi\, una volta passati nell’assetto legislativo e nell
’immaginario sociale\, viene estesa anche ad altri. E così il 41 bis è sta
to esteso nel 2005 ai prigionieri/e politici delle BR-PCC Morandi\, Mezzas
alma\, Lioce e Blefari\, quest’ultima uccisa proprio dalle pesanti condizi
oni di questo regime. Ora\, come dimostra il caso di Alfredo\,
\ntocc
a agli anarchici. E domani chissà.
Un altro tassello dell’annienta
mento del singolo e della sua possibilità di essere parte di una comunità
umana è l’ergastolo ostativo\, strumento con cui lo Stato condanna l’indiv
iduo a un fine pena mai\, senza se e senza ma. Tra i tanti ergastolani\, r
icordiamo Mario Trudu\, morto di carcere in Sardegna dopo una vita rinchiu
sa tra le sbarre. A chi è sottoposto all’ergastolo
\nostativo sono ne
gati tutti i benefici\, in nome di una valutazione sulla “pericolosità” de
l soggetto basata sul rifiuto di collaborare con lo Stato\, su legami veri
o presunti con la criminalità organizzata o con la lotta politica\, o sul
la mancata partecipazione all’opera “rieducativa”.
\nL’isolamento\, t
uttavia\, si configura anche quando non vengono applicati strumenti partic
olarmente afflittivi di cui abbiamo parlato\; ci riferiamo ad esempio all’
utilizzo di strumenti punitivi interni al carcere\, quali l’applicazione d
el regime 14 bis\, o le svariate condizioni di isolamento de facto.
La storia della Sard
egna\, oltre a essere storia di conquista e colonizzazione\, è anche stori
a di carcerazione. L’introduzione del carcere avviene nel XVIII secolo con
l’avvio della cosiddetta modernità\, la sua affermazione passa attraverso
la definizione del banditismo come piaga sociale ed endemica della Sardeg
na.
\nCon il Regno d’Italia la Sardegna diviene il luogo in cui chiud
ere “gli irregolari”\, cioè tutti coloro che non accettano le leggi del nu
ovo Stato o che\, ridotti in miseria\, cercano fuori dalla legge spazi di
sopravvivenza.
\nAncora\, con la ristrutturazione del sistema peniten
ziario degli anni ‘70 del Novecento\, essa diventa il luogo di detenzione
e tortura prima per i detenuti accusati di reati di mafia poi per i prigio
nieri politici e ribelli. Con l’istituzione delle “carceri speciali”\, ben
due delle prime cinque strutture individuate a tal fine si trovano sull’i
sola.
D’altronde l’espandersi e l’evolversi del sistema carcerario sardo è da sempre legato a doppio filo con i momenti chiave della sua col onizzazione da parte dello Stato. Si pensi alla strenua opposizione contro l’esportazione della proprietà privata da parte dei sabaudi nei primi del l’800\, al susseguirsi degli scioperi dei minatori nei primi del Novecento \, passando alle lotte contro l’imposizione delle industrie petrolchimiche nel secolo scorso\, oppure contro le servitù militari.
\nL’ultima p
agina di questa politica è stata\, come già accennato\, il Piano Carceri d
el 2009 che oltre ad aumentare notevolmente la capacità detentiva dell’iso
la\, per la prima volta ha predisposto la costruzione di un carcere apposi
tamente progettato per l’applicazione del 41 bis: Bancali.
\nIn total
e ad oggi ci sono 10 strutture detentive di cui 5 carceri speciali\; 3 dif
ferenti 41 bis sparsi nel territorio e un quarto in costruzione.
P erché abbiamo sentito la necessità di scrivere tutto questo in vista della manifestazione di fine ottobre in solidarietà ad Alfredo e tutti i prigio nieri e le prigioniere? Perché pensiamo che oggi più che mai sia necessari o inserire la lotta contro il carcere all’interno della nuova cornice poli tica e sociale nella quale stiamo vivendo. Un mondo dove il controllo è se mpre più pervasivo e dove l’isolamento del prigioniero è speculare all’iso lamento di ogni individuo. Gli strumenti messi in campo sono molteplici\, ma l’obiettivo sembra comune: distruggere la dimensione comunitaria dell’i ndividuo\, annichilire ogni possibilità di deviazione rispetto all’ordine costituito.
\nA chi quell’ordine costituito ha messo in discussione nelle parole e nei fatti va tutta la nostra solidarietà. Con chi lotta con ogni mezzo necessario contro la disumanizzazione dell’individuo saremo al fianco.
\nPer Anna\, Alfredo\, Juan e tutte le prigioniere e i prigionieri che lottano saremo in strada il 29 Ottobre e oltre.
\nFuori Alfredo dal 41 bis! Chiudere il 41 bis! Liberi tu tti\, libere tutte!
\n DTSTART;TZID=Europe/Rome:20221029T160000 LOCATION:Casa di reclusione @ P.zza Emiciclo Garibaldi\, Sassari SEQUENCE:0 SUMMARY:Sassari: corteo contro il carcere URL:https://www.autistici.org/mezzoradaria/evento/sassari-presidio-sotto-il -carcere/ X-COST-TYPE:free X-WP-IMAGES-URL:thumbnail\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-conten t/uploads/2019/11/41-bis-300x300.jpg\;300\;300\;1\,medium\;https://www.aut istici.org/mezzoradaria/wp-content/uploads/2019/11/41-bis-660x434.jpg\;660 \;434\;1\,large\;https://www.autistici.org/mezzoradaria/wp-content/uploads /2019/11/41-bis-1920x1264.jpg\;618\;407\;1\,full\;https://www.autistici.or g/mezzoradaria/wp-content/uploads/2019/11/41-bis.jpg\;2048\;1348\; X-TAGS;LANGUAGE=it-IT:41bis\,carcere\,corteo\,repressione\,solidarietà X-INSTANT-EVENT:1 END:VEVENT BEGIN:VEVENT UID:ai1ec-3643@www.autistici.org/mezzoradaria DTSTAMP:20240329T112555Z CATEGORIES;LANGUAGE=it-IT:assemblee e incontri CONTACT: DESCRIPTION: