VIGILIA FRIZZANTE A GALLARATE

Quella del 2018 verrà sicuramente ricordata come una delle più frizzanti vigilie d’anno nuovo vissute a Gallarate.
I Sinti, dopo essere stati sgomberati dal loro campo di via Lazzaretto, erano stati parcheggiati per un mese in un albergo di Somma Lombardo dalla giunta fascioleghista di Cassani. Buttati fuori anche dall’albergo, a queste persone sono rimaste ben poche prospettive sul dove poter vivere. Così questa mattina si sono presentate sotto il Comune di Gallarate per far sentire la propria voce e cantargliele a sindaco e compagnia bella.
Qualcuno ha pensato di salire nell’ufficio del sindaco per dirgliele di persona, ma il portone d’ingresso del Comune è stato prontamente serrato da uscieri e sbirri. Nella calca è saltato qualche vetro e sono volate parole poco gentili nei confronti del primo cittadino.

L’idea dei Sinti era quindi di darsi nuovamente appuntamento questa sera, la notte di San Silvestro, per passare la mezzanotte sotto il Municipio. A questo punto sono intervenuti dall’angolo in fondo della tavolata natalizia alcuni sinistri, che per non farsi mancare dalla tradizionale foto-ricordo cittadinista han pensato di consigliare agli arrabbiati di calmarsi, che così non si ottiene nulla, che bisogna manifestare pacificamente e altre amenità che sono un sinistro può partorire.

La realtà è come sempre un’altra, e infatti guarda caso proprio dopo la mattinata agitata il Comune ha riaperto il dialogo che era fino a ieri invece chiuso.
A detta dei Sinti, che di elemosinare un tetto pare proprio non siano disposti, questo è solo l’inizio.
Vogliono difendere il loro modo di vivere, e la loro cultura?
Noi glielo auguriamo.

Nella foto una scritta comparsa una di queste notti sul Comune di Gallarate, dopo che il sindaco Cassani aveva dichiarato in riferimento alla presenza di alcune ragazze durante la contestazione in consiglio comunale che “saranno state le fidanzate di chi ha fatto incursione in aula consigliare”