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LA BANALITÀ DEL MALE

Non ci stupisce più di tanto che la giunta Fagioli inneggi e pratichi una politica razzista e securitaria. In fondo sono stati di parola e stanno mantenendo il programma. Nè ci stupisce più di tanto – dopo le telecamere in ogni dove, dopo il Daspo Urbano, dopo aver multato al mercato e nel centro storico poveri, questuanti e commercianti irregolari dopo i fogli di via regalati a destra e a manca, dopo la militarizzazione della Polizia Locale, dopo aver chiesto il pugno di ferro del Prefetto, dopo aver dato spazio ad organizzazioni fasciste e naziste, dopo aver tentato di negare spazi comunali ad associazioni o assemblee antifasciste – l’ennesima trovata degna del ventennio.
Una scritta in via Bergamo recita: “Ti ricordi della Gestapo? Toc-toc”. Correlata di svastiche. Il Sindaco deve essersi fatto ispirare da tanta genialità, e allora ha riproposto l’adagio in salsa saronnese: numerosi cittadini si sono sentiti bussare alla porta, dall’altra parte i gendarmi della Polizia Locale che chiedevano casa per casa se la tal persona avesse realmente firmato in piazza per chiedere il consiglio comunale aperto per discutere della bonifica della Cantoni. Non bastava esibire i documenti, è stata anche richiesta una seconda firma, per verificare che combaciasse con la prima.
Giunta fascista, politica fascista, pratiche fasciste.

FAGIOLI: TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO

“Fiamme che viste da lontano sembrano i bombardamenti in Iraq”

“Se si fosse intervenuti 5 minuti dopo il danno sarebbe stato maggiore”

“Ci sono ipotesi su chi possano essere gli autori ma aspettiamo esito delle indagini.”

“Da una prima visione sembra che la dinamica sia simile a quella del raid vandalico delle martellate contro la porta scorrevole”.

“Da gruppi politici attivi in città episodi di questo tipo non sono mai arrivati. Passare da volantinaggi a cortei a atti di terrorismo è un passaggio che in passato che non c’è mai stato. Auguro per loro che la matrice non sia questa, perchè credo che la città non voglia più sottoportare. Per la rabbia che fanno venire e per i danni. E poi immagino che la risposta dello Stato di fronte ad un atto di questo tipo non potrebbe mancare”.

Queste le dichiarazioni del Sindaco di Saronno dopo l’incendio che nella notte tra martedì e mercoledì ha bruciato sei auto comunali. Da segnalare il delirio di onnipotenza del nostro primo cittadino che, dopo le dichiarazioni degli scorsi mesi in cui si ergeva da Sindaco a Sceriffo, ora si trova in questa nuova fiction in un duplice accattivante ruolo: investigatore e Pubblico Ministero in toga nera a proporre ipotesi di reato e relativi indiziati.

In questo Cluedo in salsa saronnese non manca il giornalista da strapazzo che associa questo episodio a una scritta sul Comune di ben quattro anni fa.

Nella storia del cinema non mancano episodi di attori che passano anche dietro la macchina da presa; stai a vedere…

PS: Il signor Sindaco non deve mai essere stato né in guerra né in Iraq, per riuscire a offendere così platealmente e gratuitamente le migliaia di morti che i governi occidentali hanno sul proprio conto negli ultimi 25 anni.