25 APRILE: ECCO PERCHÈ OGGI SIAMO SU CARTA

Questa mattina eravamo in piazza a Saronno, una piazza partecipata ed eterogenea, e finalmente – dopo i gavettoni e le contestazioni degli anni passati – libera dalla sgradita presenza leghista.
Abbiamo volantinato il primo numero cartaceo dello Stroligh:

ECCO PERCHÈ OGGI SIAMO SU CARTA

Lo Stroligh è lo strumento con cui ci proponiamo di approfondire ed analizzare quello che succede sul territorio provinciale, con uno spirito radicalmente critico, cercando di creare spunti di riflessione che abbiano nel conflitto e nella lotta – in atto o in potenza – il centro nevralgico del discorso.
La frequenza delle pubblicazioni cartacee sarà proporzionata alle esigenze di chi scrive e alle contingenze del contesto in cui siamo inseriti. Di conseguenza il 25 aprile ci è sembrata la data più opportuna per questa prima pubblicazione cartacea, sia perché negli ultimi anni è stata caratterizzata come un forte momento di piazza (con tanto di processo, in pieno svolgimento, per resistenza alle cariche poliziesche del 2014), sia perché i temi trattati – sicurezza e controllo nelle nostre città, e il tanto (ma non abbastanza) discusso Decreto Minniti – toccano nel profondo le parole e le idee, sempre più svuotate di senso, con cui i politici si riempiono la bocca in queste occasioni.
Infatti ci importa ben poco che il sindaco di Saronno non faccia il consueto intervento (paura della contestazione semplice pudore?); ci importa piuttosto porre l’accento sull’avanzare del “partito nazione”, della propaganda di una sorta di pensiero unico (lontana eco del ventennio).
Perchè la pace sociale tanto desiderata dai governanti non è altro che guerra dichiarata ai poveri e agli esclusi.

LEGA FÖRA DI BALL!

Gli appuntamenti di avvicinamento a questo 25 aprile, firmati Assemblea Antifascista Saronnese, sono stati tanto partecipati quanto controllati da molto vicino dalle forze dell’ordine: sabato un numeroso presidio in centro cittadino ha ribadito lo stretto legame tra giunta leghista ed estrema destra, con Domà Nunch e tutte le altre firme di volta in volta usate dai fascisti saronnesi (Azione Identitaria, Sorarma, Accademia XIX, et caetera), domenica invece un concerto e un aperitivo hanno riempito la Casa del Partigiano di Saronno. In entrambe la situazioni provocatoria e insistente è stata la presenza dei Carabinieri, della Digos e della Polizia di Stato.
Il copione è stato rispettato anche oggi, infatti sin dal primo mattino Saronno è stato invasa da un dispositivo poliziesco degno delle giornate più calde: tre camionette, una ventina di agenti in borghese.
Il sindaco, dopo la figuraccia e gli insulti dello scorso anno, ha fatto il suo discorso di prima mattina di fronte ai soli giornalisti e protetto dalle forze dell’ordine. Poco dopo piazza Libertà si è riempita di circa duecento antifascisti che hanno prima sfilato in corteo e poi, dopo qualche provocazione poliziesca rispedita al mittente, si sono radunati in piazza Caduti della Liberazione per i discorsi conclusivi.
Probabilmente, vista la tradizione briosa del 25 aprile saronnese, oltre alle forze dell’ordine anche i fascisti nostrani hanno avuto lo scrupolo di spiare i movimenti degli antifascisti. Si palesano per ciò che sono: manovalanza assoldabile, cani da guardia del potente di turno.
Dopo anni di contestazioni – gavettoni, insulti, cori, striscioni – finalmente si è riusciti ad ottenere con la lotta un 25 aprile senza leghisti!