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Anche un hacker nel summit
contro il cyber-crimine

da La Repubblica del 15.02.00


WASHINGTON - Un pirata "pentito" (nickname "Mudge"), venti dirigenti di imprese che operano su Internet (tra cui E-bay e E-Trade, due dei siti presi di mira nei giorni scorsi), alcuni professori, alcune associazioni che si battono per la privacy e un paio di funzionari della National Security Agency. Questo il gruppo eterogeneo invitato da Bill Clinton alla Casa Bianca per il supervertice contro il cyber-crimine.

La presenza, allo stesso tavolo, dei militanti della privacy e degli agenti super segreti della Nsa non mancherà di suscitare reazioni allarmate, ma per ora l'attenzione è focalizzata su alcuni retroscena imbarazzanti che emergono dall'inchiesta sull'attacco che la settimana scorsa ha paralizzato i server di Yahoo, della Cnn e di altri siti famosi. Oggi si è saputo infatti che i danni avrebbero potuto essere evitati: alcune banche americane erano state avvertite che i pirati si preparavano all'assalto ma non hanno informato le autorità, malgrado il ministero del Tesoro avesse garantito che le informazioni raccolte sarebbero rimaste riservate. Le banche avevano dunque appreso che i pirati di Internet preparavano una clamorosa azione dimostrativa, avevano preso le misure necessarie per difendere i loro impianti, ma non hanno date l'allarme: chi non apparteneva alla loro rete è stato preso alla sprovvista.

"La situazione è ovviamente molto fastidiosa, ma credo che ci sia un modo per promuovere la sicurezza", ha detto Clinton all'inizio del super vertice. "La riunione di oggi è l'occasione per fare il punto su cosa stiamo facendo e per essere certi che stiamo prendendo la strada giusta", ha detto il portavoce della Casa Bianca. Nei giorni scorsi Clinton aveva annunciato che avrebbe proposto al congresso una spesa di circa due miliardi di dollari per proteggere le infrastrutte informatiche degli Stati Uniti. Di questa somma, 91 milioni di dollari dovrebbero essere destinati alla lotta alla pirateria e al terrorismo informatico. I soldi si possono trovare, ha detto Clinton, ma gli esperti devono indicare più chiaramente di che cosa hanno bisogno, dire quali tecnologie si devono sviluppare, quali compiti possono essere svolti dai privati e come può intervenire il governo. E i suoi consiglieri hanno aggiunto: bisogna trovare il modo di far circolare gli avvertimenti senza provocare il panico o pretendere che vengano divulgati segreti aziendali. "Dobbiamo preoccuparci", ha precisato il capo di gabinetto John Podesta, "della lotta alle frodi su Internet, ma anche della difesa della privacy e delle libertà del cittadino".



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