impronte - rete per la libertà di movimento

     

La libertà di movimento è il presupposto di ogni libertà e non può essere negoziata. Essere libere e liberi di attraversare i confini, di scegliere dove e come vivere non è un'astratta utopia ma è un diritto legato alla vita reale, è una pratica politica che le donne e gli uomini migranti agiscono continuamente nonostante i confini giuridici, materiali e simbolici che costellano l'Italia e l'Europa.
Abbiamo deciso di ripartire da questa stessa pratica politica, sia come obbiettivo ultimo, sia nelle mille declinazioni che tutti i giorni assume nelle lotte dei migranti.

Per questa ragione:

Siamo contro le politiche securitarie e la militarizzazione della vita, contro ogni forma di detenzione ed espulsione dei migranti che da queste scaturiscono, e vogliamo la chiusura immediata di tutti i CPT e l'abolizione di Frontex.

Siamo contro il legame tra il permesso di soggiorno e il contratto di lavoro che costituisce una grave fonte di instabilità, ricatto e sfruttamento per i migranti, e vogliamo l'emancipazione del lavoro e dal lavoro di tutte e di tutti.

Siamo contro ogni retorica ipocrita che cerca di mascherare il razzismo istituzionale del controllo dei confini e delle leggi sull'immigrazione e vogliamo la regolarizzazione di tutti i migranti in Italia e in Europa.

Abbiamo deciso di ripartire insieme, migranti e non migranti, oltre ogni appartenenza nazionale e identitaria, perché le politiche di governo delle migrazioni sono un nodo centrale per capire la trasformazioni del lavoro e la precarizzazione della vita che colpisce ognuno di noi.
In questi mesi abbiamo utilizzato strumenti diversi, dalle assemblee di informazione, all'apertura di spazi di comunicazione verso l'esterno, fino ai presidi di piazza, per costruire insieme e tenere aperto uno spazio di movimento che restituisca la parola ai migranti e alle pratiche concrete.
Uno spazio fatto anche di battaglie intermedie, come quella per l'accettazione di tutte le domande presentate con il decreto flussi e per la costruzione di una rete di solidarietà tra i lavoratori delle bacarelle. Su questi temi intendiamo proseguire nostra la riflessione e allargare le pratiche politiche.
 

 
CHI SIAMO
Impronte -Rete per la libertà di movimento- è una rete romana formata da attivisti/e migranti e italiani/e, dove le problematiche legate all’immigrazione sono poste in primo piano. In una paese in cui l’ondata securitaria ha travolto ogni cosa e il vento xenofobo

sembra investire i cittadini, Impronte si prefigge di portare avanti un discorso legato ai diritti dei migranti; in perfetta discontinuità con quanto detto dai mass media, dai politici e dai razzisti dell’ultima ora.
Annullamento del legame tra permesso di soggiorno e contratto di lavoro, abbattimento delle frontiere, chiusura dei Cpt, eliminazione di Frontex, libera circolazione di tutte e tutti.
Impronte nasce dall’esigenza di ribellione, si batte per l’affermazione della soggettività dei/delle migranti.
Impronte è la rete dei lavoratori di bancarelle, della popolazione rom, delle badanti, degli operai in nero, dei collaboratori domestici, delle colf, dei lavapiatti, dei/delle militanti italiani/e e non.
Impronte -Rete per la libertà di movimento- agita, sabota, ostacola.

   


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