Rivendicazione del sabotaggio di due negozi Benetton

Siamo nemici del potere e del dominio. Vogliamo la fine di ogni forma di sfruttamento. Aspiriamo alla distruzione assoluta dell’autorità e del sistema capitalista. I simboli e le conseguenze del capitalismo e dello sfruttamento sono ovunque. Perciò non ci resta che prendere una posizione netta, scegliendo di stare dalla parte degli oppressi e attaccando il sistema e i suoi complici: azione diretta per l’autodeterminazione e per la liberazione totale! Non importa quanto sia piccola l’azione rispetto ai mostri giganteschi che stiamo combattendo: sono fatti e non promesse in tempo di elezioni, sono la dimostrazione del fatto che la lotta non è finita.

Lunedì 29 gennaio, da una posizione anarchica, antispecista, antiautoritaria e anticapitalista, abbiamo sabotato due negozi Benetton situati a Ferrara, bloccando le serrature con della colla.

In solidarietà con il popolo Mapuche che, in Patagonia, resiste da decenni all’oppressione della multinazionale dei colori uniti che, dal 1991, ha strappato (creando diversi problemi ambientali e sociali) quasi un milione di ettari di terreno al popolo Mapuche che aveva vissuto per secoli in quei luoghi in armonia con la Pachamama (la Madre Terra).

Per gli animali schiavizzati e sfruttati per produrre lana (per creare indumenti), e carne (il business di Benetton Group non è limitato solo al settore dell’abbigliamento).

Per i lavoratori, bambini e adulti, sfruttati nelle fabbriche e ricattati attraverso il sistema delle subforniture.

In ricordo delle vittime del crollo di Rana Plaza, in Bangladesh; e di Santiago Maldonado, Rafael Nahuel e tutt* gli/le attivist* che hanno perso la vita a causa della brutale repressione messa in atto dagli Stati di Argentina e Cile.

E anche per non dimenticare il coinvolgimento di Benetton nel trasporto di materiale bellico inglese in Iraq, e l’ipocrisia delle campagne pubblicitarie nascoste dietro finto impegno sociale realizzate da Oliviero Toscani, nel tentativo di mostrare un’immagine pulita della multinazionale.

‘Il potere si mimetizza continuamente e la grande sfida è quella di riconoscere i suoi colori’

PER LA LIBERAZIONE UMANA, ANIMALE E DELLA TERRA

Cellula anarchica – Sebastián Oversluij Seguel”