«L’esercito di Erdogan ed i suoi barbari alleati (chiamati “Esercito siriano libero” e “Esercito nazionale siriano”, sostenuti dalla Turchia) hanno invaso quattro villaggi di frontiera e quattro postazioni difensive nella regione di Afrin. In realtà si stanno muovendo molto lentamente. Loro hanno l’aviazione e armi più potenti di noi ma la nostra linea difensiva fotte il morale degli erdoganisti e dei loro alleati terroristi siriani. Gli aerei da combattimento di Erdogan stanno bombardando “a brucia-pelo”. Le sue unità speciali hanno paura di muoversi nel centro città di Afrin. La nostra ultima linea difensiva può sopravvivere all’incirca quattro mesi. Sì, sfortunatamente senza supporto internazionale gli erdoganisti possono invadere Afrin. Ma ci sarà un grosso caos per loro. L’esercito di Erdogan si rattristerà! Compagni, abbiamo bisogno del vostro aiuto più di ogni altra cosa. E’ una situazione di vita o di morte. Questa invasione non riguarda solo Afrin, né Rojava-Siria-Nord Siria, ma Erdogan vuole invadere anche l’intero territorio di confine, incluso la terra degli Yaziri (Sinjar), Ninive (Assiria irachena), Turkmeneli (Iraq sciita turcomanno) e l’area montuosa del Kurdistan iracheno di Qandil (quartier generale del PKK e area dei campi profughi di popolazioni oppresse e rifugiate). E’ chiaramente imperialismo; Erdogan vuole distruggere ogni cosa e massacrare ogni popolazione che semplicemente lui odia. Un’altra cosa importante è la situazione dei compagni turchi e kurdo-turchi. Prima dell’invasione, Erdogan per primo invase il territorio kurdo-turco e l’est della Turchia per eliminare il PKK e i suoi alleati turco-marxisti. Non soltanto la guerriglia ma anche le municipalità autonome vennero invase. Erdogan e la sua falsa opposizione (kemalisti e nazionalisti) sono tutti fascisti, loro hanno perfino arrestato i membri del parlamento del HDP (partito pro-curdo e alleanza marxista-turca, il terzo più grande partito in parlamento). I nostri compagni in Turchia e nel Kurdistan turco sono all’inferno. Nella Turchia occidentale (Istanbul, Ankara, regione di Smyrne) gli anarchici stanno soffrendo. Abbiamo perfino perso contatto con un sacco di gruppi. Per esempio non c’è stato più nessun comunicato dal DAF (Movimento anarchico rivoluzionario) né Kara-Kizil (Black-Red). Compagni dalla Karabayrak Otonumu (bandiera nera autonoma) sono scomparsi (probabilmente arrestati senza nessun processo legale). Sia la Coalizione HDP, sia gli anarchici turchi stanno pagando il “prezzo altissimo” dopo Afrin. Abbiamo bisogno del vostro aiuto. Questa guerra è caotica e allo stesso tempo le nostre capacità militari stanno diminuendo giorno dopo giorno, abbiamo bisogno di proteggere i nostri compagni (e le loro famiglie!) dalla vendetta di Erdogan e da terribili torture. Senza un supporto internazionale, ci uccideranno uno per uno. Per favore fate qualcosa. Stiamo morendo. Per favore ascoltateci. Compagni dell’occidente i vostri paesi guerrafondai hanno costruito quest’inferno. Specialmente gli Stati Uniti e l’Unione Europea hanno ridotto i nostri “cessi di paesi” così, dopo la loro guerra in Iraq e la guerra civile siriana. Quando noi abbiamo aggiustato le nostre terre devastate e sconfitto lo stato islamico, i vostri paesi ci hanno “sostenuto”! E ci dissero che eravamo i loro “partner della coalizione”, quando Erdogan ha iniziato l’invasione tutti loro si sono finti ciechi! Noi non siamo barzani, non ci dimenticheremo! Loro ricordano il caso del PKK come un miracolo? Qual’è la sorte? L’Isis è scomparso! I vostri paesi ci hanno venduto! Milioni di kurdi, turchi, arabi, armeni, assiri, greci sono stati venduti dagli Stati Uniti, dalla Russia e dalla coalizione internazionale. Fateglielo rimangiare. Se il Rojava, il Bakur e noi rivoluzionari perderemo anche voi perderete. Il Rojava, come il Chiapas, non è soltanto una nostra conquista, ma è parte della rivoluzione globale contro il neoliberismo. Allora tutti gli anarchici, antiautoritari, marxisti rivoluzionari e i confederalisti democratici debbono supportarci e fare qualcosa per fermare questa guerra.»
Ricevuto il 23/1/2018 da un compagno anarchico ad Afrin (Siria del nord). Fonte: https://insurrectionnewsworldwide.com Un comunicato del DAF è giunto il 25 gennaio