Questo febbraio saranno 4 anni da quando sono stati incarcerati. Dobbiamo ricordarci dei nostri compagni, ed esserne fieri.
Non esistono né opzioni né illusioni, le scelte sono solo due: o si è spettatori sui sofà di una vita castrata, o si è autori di incidenti che formano lo sviluppo della storia. L’idea di libertà non basta, perché può essere sì un fiore, ma la libertà di per sé è un seme. Perciò, quando vuoi attaccare lo Stato, tutto nella tua mente diventa un martello. Tutto quello che devi fare è usarlo.
E questo è esattamente ciò che i nostri amici e compagni di Velvedo hanno fatto, e che adesso si trovano detenuti nelle prigioni dello Stato, in febbraio saranno 4 anni.
Siamo in guerra oggi e dobbiamo scegliere da che parte stare. Nessun può rimanere in disparte. Le illusioni sono scomparse, le maschere si sono logorate. Gli autoritari ammettono che per ragioni di emergenza, ancora una volta, le idee devono essere perseguitate.
Nulla è finito, tutto continua, rifiuto, insurrezione e solidarietà.
LUNGA VITA ALLE CANAGLIE ANARCHICHE!