Solidarietà con Grigoris Tsironis e Spiros Christodoulou, in memoria di Spiros Dravilas
Il 20 maggio 2015 a Nea Aghialos,nella città di Volos, un’operazione di polizia ha portato all’arresto di Grigoris Tsironis (37 anni) e Spiros Christodoulou (44), ed alla morte di Spiros Dravilas (34 anni). Diversi colpi sono stati sparati durante l’operazione. Poliziotti e media parlano di suicidio, e dicono che hanno “trovato” il corpo di Spiros senza vita. Ma quando si conosce il percorso di questo compagno, è difficile creder loro.
Senza alcun artificio ci pare quindi, si tratti di vendetta di Stato: contro un compagno, recentemente accusato di perpetrare l’omicidio della guardia Makis Galimanis, nei pressi del carcere di massima sicurezza di Domokos ,nell’ambito della lotta contro le riforme carcerarie di Athanassios e le prigioni di tipo C. Contro un espropriatore incorreggibile, recentemente accusato di una rapina di 400.000 euro con Spiros Christodoulou. Contro colui che è stato il pilota dell’elicottero con cui è stata effettuata una grande umiliazione delle carceri greche: la fuga dalla prigione di Korydallos nel 2006 a fianco dello specialista in materia Vassilis Paleokostas .Accusato pure nel caso del rapimento del’ capo dei capi’ Mylonas, assieme all’anarchico Polykarpos Georgiadis.
Tsironis era in fuga da anni per la sua partecipazione al gruppo chiamato “rapinatori in nero” con l’anarchico Giannis Dimitrakis e con i fratelli Marios e Simos Seisidis (Simos è stato assolto sia per la storia di “rapinatori in nero che per il tentato omicidio del poliziotto che gli ha sparato alla gamba durante il suo arresto nel maggio 2001, che ha portato all’ amputazione dell’ arto del compagno). Dopo un attacco con kalashnikov contro la polizia di Agia Paraskevi, i poliziotti avevano posto una taglia di 600 000 euro sulla testa di Grigoris.
I tre erano anche ricercati per una serie di rapine negli ultimi mesi (a Farkadona Trikala e il 2 aprile e Ambelonas e Larissa 30 aprile). Essi sono presentati dai media come vicino alle organizzazioni rivoluzionarie armate, e di aver partecipato ad espropri a fianco Nikos Maziotis, membro dell’organizzazione Lotta Rivoluzionaria.
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Ecco le prime parole di Grigoris Tsironis dalle celle di sicurezza della polizia ateniese:
Dichiarazione Grigoris Tsironis dalla sede della Polizia Atene (GADA)
Un ciclo di nove anni di libertà in clandestinità si chiude, forse nel modo peggiore. Con la morte del nostro fratello Spiros Dravilas. Esprimo le mie più sentite condoglianze e coraggio alla sua famiglia. Spiros ,libero per sempre, vivrà nel mio cuore e la mia mente. Proprio come coloro che continuano a esser cacciati su sentieri inesplorati della libertà. Rimanete forti, fratelli e sorelle …
In conclusione, dalla cella del 12 ° piano del GADA (quartier generale della polizia di Atene), invio i miei saluti ai compagni incarcerati e auguro loro la libertà e di incontrarci di nuovo.
PS: Vorrei esprimere i miei ringraziamenti e gratitudine a tutti coloro che nel corso degli anni, consapevolmente o meno, mi hanno aiutato e mi hanno dato momenti di gioia, felicità e cameratismo.
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Fonte:Non fides- Base de données anarchistes
Traduzione Crocenera