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Mercoledì scorso, il 28 maggio, abbiamo incendiato un veicolo di una società di sicurezza a Faliro, nella città di Salonicco, in segno di resistenza contro il nuovo disegno di legge sulla creazione di carceri di massima sicurezza. Le aziende di servizi e sistemi di sicurezza sono quelli che si impegneranno nel compito di fornire apparecchiature per queste prigioni. Ma loro impongono anche il controllo sui nostri corpi e le menti, fuori dalle mura della prigione.

Solidarietà con Gianluca e Adriano, che sono tenuti prigionieri in un carcere di massima sicurezza in Italia, in attesa di processo via videoconferenza, il 4 luglio 2014.