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Prima di tutto voglio dire che appoggio il mio compagno Andreas Tsavdaridis e i miei dieci compagni e amici della Cospirazione delle Cellule di Fuoco.

Per quanto riguarda le circostanze di questo processo voglio commentare due cose:

– Il fatto che un processo, processo politico, si svolge nell’aula speciale all’interno della prigione di Korydallos.

– Il fatto che i nostri compagni, per assistere al processo, hanno dovuto dare i loro dati d’identità alle autorità.

Per quanto riguarda il mio caso voglio dire che sono stato preso di mira e arrestato nel contesto di un’atmosfera di paura imposta dallo Stato agli anarchici, e specialmente alla corrente di cui anche io faccio parte, la corrente della Nuova Anarchia.

Con il mio caso, in questo processo, sarà messo in luce il fatto che senza alcuna prova solida sono stato accusato di far parte di un’organizzazione terroristica, a causa di incontri pubblici che ho organizzato mentre ero membro dello Squat Anarchico Nadir a Salonicco.

Sarà dimostrato che la democrazia non considera i menzionati progetti meno minacciosi dell’azione diretta, ma alla fine li criminalizza e perseguita, essendo un contributo molto importante nella continua insurrezione anarchica.

Inoltre, non è la prima volta. Voglio dire che questo tende a diventare una pratica internazionale. La campagna repressiva riguardo al progetto “Fenice” ha molte rassomiglianze con l’operazione “Shadow” in Italia di due anni fa. Quando alcuni compagni che gestivano siti web e giornali furono accusati per il contesto di questi progetti.

Per quanto riguarda la mia tesi e il mio punto di vista sulla guerriglia urbana e la Cospirazione delle Cellule di Fuoco, è il seguente: l’insurrezione anarchica è portata avanti con ogni mezzo possibile, sia esso un libro, una bomba o un’esecuzione politica. Posso anche non far parte delle CCF o della Federazione Anarchica Informale, ma questo non significa che non sono d’accordo con questo modo di agire. Tengo a distanza da me l’aforisma della lotta armata e il feticismo della non violenza.

Quindi, il mio arresto mira a isolare i gruppi armati dall’essere pubblicamente diffusi e a distruggere il ponte tra la parte pubblica e clandestina della continua insurrezione anarchica.

In ultimo. Voglio dire che non avrò parenti o amici come testimoni di difesa, per dire che sono un bravo ragazzo ecc., perché essendo politicamente perseguito l’unica difesa che accetto è il promuovere personalmente la mia azione politica.

Spyros Mandylas

4 Giugno 2014