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PROSSIMAMENTE




25 APRILE
2020
Cari
compagni : non avremmo mai immaginato un 25 aprile come quello
che stiamo per vivere. In una atmosfera irreale con la stessa
sensazione di impotenza che doveva essere forse quella del
coprifuoco in tempo di guerra. Quanto possa essere giusta od
ingiusta questa condizione di isolamento a causa della pandemia
- argomento controverso e difficile- non lo possiamo ancora
valutare correttamente. Sappiamo comunque che questa condizione
è qualcosa di particolarmente inquietante e ci sentiamo spersi
perché capiamo di essere totalmente indifesi, disarmati. Inoltre
le misure di controllo sociale in atto, e quelle ancora peggiori
che si stanno prospettando, vanno molto al di la di quelle che
avremmo potuto immaginare, sono sempre più restrittive e con la
giustificazione di questo virus, sono andate molto oltre quelle
garanzie che lo stato stesso definisce “democratiche”. La
giustificazione è quella dell'emergenza. L'emergenza, molto
usata nel nostro paese, non è un fatto occasionale ma è un vero
e proprio istituto. Nelle diverse “emergenze” che abbiamo
vissuto: politiche, economiche militari. le cosiddette “ misure
straordinarie” alla fine non sono mai rientrate. Ad esempio con
la “emergenza terrorismo” lo stato mise in atto misure che
portarono alla violenza privata, all'omicidio, agli arresti
indiscriminati (prima ti arresto, poi vediamo se sei innocente),
alla tortura. -Tutto documentabile oggi !- In sostanza lo stato
“democratico” può trasformarsi “legalmente” in una dittatura. La
peculiarità dello stato democratico è quella di ricercare il
consenso di gran parte della popolazione che ottiene facilmente
prima ancora che col manganello con il monopolio dei mass-media,
cioè dell'apparato servile. Con la paura da un lato ed una
“inevitabile ragionevolezza” dall'altra, il potere riesce sempre
nello scopo di rendere accettabile ciò che è inaccettabile.
Questo avviene quando i governi hanno assoluto bisogno del
consenso, altrimenti, correntemente utilizzano gli strumenti di
sempre cioè i servizi segreti, civili e militari, che lavorano
sempre alacremente con le stragi, l'uso dei fascisti e dei
mafiosi, i tentativi di golpe, ed in passato un vero e proprio
esercito come la Gladio (oggi come si chiamerà?), tutti casi
riconosciuti dalla stessa magistratura dove lo stato si è ben
premurato di nascondere o fare assolvere i colpevoli ed il
mandante, cioè se stesso.
Ciò che oggi maggiormente ci preoccupa è il controllo attraverso
le tecnologie di comunicazione. Un tempo i dissidenti sfuggivano
al pressante controllo rifugiandosi in altri paesi, oggi anche
questo non è più possibile. Il controllo è globale arriva in
ogni paese, arriva direttamente nella testa delle persone. Un'
unica banca dati che non lascia scampo! Per questo tutte le
lotte a venire dovranno avere come primo punto una lotta globale
con questo infame, inumano e sopratutto invisibile sistema di
costrizione. Il nostro 25 aprile, la nostra lotta di liberazione
sarà prioritariamente questa, perché, purtroppo è ineludibile.
Cambieremo strumenti, strategie, tattiche, e sarà una dura lotta
resistenziale; soprattutto contro l'esercito più temibile,
quella inconsapevole massa di esseri umani (che vorremmo
liberare insieme a noi) ormai addormentata; adattata al
controllo, che vede come vantaggio individuale e collettivo ciò
che invece è distruttivo per se stessa e per tutti gli altri
cioè la schiavitù indotta sotto forma di un virtuale benessere.
Abbiamo appurato che tentare di spiegare quale sia il danno che
apporta questa forma di oppressione è un lavoro a vuoto. I
tentativi che facciamo per spiegare l'invadenza e la funzione
repressiva di queste tecnologie hanno, spesso come risposta una
scrollata di spalle. Allora più che paventare le cause presenti
e future di questo controllo, forse dovremmo concentrarci nel
mostrarne gli effetti nefasti, conclamati e quindi concreti,
innanzitutto nella vita individuale, per rendere evidenti le
sbarre di questa gabbia invisibile e far “sentire “il peso del
controllo e poi arrivare a spiegarne le cause. Dovremmo rendere
evidente questo gendarme invisibile che ti segue sempre e
dovunque. Dovremmo pensare ad un linguaggio diverso, ad un
metodo di comunicazione efficace. Non è facile! Ma quale altra
alternativa? In questi giorni abbiamo il tempo per poter
riflettere sugli strumenti da mettere in atto per una lotta di
liberazione che non è mai finita. Questo può essere il nostro
modo di festeggiare il 25 aprile.






dalla stazione di SMN tranvia T1 fermata MURATORI o P.zza
LEOPOLDO








Giovedì 16 maggio
16.30 – 18.00 presentazione “Le piscine terminali” di Enrico
Gabrielli (EKT Edikit, 2017)
18.00 – 19.30 presentazione “L’educazione incidentale” di Colin
Ward, trad. Codello (Elèuthera, 2018)
19.30 – 21.00 presentazione “La buona educazione degli oppressi.
Piccola storia del decoro” di Wolf Bukowski (Alegre, 2019)
21.00 – 21.30 radio-presentazione su Radio Wombat dell’opuscolo
“Consenso sessuale”, curato da sQUEERt parade
21.30 – 22.30 spettacolo teatrale “Unfinished Nietsche” a cura
di Underwear Theatre
Venerdì 17 maggio
16.00 – 17.30 presentazione “Se il mondo torna uomo” volume
curato da Lidia Cirillo, con NUDM Firenze
17.30 – 19.00 presentazione “Lo sguardo dello Stato” di James C.
Scott, trad. Stefano Boni (Elèuthera, 2019)
19.00 – 20.30 presentazione “Piccola città” di Vanessa Roghi (Laterza,
2018)
20.00 – 21.00 radiopresentazione
21.30 – 23.00 spettacolo/presentazione di “Contrabbando di
Upupe” di Ewa Chrusciel (Omnidawn, 2014, trad. Affluenti, 2019)
Sabato 18 maggio
15.30 – 17.00 presentazione “Gli scarabocchi di Maicol&Mirco –
ARGH” di Maicol&Mirko (BAO publishing, 2018)
17.00 – 18.00 presentazione “I fratelli Michelangelo” di Vanni
Santoni (Mondadori, 2019), con Edoardo Rialti
18.00 – 19.30 presentazione “Iron Towns. Città di ferro” di
Anthony Cartwright (66thand2nd, 2017), con Alberto Prunetti
19.30 – 21.00 tavola rotonda CRITICA LETTERARIA con Alberto
Casadei, Francesca Matteoni, Raffaello Palumbo Mosca, Edoardo
Rialti, Gianluigi Simonetti. Introduce Vanni Santoni.
21.00 – 21.30 radio-presentazione di Edizioni Fenix
21.30 – 23.00 LoSgargabonzi Live
Domenica 19 maggio
16.00 – 17.30 presentazione “Il giorno della nutria” di Andrea
Zandomeneghi (Tunué, 2019) con Edoardo Rialti
17.30 – 19.00 presentazione di “Ruggine, meccanica e libertà” di
Valerio Monteventi (Alegre, 2018) e “Figlia di una vestaglia
blu” di Simona Baldanzi (Alegre, 2019), con Alberto Prunetti
19.00 – 20.30 presentazione “Ricette dal confine” di Silvia De
Marco (Effequ, 2018)
20.30 – 21.00 Bobby Sands. Un’utopia irlandese, reading/monologo
di Riccardo Michelucci
21.30 – 22.00 spettacolo + open mic
Tutti i giorni
Banchini & esposizioni. Bar e cena a prezzi popolari.














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