Testo integrale del "piano
di rinascita democratica", della loggia P2, sequestrato a M. Grazia Gelli nel luglio
1982
PREMESSA
1) L' aggettivo democratico sta a significare che sono esclusi dal presente piano ogni
movente od intenzione anche occulta di rovesciamento del sistema
2) il piano tende invece a rivitalizzare il sistema attraverso la sollecitazione di tutti
gli istituti che la Costituzione prevede e disciplina, dagli organi dello Stato ai partiti
politici, alla stampa, ai sindacati, ai cittadini elettori.
3) Il piano si articola in una sommaria indicazione di obiettivi, nella elaborazione di
procedimenti - anche alternativi - di attuazione ed infine nell'elencazione di programmi a
breve, medio e lungo termine.
4) Va anche rilevato, per chiarezza, che i programmi a medio e lungo termine prevedono
alcuni ritocchi alla Costituzione successivi al restauro delle istituzioni fondamentali.
OBIETTIVI
1) Nell'ordine vanno indicati:
a) i partiti politici democratici, dal PSI al PRI, dal PSDI alla DC al PLI (con riserva di
verificare la Destra Nazionale)
b) la stampa, escludendo ogni operazione editoriale, che va sollecitata al livello di
giornalisti attraverso una selezione che tocchi soprattuttto: Corriere della Sera, Giorno,
Giornale, Stampa, Resto del Carlino, Messaggero, Tempo, Roma, Mattino, Gazzetta del
Mezzogiorno, Giornale di Sicilia, per i quotidiani; e per i periodici: Europeo, Espresso,
Panorama, Epocaa, Oggi, Gente, Famiglia Cristiana. La RAI-TV va dimenticata.
c) i sindacati, sia confederali CISL e UIL, sia autonomi, nella ricerca di un punto di
leva per ricondurli alla loro naturale funzione anche al prezzo di una scissione e
successiva costituzione di una libera associazione dei lavoratori;
d) il Governo, che va ristrutturato nella organizzazione ministeriale e nella qualita'
degli uomini da proporre ai singoli dicasteri;
e) la magistratura, che deve essere ricondotta alla funzione di garante della corretta e
scrupolosa applicazioone delle leggi;
f) il Parlamento, la cui efficienza e' subordinata al successo dell'operazione sui partiti
politici, la stampa e i sindacati.
2) Partiti politici, stampa e sindacati costituiscono oggetto di sollecitazioni possibili
sul piano della manovra di tipo economico finanziario.
La disponibilta' di cifre non superiori a 30 o 40 miliardi sembra sufficiente a permettere
ad uomini di buona fede e ben selezionati di conquistare le posizioni chiave necessarie al
loro controllo.
Governo, Magistratura e Parlamento rappresentano invece obiettivi successivi, accedibili
soltanto dopo il buon esito della prima operazione, anche se le due fasi sono
necessariamente destinate a subire intersezioni e interferenze reciproche, come si vedra'
in dettaglio in sede di elaborazione dei procedimenti.
3) Primario obiettivo e indispensabile presupposto dell'operazione e' la costituzione di
un club (di natura rotariana per l'etereogenita' dei componenti) ove siano rappresentati,
ai migliori livelli, operatori, imprenditoriali e finanziari, esponenti delle professioni
liberali, pubblici amministratori e magistrati, nonche' pochissimi e selezionati uomini
politici, che non superi il numero di 30 o 40 unita'.
Gli uomini che ne fanno parte debbono essere omogenei per modo di sentire, disinteresse,
onesta' e rigore morale, tali cioe' da costituire un vero e proprio comitato di garanti
rispetto ai politici che si assumeranno l'onere dell'attuazione del piano e nei confronti
delle forze amiche nazionali e straniere che lo vorranno appoggiare. Importante e'
stabilire subito un collegamento valido con la massoneria internazionale.
PROCEDIMENTI
1) Nei confronti del mondo politico occorre:
a) selezionare gli uomini - anzitutto - ai quali puo' essere affidato il compito di
promuovere la rivitalizzazione di ciacuna rispettiva parte politica (per il PSI, ad
esempio, Mancini, Mariani e Craxi; per il PRI: Visentini e Bandiera; per il PSDI: Orlandi
e Amidei; per la DC: Andreotti, Piccoli, Forlani, Gullotti e Bisaglia; per il PLI: Cottone
e Quilleri; per la Destra Nazionale (eventualmente): Covelli);
b) in secondo luogo valutare se le attuali formazioni politiche sono in grado di avere
ancora la necessaria credibilita' esterna per ridiventare validi strumenti di azione
politica;
c) in caso di risposta affermativa, affidare ai prescelti gli strumenti finanziari
sufficienti -con i dovuti controlli- a permettere loro di acquisire il predominio nei
rispettivi partiti;
d) in caso di risposta negativa usare gli strumenti finanziari stessi per l'immediata
nascita di due movimenti: l'uno, sullasinistra (a cavallo fra PSI-PSDI-PRI-Liberali di
sinistra e DC di sinistra), e l'altro sulla destra (a cavallo fra DC conservatori,
liberali, e democratici della Destra Nazionale). Tali movimenti dovrebbero essere fondati
da altrettanti clubs promotori composti da uomini politici ed esponenti della societa'
civile in proporzione reciproca da 1 a 3 ove i primi rappresentino l'anello di
congiunzione con le attuali parti ed i secondi quello di collegamento con il mondo reale.
Tutti i promotori debbono essere inattaccabili per rigore morale, capacita', onesta' e
tendenzialmente disponibili per un'azione poltica pragmatistica, con rinuncia alle
consuete e fruste chiavi ideologiche. Altrimenti il rigetto da da parte della pubblica
opinione e' da ritenere inevitabile.
2) Nei confronti della stampa (o, meglio, dei giornalisti) l'impiegodegli strumenti
finanziari non puo', in questa fase, essere previsto nominatoivamente. Occorrera' redigere
un elenco di almeno 2 o 3 elementi, per ciascun quotidiano o periodico in modo tale che
nessuno sappia dell'altro. L'azione dovra' essere condotta a macchia d'olio, o, meglio, a
catena, da non piu' di 3 o 4 elementi che conoscono l'ambiente.
Ai giornalisti acquisti dovra' essere affidato il compito di "simpatizzare" per
gli esponenti politici come sopra prescelti in entrambe le ipotesi alternative 1c e 1d.
In un secondo tempo occorrera':
a) acquisire alcuni settimanali di battaglia;
b) coordinare tutta la stampa provinciale e locale attraverso una agenzia centralizzata;
c) coordinare molte TV via cavo con l'agenzia per la stampa locale;
d) dissovere la RAI-TV in nome della liberta' di antenna ex art. 21 Costit.
3) Per quanto concerne i sindacati la scelta prioritaria e' fra la sollecitazione alla
rottura, seguendo cioe' le linee gia' esistenti dei gruppi minoritari della CISL e
maggioritari dell'UIL, per poi agevolare la fusione con gli autonomi, acquisire con
strumenti finanziari di pari entita' i piu' disponibili fra gli attuali confederati allo
scopo di rovesciare i rapporti di forza all'interno dell'attuale trimurti.
Gli scopi reali da ottenere sono:
a) restaurazione della liberta' individuale, nelle fabbriche e aziende in genere per
consentire l'elezione dei consigli di fabbrica, con effettive garanzie di segretezza del
voto;
b) ripristinare per tale via il ruolo effettivo del sindacato di collaboratore del
fenomeno produttivo in luogo di quello legittimamente assente di interlocutore in vista di
decisioni politiche aziendali e governative.
Sotto tale profilo, la via della scissione e della successiva integrazione con gli
autonomi sembra preferibile snche ai fini dell'incidenza positiva sulla pubblica opinione
di un fenomeno clamoroso come la costituzione di un vero sindacato che agiti la bandiera
della liberta' di lavoro e della tutela economica deei lavoratori. Anche in terminidi
costo e' da prevedere un impiego di strumenti finanziari di entita' inferiori all'altra
ipotesi.
4) Governo Magistratura e Parlamento
a) selezionare gli uomini - anzitutto - ai quali puo' essere affidato il compito di
promuovere la rivitalizzazione di ciascuna rispettiva parte politica (Per il PSI, ad
esempio Mancini, Mariani e Craxi; per il PRI: Visentini e Bandiera; per il PSDI: Orlandi e
Amidei; per la DC: Andreotti, Piccoli, Forlani, Gullotti e Bisaglia; per il PLI: Cottone e
Quilleri; per la Destra Nazionale (eventualmente): Covelli);
b) in secondo luogo valutare se le attuali formazioni politiche sono in grado di avere
ancora la necessaria credibilita' esterna per ridiventare validi strumenti di azione
politica;
c) in caso di risposta affermativa, affidare ai prescelti gli strumenti finanziari
sufficienti - con i dovuti controlli - a permettere loro di acquisire il predominio nei
rispettivi partiti;
d) in caso di risposta negativa usare gli strumenti finanziari stessi per l'immediata
nascita di due movimenti: l'uno, sulla sinistra (a cavallo fra PSI - PSDI - PRI - Liberali
di sinistra e DC di sinistra), e l'altro sulla destra (a cavallo fra DC conservatori,
liberali, e democratici della Destra Nazionale). Tali movimenti dovrebbero essere fondati
da altrettanti clubs promotori composti da uomini politici ed esponenti della societa'
civile in proporzione reciproca da 1 a 3 ove i primi rappresentino l'anello di
congiunzione con le attuali parti ed i secondi quello di collegamento con il mondo reale.
Tutti i promotori debbono essere inattaccabili per rigore morale, capacita', onesta', e
tendenzialmente disponnibili per un'azione politica pragmatica, con rinuncia alle consuete
e fruste chiavi ideologiche. Altrimenti il rigetto da parte della pubblica opinione e' da
ritenere inevitabile.
2) Nei confronti della stampa (o, meglio, dei giornalisti) l'impiego degli strumenti
finanziari non puo', in questa fase, essere previsto nominatim. Occorrera' redigere un
elenco di almeno 2 o 3 elementi, per ciascun quotidiano o periodico in modo tale che
nessuno sappia dell'altro. L'azione dovra' essere condotta a macchia d'olio, o, meglio, a
catena, da non piu' di 3 o 4 elementi che conoscono l'ambiente.
Ai giornalisti acquisiti dovra' essere affidato il compito di "simpatizzare" per
gli esponenti politici come sopra prescelti in entrambe le ipotesi alternative 1c e 1d.
In secondo tempo occorrera':
a) acquisire alcuni settimanali di battaglia;
b) coordinare tutta la stampa provinciale e locale attraverso una agenzia centralizzata;
c) coordinare molte TV via cavo con l'agenzia per la stampa locale;
d) dissolvere la RAI-TV in nome della liberta' di antenna ex art. 21 Costit.
3) Per quanto concerne i sindacati la scelta prioritaria e'fra la sollecitazione alla
rottura, seguendo cioe' le linee gia' esistenti dei gruppi minoritari della CISL e
maggioritari della UIL, per poi agevolare la fusione con gli autonomi, aquisire con
strumenti finanziari di pari entita' i piu' disponibili fra gli attuali confederati allo
scopo di rovesciare i rapporti di forza all'interrno dell'attuale trimorti.
Gli scopi reali da ottenere sono:
a) restaurazione della liberta' individuale nelle fabbriche e aziende in genere per
consentire l'elezione dei consigli di fabbrica con effettive garanzie di segretezza del
voto;
b) ripristinare per tale via il ruolo effettivo del sindacato di collaboratore del
fenomeno produttivo in luogo di quella illegittimamente assente di interlocutore in vista
di decisioni politiche aziendali e governative.
Sotto tale profilo, la via della scissione e della successiva integrazione con gli
autonomi sembra preferibile anche ai fini dell'incidenza positiva sulla pubblica opinione
di un fenomeno clamoroso come la costituzione di un vero sindacato che agiti la bandiera
della liberta' di lavoro e della tutela economica dei lavoratori. Anche in termini di
costo e' da prevedere un impiego di strumenti finanziari di entita' inferiore all'altra
ipotesi.
4) Governo, Magistratura e Parlamento
E' evidente che si tratta di obiettivi nei confronti dei quali i procedimenti divengono
alternativi in varia misura a seconda delle circostanze .
E' comunque intuitivo che, ove non si verifichi la favorevole circostanza di cui in
prosieguo, i tempi brevi sono - salvo che per la Magistratura - da escludere essendo i
procedimenti subordinati allo sviluppo di quelli relativi ai partiti, alla stampa e ai
sindacati, con la riserva di una piu'rapida azione nei confronti del Parlamento ai cui
componenti e' facile estendere lo stesso modus operandi gia' previsto per i partiti
politici.
Per la Magistratura e' da rilevare che esiste gia' una forza interna (la corrente di
magistratura indipendente della Ass. Naz. Mag.) che raggruppa oltre il 40% dei magistrati
italiani su posizioni moderate.
E' sufficiente stabilire un accordo sul piano morale e programmatico ed elaborare una
intesa diretta a concreti aiuti materiali per poter contare su un prezioso strumento, gia'
operativo nell'interno del corpo anche al fine di taluni rapidi aggiustamenti legislativi
che riconducano la giustizia alla sua tradizionale funzione di elementi di equilibrio
della societa' e non gia' di eversione.
Qualora invece le circostanze permettessero di contare sull'ascesa al Governo di un uomo
politico (o di un'equipe) gia' in sintonia con lo spirito del club e con le sue idee
"ripresa democratica", e' chiaro che i tempi dei procedimenti riceverebbero una
forte accelerazione anche per la possibilita' di attuare subito il programma di emergenza
e quello a breve termine in modo contestuale all'attuazione dei procedimenti sopra
descritti.
In termini di tempo cio' significherebbe la possibilita' di ridurre a 6 mesi e anche meno
il tempo di intervento, qualora sussista il presupposto della disponibilita' dei mezzi
finanziari.
PROGRAMMI
Per programmi si intende la scelta, in scala di priorita', delle
numerose operazioni in forma di:
a) azioni di comportamento politico ed economico;
b) atti amministrativi (di Governo);
c) atti legislativi; necessari a ribaltare - in concomitanza con quelli descritti in
materia di procedimenti - l'attuale tendenza di sfascimento delle istituzione e, con essa,
alla disottemperanza della Costituzione i cui organi non funzionano piu' secondo gli
schemi originali. Si tratta, in sostanza, di "registrare" - come nella stampa in
tricromia - le funzioni di ciascune istituzione e di ogni organo relativo in modo che i
rispettivi confini siano esattamente delimitati e scompaiano le attuali aree di
sovrapposizione da cui derivano confusione e indebolimento dello Stato.
A titolo di esempio, si considerano due fenomeni:
1) lo spostamento dei centri di potere reale dal Parlamento ai sindacati ed al Governo ai
padronati multinazionali con i correlativi strumenti di azione finanziaria. Sarebbero
sufficienti una buona legge sulla programmazione che rivitalizzi il CNEL e una nuova
struttura dei Ministeri accompagnate da norme amministrative moderne per restituire ai
naturali detentori il potere oggi perduti;
2) l'involuzione subita dalla scuola negli ultimi 10 anni quale risultante di una giusta
politica di ampliamento dell'area di istruzione pubblica, non accompagnata pero' dalla
predisposizione di corpi docenti adeguati e preparati nonche' dalla programmazione dei
fabbisogni in tema di occupazione.
Ne e' conseguente una forte e pericolosa disoccupazione intellettuale - con gravi
deficenze invece nei settori tecnici nonche' la tendenza a individuare nel titolo di
studio il diritto al posto di lavoro. Discende ancora da tale stato di fatto la spinta
all'egualitarismo assolto (contro la Costituzione che vuole tutelare il diritto allo
studio superiore per i piu' meritevoli) e, con la delusione del non inserimento, il
rifugio nella apatia della droga oppure nell'ideologia dell'eversione anche armata. Il
rimedio consiste: nel chiudere il rubinetto del preteso automatismo: titolo di studio -
posto di lavoro; nel predisporre strutture docenti valide; nel programmare, insieme al
fenomeno economico, anche il relativo fabbisogno umano; infine nel restaurare il principio
meritocratico imposto dalla Costituzione.
Sotto molti profili, la definizione dei programmi intersechera' temi e notazioni gia'
contenute nel recente Messaggio del Presidente della Repubblica - indubbiamente notevole -
quale diagnosi della situazione del Paese, tenendo, pero', ad indicare terapie piu' che a
formulare nuove analisi.
Detti programmi possono essere esecutivi - occorrendo - con normativa d'urgenza (decreti
legge).
a) Emergenza a breve termine . Il programma urgente comprende, al pari degli altri
provvedimenti istituzionali (rivolti cioe' a "registrare" le istituzioni) e
provvedimenti di indole economico-sociale.
a1) Ordinamento giudiziario: le modifiche piu' urgenti investono:
- la responsabilita' civile (per colpa) dei magistrati;
- il divieto di nomina sulla stampa i magistrati comunque investiti di procedimenti
giudiziari;
- la normativa per l'accesso in carriera (esami psicoattitudinali preliminari);
- la modifica delle norme in tema di facolta' liberta' provvisoria in presenza dei reati
di
eversione - anche tentatata - nei confronti dello Stato e della Costituzione, nonche' di
violazione delle norme sull'ordine pubblico, di rapina a mano armata, di sequestro di
persona e di violenza in generale.
a2) Ordinamento del Governo
1 - legge sulla Presidenza del Consiglio e sui Minister (Cost. art. 95) per determinare
competenze e numero (ridotto, con eliminazione o quasi dei Sottosegretari);
2 - legge sulla programmazuone globale (Cost. art. 41) incentrata su un Ministero
dell'economia che ingloba le attuali strutture di incentivazione (Cassa Mezz. - PPSS -
Mediocredito Industria - Agricoltura), sul CNEL rivitalizzato quale punto d'incontro delle
forze sociali e sindacali, imprenditoriali e culturali e su procedure d'incontro con il
Parlamento e le Regioni;
3 - riforma dell'amministrazione (Cost. artt. 28 -97 - 98) fondato sulla teoria dell'atto
pubblico non amministrativo, sulla netta separazione della responsabilta' politica da
quella amministrativa che diviene personale (istituzione dei Segretari Generali di
Ministero)
e sulla sostituzione del principio del silenzio-rifiuto con quello del silenzio-consenso;
4 - definizione della riserva di legge nei limiti voluti e richiesti espressamente dalla
Costituzione e individuazione delle aree di normativa secondaria (regolamentare) in
ispecie
di quelle regionali che debbono essere obbligatoriamente limitate nell'ambito delle leggi
cornice.
a3) Ordinamento del Parlamento
1) ripartizione di fatto, di competenze fra le due Camere (funzione politica alla CD e
funzione economica al SR);
2) modifica (gia' in corso) dei rispettivi Regolamenti per ridare forza al principio del
rapporto (Cost. art. 64) fra maggioranza-Governo da un lato, e opposizione, dall'altro, in
luogo della attuale tendenza assemblearistica;
3) adozione del principio delle sessioni temporali in funzione di esecuzione del programma
governativo.
b) Provvedimenti economico-sociali
b1) abolizione della validita' legale dei titoli di studio (per sfollare le universita' e
dare il tempo di elaborare una seria riforma della scuola che attui i precetti della
Costituzione);
b2) adozione di un orario unico nazionale di 7 ore e 30' effettive (dalle 8,30 alle 17)
salvi i
turni necessari per gli impianti a ritmo di 24 ore, obbligatorio per tutte le attivita'
pubbliche e private;
b3) eliminazione delle festivita' infrasettimanali e dei relativi ponti (salvo 2 giugno -
Natale
- Capodanno e Ferragosto) da riconcedere in un forfait di 7 giorni aggiuntivi alle ferie
annuali di diritto;
b4) obbligo di attuare in ogni azienda ed organo di Stato i turni di festivita' - anche
per
sorteggio - in tutti i periodi dell'anno, sia per annualizzare l'attivita' dell'industria
turistica,
sia per evitare la "sindrome estiva" che blocca le attivita' produttive;
b5) revisione della riforma tributaria nelle seguenti direzioni:
1 - revisione delle aliquote per i lavoratori dipendenti aggiornandole al tasso di
svalutazione 1973-76;
2 - nettizzazione all'origine di tutti gli stipendi e i salari delle P.A. (onde evitare
gli enormi
costi delle relative partite di giro);
3 - inasprimento delle aliquote sui redditi professionali e sulle rendite;
4 - abbattimento delle aliquote per donazioni e contributi a fondazioni scientifiche e
culturali riconosciute, allo scopo di sollecitare l'autofinanziamento premiando il
reinvestimento del profitto;
5 - alleggerimento delle aliquote sui fondi aziendali destinati a riserve, ammotamenti,
investimenti e garanzie, per sollecitare l'autofinanziamento delle aziende produttive;
6 - reciprocita' fra Stato e dichiarante nell'obbligo di mutuo acquisto ai valori
dichiarati ed
accertati;
b6) abolizione della nominativita' dei titoli azionari per ridare fiato al mercato
azionario e
sollecitare meglio l'autofinanziamento delle aziende produttive;
b7) eliminazione delle partite di giro fra aziende di Stato ed istituti finanziari di mano
pubblica in sede di giro conti reciprochi che si risolvono - nel gioco degli interessi -
in passivita' inutili dello stesso Stato;
b8) concessione di forti sgravi fiscali ai capitali stranieri per agevolare il ritorno dei
capitali
dall'estero;
b9) costituzione di un fondo nazionale per i servizi sociali (case - ospedali - scuole
- trasporti) da alimentare con:
1 - sovraimposta IVA sui consumi voluttuari (automobili - generi di lusso)
2 - proventi dagli inasprimenti ex b5)4;
3 - finanziamenti e prestiti esteri su programma di spesa;
4 - stanziamenti appositi di bilancio per investimenti;
5 - diminuzione della spesa corrente per parziale pagamento di stipendi statali superiori
a
L. 7.000.000 annui con speciali buoni del Tesoro al 9% non commerciabili per due anni.
Tale fondo va destinato a finanziare un programma biennale di spesa per almeno 10.000
miliardi. Le riforme di struttura relative vanno rinviate a dopo che sia stata assicurata
la
disponibilita' dei fabbricati, essendo ridicolo riformare le gestioni in assenza di validi
strumenti (si ricordino i guasti della riforma sanitaria di alcuni anni or sono che si
risolvette
nella creazione di 36.000 nuovi posti di consigliere di amministrazione e nella
correlativa
lottizzazione partitica in luogo di creare altri posti letto)
Per quanto concerne la realizzabilita' del piano edilizio in presenza della caotica
legislazione esistente, sara'necessaria una legge che imponga alle Regioni programmi
urgenti straordinari con termini brevissimi surrogabili dall'intervento diretto dello
Stato; per quanto si riferisce in particolare all'edilizia abitativa, il ricorso al
sistema dei comprensori obbligatori sul modello svedese ed al sistema francese dei mutui
individuali agevolati sembra il metodo migliore per rilanciare questo settore che e' da
considerare il volano della ripresa economica;
b10) aumentare la redditivita' del risparmio postale elevando il tasso al 7%;
b11) concedere incentivi prioritari ai settori:
I - turistico
II - trasporti marittimi
III - agricolo specializzato (primizie zootecnia)
IV - energetico convenzionale e futuribile (nucleare - geotermico - solare)
V - industria chimica fine e metalmeccanica specializzata di trasformazione; in modo da
sollecitare investimenti in settori ad alto tasso di mano d'opera ed apportatori di
valuta;
b12) sospendere tutte le licenze ed i relativi incentivi per impianti di raffinazione
primaria del petrolio e di produzione siderurgica pesante.
c) Pregiudiziale e' che oggi ogni attivita'secondo quanto sub a) e b) trovi protagonista e
gestore un Governo deciso ad essere non gia' autoritario bensi' soltanto autorevole e
deciso a fare rispettare le leggi esistenti.
Cosi' e' evidente che le forze dell'ordine possono essere mobilitate per ripulire il paese
dai
teppisti ordinari e pseudo politici e dalle relative centrali direttive soltanto alla
condizione che la Magistratura li processi e condanni rapidamente inviandoli in carceri
ove scontino la pena senza fomentare nuove rivolte o condurre una vita comoda.
Sotto tale profilo, sembra necessario che alle forze di P.S. sia restituita la facolta' di
interrogatorio d'urgenza degli arrestati in presenza dei reati di eversione e tentata
eversione dell'ordinamento, nonche' di violenza e resistenza alle forze dell'ordine, di
violazione della legge sull'ordine pubblico, di sequestro di persona, di rapina a
mano armata e di violenza in generale.
d) Altro punto chiave e'l'immediata costituzione di una agenzia per il coordinamento della
stampa locale (da acquisire con operazioni successive nel tempo) e della TV via cavo da
impiantare a catena in modo da controllare la pubblica opinione media nel vivo del Paese.
E' inoltre opportuno acquisire uno o due periodici da contrapporre a Panorama, Espresso,
Europeo sulla formula viva "Settimanale".
MEDIO E LUNGO TERMINE
Nel presupposto dell'attuazione di un programma a breve termine come sopra definito,
rimane da tratteggiare per sommi capi un programma a medio e lungo termine con
l'avvertenza che mentre per quanto riguarda i problemi istituzionali e'possibile fin d'ora
formulare ipotesi concrete, in materia di interventi economico-sociali, salvo per quel che
attiene pochissimi grandi temi, e'necessario rinviare nel tempo l'elencazione di problemi
e relativi rimedi.
a) Provvedimenti istituzionali
a1) Ordinnamento Giudiziario
I - unita'del Pubblico Ministero (a norma della Costituzione - articoli 107 e 112 ove il
P.M.
e' distinto dai giudici);
II - responsabilita' del Guardasigilli verso il Parlamento sull'operato del P.M. (modifica
costituzionale);
III - istruzione pubblica dei processi nella dialettica fra pubblica accusa e difesa di
fronte
ai giudici giudicanti, con abolizione di ogni segreto istruttorio con i relativi e
connessi
pericoli ed eliminando le attuali due fasi di istruzione;
IV - riforma del Consiglio Superiore della Magistratura che deve essere responsabile verso
il Parlamento (modifica costituzionale);
V - riforma dell'ordinamento giudiziario per ristabilire criteri di selezione per merito
delle
promozioni dei magistrati, imporre limiti di eta' per le funzioni di accusa, separare le
carriere requirente e giudicante, ridurre a giudicante la funzione pretorile;
VI - esperimento di elezione di magistrati (Costit. art. 106) fra avvocati con 25 anni di
funzioni in possesso di particolari requisiti morali;
a2) Ordinamento del Governo
I - modifica della Costituzione per stabilire che il Presidente del Consiglio e' eletto
dalla
Camera all'inizio di ogni legislatura e puo' essere rovesciato soltanto attraverso le
elezioni
del successore;
II - modifica della Costituzione per stabilire che i Ministri perdono la qualita'
di parlamentari;
III - revisione della legge sulla contabilita' dello Stato e di quella sul bilancio dello
Stato
(per modificarne la natura da competenza in cassa);
IV - revisione della legge sulla finanza locale per stabilire - previo consolidamentodel
debito attuale degli enti locali da riassorbire in 50 anni - che Regioni e Comuni possono
spendere al di la' delle sovvenzioni statali soltanto i proventi di emissioni di
obbligazioni di scopo (esenti da imposte e detraibili) e cioe'relative ad opere pubbliche
da finanziare, secondo il modello USA. Altrimenti il concetto di autonomia diviene di sola
liberta' di spesa basata sui debiti;
V - riforma della legge comunale e provinciale per sopprimere le provincie e ridefinire i
i compiti dei Comuni dettando nuove norme sui controlli finanziari;
a3) Ordinamento del Parlamento
I - nuove leggi elettorali, per la Camera, di tipo misto (uninominale e proporzionale
secondo
il modello tedesco) riducendo il numero dei deputati a 450 e, per il Senato, di
rappresentanza di secondo grado, regionale, degli interessi economici, sociali e
culturali,
diminuendo a 250 il numero dei senatori ed elevando da 5 a 25 quello dei senatori a vita
di
nomina presidenziale, con aumento delle categorie relative (ex parlamentari - ex
magistrati
- ex funzionari e imprenditori pubblici - ex militari ecc.);
II - modifica della Costituzione per dare alla Camera preminenza politica (nomina del
Primo Ministro) ed alla Senato preponderanza economica (esame del bilancio);
III - stabilire norme per effettuare in uno setesso giorno ogni 4 anni le elezioni
nazionali,
regionali e comunali (modifica costituzionale);
IV - stabilire che i decreti-legge sono inemendabili;
a4) Ordinamento di altri organi istituzionali
I - Corte Costituzionale: sancire l'incompatibilita' successiva dei giudici a cariche
elettive
in enti pubblici; sancire il divieto di sentenze cosiddette attive (che trasformano la
Corte in
organo legislativo di fatto);
II - Presidente della Repubblica: ridurre a 5 anni il mandato, sancire l'ineleggibilita'
ed
eliminare il semestre bianco (modifica costituzionale);
III - Regioni: modifica della Costituzione per ridurre il numero e determinarne i confini
secondo criteri geoeconomici piu' che storici. Provvedimenti economico sociali.
b1) Nuova legislazione antiurbanesimo subordinando il diritto di residenza alla
dimostrazione
di possedere un posto di lavoro e un reddito sufficiente (per evitare che saltino le
finanze dei grandi Comuni);
b2) Nuova legslazione urbanistica favorendo le citta' satelliti e trasformando la scienza
urbanistica da edilizia in scienza dei trasporti veloci suburbani;
b3) nuova legislazione sulla stampa in senso protettivo della dignita' del cittadino (sul
modello inglese) e stabilendo l'obbligo di pubblicare ogni anno i bilanci nonche' le
retribuzioni dei giornalisti;
b4) unificazione di tutti gli istituti ed enti previdenziali ed assistenziali in un unico
ente di
sicurezza sociale da gestire con formule di tipo assicurativo allo scopo di ridurre i
costi
attuali;
b5) disciplinare e moralizzare il settore pensionistico stabilendo: il divieto del
pagamento di
pensioni prima dei 60 anni salvo casi di riconosciuta inabilita'; il controllo rigido
sulle pensioni di invalidita'; l'eliminazione del fenomeno del cumulo di piu' pensioni;
b6) dare attuazione agli articoli 39 e 40 della Costituzione regolando la vita dei
sindacati
limitando il diritto di sciopero nel senso di:
I - introdurre l'obbligo di preavviso dopo aver espedito il concordato;
II - escludere i servizi pubblici essenziali (trasporti; dogane; ospedali e cliniche;
imposte;
pubbliche amministrazioni in genere) ovvero garantirne il corretto svolgimento;
III - limitare il diritto di sciopero alle causali economiche ed assicurare comunque la
liberta' di lavoro;
b7) nuova legislazione sulla partecipazione dei lavoratori alla proprieta' azionaria delle
imprese e sulla gestione (modello tedesco);
b8) nuova legislazione sull'assetto del territorio (ecologia, difesa del suolo, disciplina
delle
acque, rimboscamento, insediamenti umani);
b9) legislazione antimonopolio (modello USA);
b10) nuova legislazione bancaria (modello francese);
b11) riforma della scuola (selezione meritocratica - borse di studio ai non abbienti -
scuole di Stato normale e politecnica sul modello francese);
b12) riforma ospedaliera e sanitaria sul modello tedesco.
c) Stampa - Abolire tutte le provvidenze agevolative dirette a sanare bilanci deficitari
con onere del pubblico erario ed abolire il monopolio RAI-TV.