Brano della lettera che Salvatore Giuliano scrisse al presidente degli Stati Uniti Truman nella primavera del 1947
Caro presidente Truman, Se non vi disturbo e se il mio messaggio non vi trova mal disposto, vogliate accettare l'umile appello di un giovane che e' molto lontano dall'America, per quanto sia assai noto, e vi chiedo aiuto per la realizzazione di un sogno che fino ad oggi non e' riuscito ad avverare. Permettete che mi presenti. Il mio nome e' Salvatore Giuliano . I giornalisti han fatto di me o un eroe leggendario o un delinquente comune. Suppongo che nemmeno voi aabbiate un'idea chiara di quel che io sono. Se voi me lo permettete, vi diro' in breve la mia storia nella sua vera successione. Quando avevo ventun anni - per la precisione nel settembre 1943 - dopo una rissa che mi porto' ad uccidere un poliziotto italiano, il quale aveva cercato di ammazzarmi, diventai un fuorilegge . Non mi restava altro che il mio sublime e sacro attaccamento alla mia terra siciliana. Sono stato annessionista fin dalla fanciullezza, ma a causa della dittatura fascista, non ho potuto mostrare palesemente i miei sentimenti. Per quanto fossi latitante, seguivo da vicino la liberta' politica portata dagli americani, e solo allora pensai di avverare quello che per tanto tempo era stato il mio sogno. Per tradurrre in realta' il mio ideale mi unii ai membri del Movimento per l'Indipendenza siciliana. Il nostro sogno era di staccare la Sicilia dall'Italia e poi annetterla agli Stati Uniti. Nel 1944 i muri della maggior parte delle citta' siciliane, compresa Palermo, furono coperti di manifesti in cui si vedeva un uomo (io stesso) che taglia la catena che tiene la Sicilia legata all'Italia, mentre un altro uomo, in America, tiene un'altra catena a cui e' unita la Sicilia. Que'st'ultimo e' il simbolo della mia speranza che la Sicilia venga annessa agli Stati Uniti. Ci occorre la cosa piu' essenziale; il vostro appoggio morale. Voi potreste, ed a ragione, chiedere: "Qual'e' il fattore piu'importante che vi spinge a questa lotta per la separazione dall'Italia ? Ed inoltre perche'volete che la vostra splendida isola diventi la 49a stella americana ?" Ecco la mia risposta: 1 - Perche'con la guerra perduta, noi ci troviamo in uno stato disastroso e cadremo facilmente preda degli stranieri, specialmente dei russi, che ambiscono ad affacciarsi sul Mediterraneo. Se questo dovesse accadere, ne deriverebbero conseguenze di enorme importanza, come voi saoete. 2 - Perche' in 87 anni di unita' nazionale, o, per esere esatti, in 87 anni di schiavitu' all'Italia, siamo stati depredati e trattati come una misera colonia. Come scrisse giustamente Alfredo Oriani in uno dei suoi articoli, "il cancro legato al piede dell'Italia." Non vogliamo assolutamente rimanere uniti a una nazione che considera la Sicilia una terra di cui ci si serve solo in caso di bisogno, per poi abbandonarla come cosa cattiva e fastidiosa, quando non serve piu'. Per queste ragioni noi vogliamo unirci agli Stati Uniti d'America. La nostra organizzazione e'ormai interamente compiuta; abbiamo gia' un partito antibolscevico pronto a tutto, per eliminare il comunismo dalla nostra amata isola. Non possiamo tollerare piu' oltre il dilagare della canea rossa. Il loro capo, Stalin, che come voi ben sapete manda milioni su milioni per conquistare il cuore il cuore del nostro popolo - con il solito sistema politico basato sulla falsita' - ha in qualche misura incontrato i favori della popolazione. Ma noi, fortunatamente, non crediamo nel paradiso che Stalin ci ha promesso. Noi risveglieremo la coscienza del popolo, scacciando il comunismo dalla nostra nobile terra, che fu fatta per la democrazia. Noi non permetteremo a questa gente ignobile di toglierci la liberta', che per noi siciliani e' il piu' essenziale e piu' prezioso elemento di vita..... Signore, vi preghiamo di ricordare che centinaia di migliaia di uomini aspettano d'essere liberati. Permettete, caro signore, che vi ossequi il vostro umilissimo e devoto servitore. Giuliano