Martedi' 13 dicembre 2005, Officine Cinematografiche per ambasciata di Marte. E allora il biglietto per dove? I Cicli Poetici appartengono al passato remoto del pianeta... ma un discendente di poeti eccentrici deve aver inventato la tremenda fiaba della minaccia incombente... fiaba che permette spesso di liberarsi della popolazione considerata inutile... chi resta vive una vita ricca e felice, finche' non viene spazzato via da un'epidemia virulenta, scatenata, ironia del caso, da un telefono sporco... Cosi', nel costante timore del giorno, cade una domanda: "Che ci faccio qui?"... In questi casi ricorro sempre alla Guida Galattica per gli Autostoppisti... paesaggi aridi e desolati, con un'aria dolciastra e afosa che in primavera, gocciolando sulle rocce roventi e polverose, fa venire il mal di testa... una terra, anche, di pensieri freschi ed ombreggiati, specie per chi si nutre di licheni e ha imparato a trovare un albero frondoso sotto cui sedersi... una terra in cui i poeti girano intorno ai viandanti e lanciano pietre; e quando i viandanti si mettono a urlare "perche' non andate a scrivere delle poesie invece di turbare il prossimo con tutte queste pietre?", loro di colpo smettono e cominciano a comporre poemi di straordinaria bellezza, ma soprattutto di straordinaria lunghezza... Anche oggi, nel costante timore del giorno, sono tornato indietro a piedi e in fretta. Buona visione!