Scheda critica: Officine Cinematografiche, CPA Firenze Sud, 17/01/05 Il matrimonio di Maria Braun '79 di Rainer Werner Fassbinder Se si ha l'amore in corpo. Se si ha l'amore in corpo, non serve giocare al flipper. L'amore esige una tensione tale che non c'e' piu' bisogno di rivaleggiare con una macchina, con la quale del resto non si puo' che perdere. C'e' una donna immobile sotto la pioggia, segno che il suo amante l'ha lasciata. Lei non ce l'ha fatta, ecco il punto, a legarlo a se'. L'amore costa fatica, proprio vero. Si e' liberi soltanto nelle limitazioni. E non c'e' cosa piu' terrificante dell'aver paura del terrore. Detto altrimenti: essere lasciati non ti fa piombare nella solitudine come quando si e' presi dall'angoscia che sta finendo; perche' quell'angoscia evoca un clima in cui hai addosso l'angoscia del terrore. Sarebbe bello smontare la cosa nei suoi particolari, e poi rimontarla come prima. Bisogna sempre partire dalla situazione in cui si e'. Non avere utopie e' gia' un'utopia. Sognare un amore vero e' proprio un bel sogno, ma le stanze hanno sempre quattro pareti, le strade sono quasi tutte asfaltate e per respirare c'e' bisogno dell'ossigeno. Gia' - la macchina e' il frutto perfetto della mente. Io ho deciso di ricominciare a giocare al flipper, e lascio vincere l'aggeggio, che importa, alla fine sono io che vinco. R.W. Fassbinder Buona visione!